Proseguono i seminari on line organizzati dal sindacato sulla Legislazione scolastica: si svolgono sulla piattaforma multimediale Teams e si protrarranno fino ad aprile, interessando tutte le province d’Italia. A ogni seminario interviene il presidente nazionale Anief Marcello Pacifico
Disco verde per le vaccinazioni AstraZeneca per evitare i contagi da Covid19: il Comitato per la valutazione dei rischi per la farmacovigilanza dell’Ema “è giunto a una chiara conclusione scientifica che questo è un vaccino sicuro ed efficace e i suoi benefici e la protezione delle persone dal Covid-19 e dai rischi associati e ospedalizzazioni superano i possibili rischi”. A dirlo è stata Emer Cooke, direttrice esecutiva Ema, nel corso della conferenza stampa sul vaccino AstraZeneca tenuta nel pomeriggio di oggi dopo lo stop cautelativo alle somministrazioni in numerosi Paesi europei, Italia inclusa, in seguito ad alcuni casi sospetti di trombo-embolia.
Anief prende atto della decisione del Comitato europeo e sottolinea anche la necessità che gli organismi italiani che fanno opera di farmacovigilanza argomentino con chiarezza le motivazioni che hanno portato alla ripresa delle vaccinazioni AstraZeneca. “Oltre ai numeri – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - occorre anche che si forniscano le motivazioni scientifiche. Su questo ha il dovere soprattutto di intervenire l’Aifa, spiegando anche perché nel Vecchio Continente abbiamo assistito ad un altro via libera alle distribuzioni di AstraZeneca, mentre altri paesi, come gli Stati Uniti e Israele, continuano ad avere più di un dubbio”. Per il sindacalista “non possono bastare dei numeri di bassi casi di trombosi a rassicurare i nostri cittadini. Tra il personale scolastico permane molto scetticismo e rimane alta la percentuale di chi preferisce rinunciare al vaccino per non esporsi al pericolo delle conseguenze e degli effetti collaterali. È bene anche che lo stesso ministro della Salute Roberto Speranza fornisca chiarimenti in merito alla ripresa della somministrazione delle dosi. È l’ora delle responsabilità: docenti e personale scolastico se le sono sempre prese, lo facciano anche gli altri”.
Martedì scorso si è svolto il webinar sul tema “Concorso IRC, le proposte di ANIEF”. Il professor Alessandro Manfridi ha esaminato quali sono le certezze, quali le domande inerenti il bando che eventualmente verrà emanato per il prossimo concorso. Dopo la firma dell’intesa tra il ministro Azzolina e il presidente della CEI, il cardinal Bassetti, lo scorso 14 dicembre e il DL 31 dicembre 2020, n. 183, convertito, con modificazioni, dalla l. 26 febbraio 2021, n. 21, che prevede la possibilità di emanare il bando entro il 2021 per i posti disponibili negli anni 2021-22, 2022-23 e 2023-24.
Anief pronta a chiedere risarcimenti per tutti gli insegnanti di religione cattolica precari con 36 mesi di servizio esclusi dall’immissione in ruolo. La decisione del giovane sindacato arriva a seguito della risposta odierna dell’avvocato generale della Corte UE, Evgeni Tanchev, sulla domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale di Napoli. Secondo il procuratore, gli insegnanti precari storici di religione cattolica del settore pubblico non assunti a tempo indeterminato vengono discriminati.
Il sindacato ricorda di aver avviato un’azione legale per tutelare gli insegnanti di religione cattolica; per aderire, cliccare qui.
Si celebra oggi la Giornata nazionale in memoria delle vittime del coronavirus. “L’iniziativa ci trova d’accordo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –, perché stiamo vivendo una vera tragedia, che va affrontata con la consapevolezza che la salute in questo momento è il bene più importante da salvaguardare. Abbiamo avuto notizie nelle ultime ore anche di operatori scolastici che hanno perso la vita a causa del Covid: la tragedia non risparmia nemmeno la scuola e chi vi lavora ogni giorno per la formazione dei giovani. Per tutelarci dai contagi di questo virus è fondamentale la somministrazione dei vaccini: è bene, però, che le autorità sanitarie e il ministro Roberto Speranza forniscano i dovuti accertamenti sulle dosi bloccate. Vi sono oltre 600 mila docenti, amministrativi e ausiliari che vanno rassicurati. E altrettanti che attendono notizie chiare sui possibili effetti collaterali. Per spazzare via i sospetti sulle reazioni pesanti, non bastano i numeri di casi limitati: servono indicazioni e dati scientifici certi, anche da parte dell’Aifa. La quale è bene che chiarisca anche perché l’Europa ha dato il via libera alle somministrazioni di AstraZeneca, a differenza di Stati Uniti e Israele”.