Si attendono osservazioni generali da parte delle forze sociali a Palazzo Vidoni in vista di un nuovo intervento sulla materia ancora connotata dal forte stato emergenziale dovuto al Covid-19 e in prossimità della possibile firma dell'atto di indirizzo per il rinnovo dei contratti. Pacifico (Cisal): Bene ma bisogna pensare anche a un accordo quadro quanto prima in vista dell'utilizzo di tale sistema quale forma ordinaria della PA già annunciato dal ministro Fabiana Dadone. In questo momento, il problema più grave riguarda i lavoratori agili, il diritto alla disconnessione, la valorizzazione delle professionalità, la formazione e la dotazione strumentale. Per la scuola, bisogna modificare il divieto di smart working presente nel decreto agostano
Si è tenuto il primo incontro interlocutorio per la definizione degli atti di indirizzo sul “lavoro agile” presso il ministero della pubblica amministrazione. Marcello Pacifico, segretario confederale Cisal, è intervenuto al tavolo tecnico: “Occorre fare un distinguo tra il lavoro agile già normato in parte dal Jobs act e il telelavoro che si sta di fatto utilizzando per gli effetti della pandemia; la modalità adesso utilizzata non ha sufficienti parametri per la definizione degli straordinari, della valorizzazione del lavoro accessorio, del diritto alla disconnessione”