Anche i supplenti annuali dovranno frequentare il corso di formazione sulle tematiche dell’inclusione scolastica: sia i precari con contratto in scadenza il 31 agosto prossimo sia quelli che termineranno la supplenza il 30 giugno 2022. Lo prevede la nota n. 27622 del Ministero dell’Istruzione dello scorso 6 settembre, in cui si forniscono le prime indicazioni sullo svolgimento delle lezioni propedeutiche alla didattica rivolta agli alunni con disabilità certificata, come indicato nel decreto ministeriale di fine luglio che dà seguito a quanto indicato “dalla legge di Bilancio 2021” sulla formazione dei docenti attraverso una serie di “unità formative, con un impegno complessivo pari a 25 ore”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, torna a ribadire il disappunto del giovane sindacato riguardo all’imposizione di un corso al di fuori dell’orario di servizio, poiché in disaccordo anche con quanto previsto da Ccnl. E chiede come mai ai supplenti annuali venga chiesto di formarsi, dopo che gli stessi sono sistematicamente ignorati quando si tratta di salvaguardare i diritti del personale scolastico.
“Riteniamo importante formare il personale precario, però – dice Pacifico - viene da chiedersi perché i supplenti, anche annuali, non debbano avere accesso al bonus per l’aggiornamento annuale, come perché ai supplenti al 31 agosto debbano essere negate le ferie non godute e gli scatti di anzianità e quelli con contratti fino al 30 giugno anche il pagamento delle mensilità estive. Per non parlare di coloro che stipulano contratti di breve durata o su organico Covid senza neanche la retribuzione professionale docenti. Perché devono essere forzatamente lasciati nelle graduatorie e non assunti, come pure sottolineato dal Comitato europeo per i diritti sociali accogliendo il reclamo collettivo Anief 146/2017 costringendo pure gli stessi precari a recarsi dal giudice per ottenere il risarcimento per chi ha svolto più di tre anni di servizio. E viene infine da chiedersi perché una volta assunti si vedano negare pure la ricostruzione di carriera completa, poiché contempla per intero soltanto i primi quattro anni di supplenze”.