Da lunedì 22 marzo fino a giovedì 22 aprile è possibile presentare la domanda telematica per essere inseriti nelle graduatorie utili per le supplenze del personale Ata. Anief apre sportelli in presenza e da remoto straordinari per la consulenza sindacale per la presentazione delle domande, l'aggiornamento dei titoli, la registrazione attraverso la certificazione dell'identità digitale (Spid) per i nuovi inserimenti
All’interno del Decreto Sostegni ci sono novità per i lavoratori fragili. Marcello Pacifico (Anief): “Lo Schema sembra dare le prime risposte ad alcune delle questioni rimaste aperte sui lavoratori fragili in questo difficile periodo di emergenza sanitaria: si tratta soprattutto della questione molto dibattuta del computo delle assenze e della copertura dei periodi rimasti privi di tutele”
Parte domani mattina, dalle ore 9, l’apertura della piattaforma su Istanze online per la compilazione della domanda per l’inserimento o l’aggiornamento della terza fascia delle graduatorie di supplenza per il personale Ata della scuola pubblica: alla procedura, valida per il triennio 2021/23, sono interessati oltre due milioni di partecipanti. Sono graduatorie utilizzate esclusivamente per le supplenze al 31 agosto, 30 giugno, temporanee (legate all’esigenze di servizio). Svariati risultano i profili professionali per i quali si potrà presentare domanda: assistente amministrativo, collaboratore scolastico, cuoco, assistente tecnico, infermiere, addetto alle aziende agrarie, guardarobiere.
Le istanze saranno presentate obbligatoriamente per la prima volta attraverso il sistema Istanze Online, previa registrazione nella piattaforma SPID per la propria identità digitale. Proprio per la compilazione delle domande da presentare, il sindacato Anief ha attivato su tutto il territorio nazionale degli sportelli straordinari in presenza con prenotazione e da remoto. Per partecipare al seminario gratuito di aggiornamento previsto per domani lunedì 22 marzo, dalle ore 17 alle ore 18, registrati qui.
L’ufficio legale del sindacato sta valutando l’avvio di vertenze legali per coloro che risultano esclusi e avverso la tabella di valutazione dei titoli. "Parliamo di ricorsi – commenta Marcello Pacifico, presidente Anief - perché anche per la gestione delle domande di inserimento e aggiornamento delle graduatorie del personale Ata vi sono diritti degli aspiranti lavoratori che continuano ad essere negati. A partire da chi vuole fare il collaboratore scolastico con il diploma di terza media. A nostro avviso, possono presentare domanda per entrare nel mondo della scuola. Anche loro hanno diritto di fare le supplenze e anche di essere immessi in ruolo, come i facenti funzione Dsga”.
Dal 22 marzo al 22 aprile, ai sensi del Decreto ministeriale n. 50 del 3 marzo, come da nota 9256, Anief apre su tutto il territorio nazionale degli sportelli straordinari in presenza con prenotazione e da remoto per la compilazione della domande da presentare attraverso Istanze Online, previa registrazione nella piattaforma SPID per la propria identità digitale. L’ufficio legale del sindacato sta valutando l’avvio di vertenze legali per coloro che risultano esclusi e avverso la tabella di valutazione dei titoli. Per partecipare al seminario gratuito di aggiornamento di domani lunedì 22 marzo, dalle ore 17 alle ore 18, registrati qui.
Prende corpo l’ipotesi di riforma pensionistica che permetterebbe l’uscita dal lavoro a 62 anni con 30 anni di servizio, lanciata nelle ultime settimane da Graziano Del Rio capogruppo del Partito Democratico alla Camera, non molto distante dalla Quota 92 a cui aveva pensato già a suo tempo Tommaso Nannicini. Il pensionamento a 62 anni con 30 anni di contributi potrebbe essere una soluzione alternativa per andare incontro a chi per pochi mesi non raggiunge l’accesso alla quota 100, ma è da sottolineare che la soluzione sarebbe a favore solo di lavoratori maggiormente svantaggiati. Inoltre, dovrebbe prevedere anche una penalizzazione di cui ancora si sta discutendo che potrebbe andare da un taglio percentuale sulla pensione per ogni anno di anticipo (si sta parlando di un 3% l’anno) a un ricalcolo interamente contributivo della pensione spettante. Il danno quindi nell’assegno di quiescenza sarebbe notevole.
Anief ritiene che i lavoratori della scuola dovrebbero essere coinvolti nel prepensionamento a 62 anni, senza però penalizzazioni: parliamo infatti di personale che dopo 30 e più anni servizio ho pieno diritto di lasciare il servizio perché in alta percentuale vittima di burnout, con disturbi e patologie più o meno conclamate. “Non è un caso – dice Marcello Pacifico, presidente Anief - che il nostro sindacato continui a chiedere l’introduzione del rischio biologico negli stipendi, proprio perché ben superiore ad altre categorie professionali. Non si comprende per quale motivo debba ritrovarsi con pensioni poco superiori alla sociale, dopo tanti anni di lavoro rivolti alla formazione dei giovani in cambio pure dei compensi che figurano tra i più bassi d’Europa. Senza dimenticare che continuiamo ad avere la classe insegnante più vecchia al mondo: basta con gli attendismi, il pensionamento anticipato nella scuola deve diventare la regola e non l’eccezione”.