Marcello Pacifico (Anief): “Siamo fortemente contrariati della non curanza e della totale assenza di considerazione nei confronti del ruolo fondamentale che il personale ATA svolge all’interno delle scuole, anche per questo abbiamo scioperato il 6 ed il 30 maggio, ma la nostra battaglia non di fermerà certo adesso. Abbiamo in corso un rinnovo contrattuale dove faremo valere le ragioni di migliaia di lavoratrici e lavoratori che garantiscono la tenuta del sistema scolastico”.
Crescono i dati relativi all'adesione del personale allo sciopero con stime che indicano una percentuale attorno al 20%. Se un lavoratore della scuola su 5 ha aderito allo sciopero significa che la protesta è forte. Questo è un fatto che non può essere ignorato. A sostenerlo sono i sindacati che hanno promosso lo sciopero e le manifestazioni di ieri, Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anief. L'Italia - la denuncia è dell'Ocse - ha gli stipendi più bassi nella UE. Nonostante sia il fanalino di coda in tema di retribuzioni, nonostante la spesa in istruzione e formazione sia tra le più basse d'Europa non si vedono all'orizzonte iniziative che investano su un settore così importante per lo sviluppo del Paese. "L'iniziativa democratica del personale, che con lo sciopero ha manifestato il suo dissenso verso le misure del Governo deve trovare disponibilità concreta per una soluzione politica. Contratto, reclutamento e formazione sono i nodi centrali di una vertenza scuola più volte rappresentata e che lo sciopero di ieri ha nuovamente riproposto", concludono Francesco Sinopoli, Ivana Barbacci, Pino Turi, Elvira Serafini, Rino Di Meglio e Marcello Pacifico.
Si è concluso il convegno “Prospettive giuridico-pedagogiche per la scuola inclusiva, a cinque anni dall’entrata in vigore del D.Lgs 66/2017” organizzato dall’Università degli studi della Basilicata - Corso di Laurea Magistrale in Scienze della Formazione Primaria e Corso di specializzazione per insegnanti di sostegno – ed Eurosofia - ente accreditato dal Ministero dell’Istruzione per la formazione del personale scolastico -
Ieri pomeriggio si è svolto l’incontro informativo tra i Vertici del CNR e le organizzazioni sindacali convocato dalla Presidente, per illustrare lo stato di avanzamento del piano di rilancio del CNR. Il progetto di rinnovamento dell’Ente è apparso molto ambizioso e non limitato a piccoli interventi, ma teso a modificare radicalmente il modello sinora adottato. Positiva la conferma della ricerca di base come missione principale dell’Ente, alla quale sarà affiancata una significativa attività di collaborazione, supporto e sinergia con il mondo produttivo.
Non si può negare al personale precario la Retribuzione professionale docenti, prevista dall’art. 7 del CCNI del 31.08.1999: lo ha confermato il Tribunale del Lavoro di Treviso esprimendosi sul caso di un docente della scuola superiore che durante l’anno scolastico 2015/2016 aveva svolto “supplenze temporanee con oneri e responsabilità certamente non inferiori a quelli dei docenti di ruolo e dei docenti precari con supplenze annuali in scadenza al 30 giugno o al 31 agosto”. I legali Anief, promotori della causa giudiziaria, hanno “richiamato il c.d. principio di non discriminazione così come applicato dalla giurisprudenza comunitaria in materia di contratti a termine e dalla giurisprudenza di Cassazione, già pronunciatasi sul punto con l’ordinanza n. 20015/18”.
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