Oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, durante il seminario sulla legislazione scolastica organizzato per Pesaro e Ancona, ha parlato ancora una volta della problematica inerente alla supplentite. Il leader dell’Anief ha affermato infatti che “sul precariato bisogna intervenire e subito, ripristinando il canale riservato a chi da anni ha lavorato nelle nostre scuole o ha conseguito l'abilitazione. È assurdo non riuscire a coprire l'immissione in ruolo di 90 mila insegnanti a fronte di 500 mila docenti precari”.
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La mobilità 2021 ha preso il via: ieri sera, senza alcuna anticipazioni e in orario semi-notturno, il ministero dell’Istruzione ha pubblicato l’ordinanza numero 106 che disciplina le domande di accesso alla mobilità annuale del personale docente, degli educatori e del personale Ata, assieme alle istruzioni per la compilazione. Per il personale insegnante le domande potranno essere effettuate con effetto immediato fino al 13 aprile prossimo. A dispetto delle fortissime richieste dei lavoratori e del sindacato, rimangono confermati i vincoli per l’anno scolastico 2021/22. Tranne alcune limitatissime deroghe, i docenti dovranno sottostare a vincolo triennale (riservato a coloro che “a seguito di domanda volontaria, sia territoriale che professionale” hanno espresso” e ottenuto “una richiesta puntuale di scuola”), a quello quinquennale per i neo-assunti dall’anno scolastico 2020/2021, oltre che al vincolo quinquennale degli insegnanti di sostegno, per i quali continua a non essere considerato il periodo di precariato. Per trasferimenti interprovinciali si riduce addirittura al 25% la percentuale dei posti disponibili, rendendo ancora più improbabile e difficoltoso il ricongiungimento alla propria famiglia.
Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief “questa ordinanza dice chiaramente che sino ad oggi la politica ha soltanto illuso migliaia di lavoratori della scuola, i quali continuano a rimanere bloccati a centinaia di chilometri da casa, a non potersi spostare dalla loro scuola acquisita volontariamente nell’ultimo periodo e addirittura di rimanere ingabbiati sul sostegno. Anche in questa occasione non si è andati di là dei post-promesse sui social. Anche la riduzione della soglia trasferimenti interprovinciali al 25% dei posti liberi, mentre noi chiedevamo il 100%, la dice lunga sulla correttezza dell’amministrazione nel decidere le regole dei movimenti del personale scolastico.A questo punto, a meno che non si voglia dare seguito agli emendamenti che superano i vincoli per i neo assunti in arrivo nel decreto Sostegni, per noi la partita si sposta tutta nei tribunali della Repubblica”.
Si terrà nel pomeriggio l’incontro tra il Presidente del Consiglio, Mario Draghi, il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Renato Brunetta e le Confederazioni CISAL, CONFEDIR e CONFSAL per la firma del Patto per l’Innovazione del Lavoro pubblico e la Coesione sociale. Il Patto prevede un’azione di rilancio del Paese, volta a realizzare gli obiettivi della modernizzazione del “sistema Italia” e dell’incremento della coesione sociale, a partire dalla straordinaria opportunità offerta dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Innovazione e coesione sono infatti obiettivi centrali dello storico programma Next Generation EU e, nelle intenzioni del Governo, saranno perseguiti simultaneamente. Successivamente alla firma, il Governo emanerà all’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (Aran) gli atti di indirizzo di propria competenza per il riavvio della stagione contrattuale.
Secondo Marcello Pacifico, segretario confederale CISAL e segretario organizzativo CONFEDIR, “l’Intesa che ci avviamo a firmare costituisce uno snodo fondamentale per la ricostruzione del Paese e per la valorizzazione del ruolo svolto dalla PA e dalle lavoratrici e dai lavoratori di quei comparti che sono stati maggiormente esposti ai rischi della pandemia e che hanno risposto con grande impegno ed abnegazione; si tratta di una occasione irripetibile per l’Italia che dovrà cogliere l’opportunità straordinaria del Next Generation Eu”.
Anief oggi ha inviato una lettera di chiarimenti al ministero dell’istruzione, con la richiesta di informazioni e chiarimenti in ordine alle immissioni in ruolo del personale docente per l’anno scolastico 2020/21 e sullo scorrimento delle graduatorie per i posti rimasti vacanti a seguito di rinunce: il sindacato chiede di conoscere le tempistiche di conclusione delle operazioni e i numeri degli effettivi immessi in ruolo