Preparati con moduli didattici a cura dei nostri esperti, profondi conoscitori del mondo dell’istruzione e della formazione
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Sul Decreto Legge n. 36, collegato al Pnrr che cambia assunzioni e formazione dei docenti è giunto il tempo delle decisioni: scaduti in queste ore i termini per la presentazione di ordini del giorno ed emendamenti alle commissioni riunite 1ª (Affari Costituzionali) e 7ª (Istruzione pubblica, beni culturali) del Senato, a cui è stato assegnato l’esame del testo prima dell’approdo in Aula. Sulle decisioni dei senatori avranno il loro peso le indicazioni pervenute anche dalle audizioni e degli interventi da parte dei rappresentanti del Governo, come quella di ieri del ministro Patrizio Bianchi.
Potrebbe essere ad una svolta la piaga delle classi pollaio, introdotta con il Dpr 81 del 2008 che ha innalzato il numero di studenti per aula: il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha detto oggi in audizione in Commissione al Senato – che a media di alunni per classe, in Italia, è già sotto i 20. E a causa della denatalità, da qui a vent’anni la vera emergenza non saranno le classi pollaio ma il fatto di non riuscire più a formare le prime”. Comunque, il ministro ha anche assicurato che “stiamo portando tutte le classi su una media di 18-20 alunni per classe. Abbiamo un accordo con il Mef: fino al 2026 il numero di docenti rimarrà fisso, poi le stesse risorse saranno comunque investite per la scuola”.
È quanto ha disposto come giusto risarcimento il tribunale di Napoli nella persona del suo presidente per l'abuso dei contratti a termine da parte dello Stato italiano dopo la recente sentenza della Corte di giustizia europea che ha dichiarato illegittima la norma italiana. Fino a 28 mensilità assegnate per supplenze superiore a venti anni. Marcello Pacifico (Anief): “Ora il Governo predisponga un concorso per titoli con un doppio canale di reclutamento, così come abbiamo sempre proposto per non soccombere rispetto a migliaia di richieste di risarcimento. Intanto in molti hanno già aderito ai ricorsi promossi da Anief”.
Sulla carriera dei docenti il Governo prende una bella lezione da Trento: nella provincia speciale infatti si sta introducendo un modello reale di carriera professionale, che non ha nulla a che vedere con il deprecabile Decreto Legge n. 36 pubblicato lo scorso 30 aprile in Gazzetta ufficiale contro il quale tutti i sindacati rappresentativi si sono schierati proclamando anche lo sciopero per lunedì prossimo 30 maggio.
A sentire il ministro dell’Istruzione, oggi ascoltato in audizione al Senato, non vi sarebbero molte possibilità di cambiare il Decreto Legge n. 36 con cui il Governo vuole introdurre nuove modalità di reclutamento e formazione permanente dei docenti che a detta del ministro “non si sottrae alla contrattazione collettiva”: per Anief, però, è una risposta che non sembra tenere conto dello sciopero generale proclamato da tutti i sindacati rappresentativi per lunedì prossimo 30 maggio, né delle svariate richieste di modifica al DL 36 presentabili entro la giornata di oggi. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “il sindacato ha chiesto con gli emendamenti suggeriti di semplificare il reclutamento e il doppio canale”, visto che 200mila precari che oggi tengono in piedi la scuola vengono totalmente ignorati.
Una laurea costituisce una grande opportunità culturale e di arricchimento personale oltre all’acquisizione di una qualifica specifica.
È ancora possibile perfezionare l’iscrizione o inviare il protocollo con la scuola
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.