Si è appena concluso il webinar organizzato dal sindacato Anief “Concorso straordinario, pubblicazione graduatorie: quali tutele per i partecipanti e per gli esclusi?”, tenuto dal presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, e dal legale Anief Walter Miceli. È stato ribadito come chi lavora nella scuola da tanti anni debba ricevere il medesimo trattamento di chi vince un concorso. Marcello Pacifico: “Come sindacato, anche per coloro che non hanno superato la prova scritta, vogliamo impugnare la graduatoria finale. Nel frattempo non ci arrendiamo, abbiamo presentato emendamenti per permettere la loro stabilizzazione. Noi ci batteremo fino a quando lo Stato abuserà di contratti a tempo determinato”. Walter Miceli: “Necessario adottare misure contro la precarietà, che produce un danno esistenziale. La direttiva comunitaria del 1999, che impone di sanzionare gli Stati membri che reiterano i contratti a tempo determinato, è stata ignorata per anni in Italia”
Un avviso pubblico da 700 milioni di euro da assegnare ai Comuni per la messa in sicurezza, la ristrutturazione, la riqualificazione, la riconversione o la costruzione di edifici per asili nido, scuole dell’infanzia e centri polifunzionali per i servizi alla famiglia: a pubblicarlo è stato congiuntamente oggi il ministero dell’Istruzione con quello dell’Interno, in collaborazione con il ministero dell’Economia e delle Finanze e con il Dipartimento per le politiche della Famiglia. “Potenziare asili nido e servizi per l’infanzia significa non solo dare più opportunità educative alle bambine e ai bambini, riducendo le disuguaglianze sociali e territoriali, ma anche favorire concretamente l’occupazione femminile”, ha detto il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi.
Anief apprezza l’intento del dicastero dell’Istruzione che intende coprire un vuoto enorme sulla fascia 0-6 anni, con percentuali di frequenza scolastica molto molto lontane dalle indicazioni minime di Bruxelles: fino a tre anni, infatti, vi sono delle Regioni, soprattutto del Sud, dove la presenza nei nidi è inferiore al 10%. E anche quella nelle scuole dell’infanzia è in pericolosa discesa. Ma a rendere ancora più pesante il quadro della situazione italiana è anche l’alto numero di docenti e Ata non di ruolo: oltre 170 mila insegnanti e 40 mila impiegate, assistenti tecnici, collaboratrici scolastiche e Dsga.
“Queste maestre – dice Marcello Pacifico, presidente Anief – vivono la loro professione con stress, sono vittime di burnout e non hanno nemmeno possibilità di fare carriera, se non tentare il passaggio alla dirigenza scolastica. Se a ciò aggiungiamo che il Cnel ha di recente evidenziato la mancanza di servizi di cura e di assistenza, pubblici e privati, oltre che l’assenza di un welfare familiare reale se non sulle spalle delle imprese lavorative, diventa giocoforza garantire l’emancipazione del sesso femminile e la parità di genere iniziando a garantire ai dipendenti una stabilità. Incrementare, inoltre, il numero di ore di tempo scuola e di strutture per l’accoglienza di bambini fino a 6 anni, senza costi eccessivi per le famiglie, permetterebbe di “liberare”, in prospettiva lavoro, tante donne oggi costrette ad accudire i figli senza alternative. È chiaro che bisogna fare presto e fornire pure possibilità occupazionali maggiori rispetto a quelle attuali, peraltro ancora più modeste a causa dell’emergenza pandemica”.
Marcello Pacifico, leader del sindacato Anief, durante il seminario sulla legislazione scolastica organizzato per la provincia di Trapani, ha detto che “non è giusto lavorare come precario per vent'anni, rinunciare ai propri affetti per raggiungere l'agognata immissione in ruolo e poi non poter godere del lavoro di una vita nella tarda età, perché si è inseriti in un sistema che classifica la scuola italiana come la più vecchia e precaria al mondo. Servono risposte dalla politica, noi le aspettiamo”.
Per visionare l’intero calendario dei seminari sulla Legislazione scolastica coi prossimi incontri cliccare qui. I seminari on line sono aperti a tutti i lavoratori della scuola.
Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, durante il seminario sulla legislazione scolastica organizzato per le province di Varese e Como, ha affermato che “il personale della scuola, piuttosto che supporto psicologico come previsto dal decreto legge Sostegni appena approvato, deve ricevere un'indennità specifica da rischio Covid-19 per ogni giorno svolto di lavoro in presenza, così come richiesto da Anief sia in Italia che in Europa”.
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Nella scuola le nuove norme su domanda di accertamento di disabilità, il profilo di funzionamento, progetto individuale, il cosiddetto PEI, come indicato negli articoli 5, 7 e 10 del d.lgs. n. 66/2017, interessano soltanto gli alunni che da quest’anno passano da un grado d’istruzione all’altro: così hanno stabilito i giudici della terza sezione bis del Tar Lazio con sentenza breve n. 3084/2021 su ricorso presentato dagli avvocati di Anief, Maresca, Mendicino e Miceli per ottenere il rapporto 1/1 di 25 ore rispetto alle 17 ore attribuite dal dirigente scolastico a una bambina con disabilità grave certificata con ex comma 3, art. 3, legge 104/1992, in assenza di indicazioni specifiche adottate nel PEI, che devono sempre essere richiamate. Secondo Marcello Pacifico, che guida l’Anief, “a questo punto si è ancora in tempo per rivedere ulteriormente l’applicazione di norme che devono andare a garantire quanto già dalla Consulta ribadito con la sentenza n. 81/2010”.