Varie

Da oggi è possibile, se in servizio come supplente breve e saltuario, compilare la delega senza pagare la quota forfettaria. Il rinnovo delle iscrizioni è previsto entro il 30 marzo 2013 al fine di consentire alla segreteria amministrativa di aggiornare gli elenchi degli iscritti con o senza delega che usufruiscono delle convenzioni con gli uffici legali, di assistenza fiscale, patronati, per i servizi di consulenza sindacale e assicurativi.

Gentile socio/a,

l’anno appena trascorso ha visto il nostro sindacato affermarsi durante le ultime elezioni RSU come il primo, per numero di deleghe tra quelli non rappresentativi. Questo risultato ci impone il dover di continuare a lottare per una società migliore, giusta e solidale nel rispetto dei nostri valori costituzionali e comunitari, proprio mentre continuano duri attacchi alla contrattazione, al diritto al lavoro, a una giusta retribuzione. Dopo esserci distinti nel dialogo parlamentare durante le audizioni, ci siamo specializzati nei ricorsi in tribunale grazie a una capillare struttura, convenzionata su tutto il territorio nazionale, e ai costanti seminari di formazione-aggiornamento che ci permettono anche di programmare opportune conferenze organizzative, funzionali alla gestione sapiente del contenzioso. Le vittorie nei recenti ricorsi sul trasferimento a pettine, sugli abusi dei contratti a termine, sulle procedure di accesso al TFA o al concorso a cattedra sono soltanto alcuni degli esempi di come vogliamo gestire gli altri contenziosi sulle graduatorie ad esaurimento (inserimento e punteggi) o sulla mobilità (valutazione titoli e trasferimenti), sulla trattenuta TFR/TFS, sulla ricostruzione di carriera e su altri temi ancora, di cui sarai chiamato in questi prossimi giorni a firmare mandato per reclamare i tuoi diritti presso la corte competente, mentre si attende ancora l’esito dei ricorsi sul concorso a dirigente.

Ma l’Anief non è soltanto capace di vincere i ricorsi in tribunale o di esser considerata un serio interlocutore dalla stampa nazionale e specialistica; Anief è anche un mondo di servizi che si sta arricchendo sempre più nel tempo senza perdere la sua identità, così chiara ed evidente nel manifesto approvato dal I Congresso nazionale, svoltosi l’8 dicembre 2012.

Ti invito, pertanto, a rinnovare la tua iscrizione e la tua fiducia all’Anief, così da contribuire insieme alla riconquista della rappresentanza del lavoro e alla rifondazione e al riconoscimento della professionalità di tutto il personale della scuola.

Ti ricordo che l’iscrizione all’Anief ti da la possibilità di usufruire dei seguenti servizi:

convenzione con gli studi legali su tutto il territorio nazionale, per il contenzioso seriale e personale promosso presso Tar Lazio, Consiglio di Stato, Corte dei Conti, Giudice del Lavoro, Corte di Cassazione, Corte costituzionale;
convenzione con Assocral, gruppo leader nel panorama della aggregazione associazionistica italiana;
convenzione con Eurosofia, per la formazione in servizio;
convenzione con Pegaso, per la formazione universitaria;
adesione a Conferdir, Confederazione dei dirigenti pubblici e delle professionalità;
assicurazione responsabilità civile, che copre rischi, situazioni e responsabilità specifiche;
assicurazione infortuni, che copre i danni provocati da un eventuale infortunio sul posto di lavoro;
convenzione con i CAF ACLI su tutto il territorio nazionale, per la compilazione dei modelli 730, ISEU, ISEE, RED;
convenzione con i Patronati ACLI su tutto il territorio nazionale, per pratiche di pensione di anzianità, pensioni di vecchiaia e di invalidità, pensioni ai superstiti nel settore pubblico e privato; assegni sociali e pensioni agli invalidi civili, assegni al nucleo familiare, versamenti volontari ed estratti contributivi, supplementi e ricostituzioni delle pensioni, infortuni sul lavoro e malattie professionali.
consulenza relativa a procedimenti disciplinari;
consulenza su problematiche relative al contenzioso scolastico individuale e collettivo;
aggiornamenti costanti attraverso l’esclusivo servizio di newsletter dedicata, che racchiude tutte le principali notizie del mondo scolastico;
consulenza telefonica quotidiana e telematica sulle principali notizie del mondo scolastico e sullo stato dei contenziosi da te avviati;
consulenza pon.

Ti ricordo che al di là degli altri servizi di consulenza, assicurativi, formativi usufruiti, soltanto attraverso la regolare iscrizione all’Anief è possibile aderire ai ricorsi, secondo l’onorario concordato con il legale territoriale prima della firma del mandato, avvenuta in osservanza alla specifica convenzione attivata.

Se eri precario e non hai mai trascritto un numero di partita al tempo della tua iscrizione e ora sei di ruolo, o ancora se sei attualmente supplente breve e saltuario, ti invito a ricompilare il modello di iscrizione allegato alla presente e a spedirlo, firmato in triplice copia, a mezzo raccomandata a/r all’Anief - Associazione Professionale e Sindacale, via Valdemone 57, 90144 - Palermo corredato da:

• fotocopia di un documento di identità in corso di validità e del codice fiscale;

L’iscrizione all’ANIEF con delega sindacale attiva comporta una detrazione mensile dalla busta paga dello 0,50% calcolata sulla retribuzione lorda per tredici mensilità.

Soltanto, nel caso in cui non fossi titolare di un incarico a TD o TI, ti invito a seguire le istruzioni per il rinnovo della tessera sindacale riservate al personale inoccupato, attraverso il pagamento del bonifico forfettario di 50 euro per l’iscrizione annuale prevista per il 2013, la cui quota è rimasta inalterata rispetto agli anni precedenti.

Il rinnovo dell’iscrizione va eseguito entro e non oltre il 30 marzo 2013 al fine di aggiornare l’elenco degli iscritti che beneficeranno delle convenzioni assicurative, bancarie e stipulate con gli studi legali su tutto il territorio nazionale.

Nb: Al fine del perfezionamento dell'iscrizione o del rinnovo della stessa tramite versamento del contributo forfettario di euro 50, occorre trasmettere copia del versamento, del modello d'iscrizione e di un documento di riconoscimento in corso di validità ad Anief - Associazione Professionale e Sindacale, via Valdemone 57, 90144 - Palermo, tale documentazione deve essere trasmessa mezzo posta raccomandata a/r.

Precisazione in merito alle iscrizioni dei supplenti brevi e saltuari che a partire dal 1° gennaio 2013 avverrà con cedolino unico attraverso Noi PA. La nuova procedura riguarda anche i contratti di supplenza stipulati a dicembre 2012

L’articolo 7 comma 38 del decreto legge 95/2012 dispone che il pagamento degli stipendi al personale supplente breve e saltuario sia effettuato mediante gli ordini collettivi di pagamento di cui all’articolo 2 comma 197 della legge 191/2009. Conseguentemente il pagamento sarà curato, a decorrere dal 1° gennaio 2013, dal Service NoiPA (già SPT) del MEF. Pertanto invitiamo coloro che si trovano in tale posizione lavorativa a non eseguire il bonifico forfettario di 50 euro per l’iscrizione annuale, ma a compilare il modello di delega sindacale apponendo sullo stesso il numero di partita di spesa fissa riportato sul proprio cedolino e a trasmettere, mezzo posta raccomanda a/r, il modello di delega sindacale in triplice copia corredato di copia fotostatica del documento di riconoscimento ad all’Anief - Associazione Professionale e Sindacale, via Valdemone 57, 90144 - Palermo.

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Il presidente nazionale
Prof. Marcello Pacifico

 

Si terrà il 5 marzo alle ore 17:30 a Siracusa, presso l'I.I.S. "Juvara", Viale Santa Panagia n. 131, la presentazione del libro di Marcello Pacifico "Federico II e Gerusalemme al tempo delle crociate. Relazioni tra cristianità e islam nello spazio euro-mediterraneo medievale, 1215-1250". La presentazione, su invito dell' ACIF "Guy De Maupassant", si terrà in italiano e in francese.

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Docenti inidonei: l’amministrazione continua a considerarli malati cronici oppure li colloca coattivamente nelle segreterie, senza che vi siano le indispensabili indicazioni attuative della Legge 135/2012. Si tratta di soluzioni illecite: questo personale va mantenuto nelle biblioteche scolastiche. Altre soluzioni costituiscono gratuiti accanimenti professionali e morali. E producono un disservizio all’utenza. L’Anief non starà a guardare.

Continua lo stato di incertezza professionale e di collocazione provvisoria di migliaia di docenti inidonei all’insegnamento per motivi di salute: l’approvazione della spending review, attraverso la Legge 135/2012, non ha infatti avuto seguito. In attesa di un decreto attuativo di cui si sono perse le tracce, causa peraltro del blocco delle immissioni in ruolo di tutto il personale Ata, gli uffici scolastici territoriali si sono comportati adottando modalità disparate. Tanto che una parte degli inidonei sono stati utilizzati come assistenti amministrativi; un’altra parte, la più consistente, continua ad essere collocato in malattia obbligatoria.

Tale incerto procedere dell’amministrazione ha fatto sì che tantissimi di questi docenti rimangano, ad otto mesi dell’approvazione della legge, in una assurda situazione di “stand by”. Inoltre, il quadro, già di per sé avvilente, è peggiorato da un'altra discutibile decisione: gli inidonei che nel corso degli ultimi anni avevano trovato una proficua collocazione all’interno delle biblioteche scolastiche sono stati sollevati da questo incarico. Spesso per essere collocati nelle segreterie.

Secondo l’Anief quanto sta accadendo non è lecito. Prima di tutto perché in attesa dell’attuazione di una nuova legge rimangono sempre in vigore le “vecchie” norme. In questo caso, valgono quindi le indicazioni contenute nel Contratto collettivo nazionale di lavoro. Che non prevedono alcuna collocazione forzosa. La quale sta tra l’altro producendo una notevole mole disagio ai diretti interessati. I quali, è sempre bene ricordarlo, sono dei lavoratori con attestate condizioni di salute particolari. Spesso portatori di disagi gravi.

In secondo luogo, l’amministrazione sta producendo un evidente danno al servizio scolastico e alla sua utenza. Molti docenti inidonei, infatti, sono stati sradicati del ruolo professionale che la stessa amministrazione aveva loro affidato. Privando le tante biblioteche esistenti negli istituti scolastici di una figura di riferimento indispensabile. E abbandonando di fatto il patrimonio culturale e librario delle scuole, proprio per mancanza di personale addetto. Utilizzare questi lavoratori coattivamente su altri compiti creerebbe, quindi, un problema di non poco conto.

In conclusione, l’Anief torna a ribadire che mantenere il personale inidoneo all’interno delle biblioteche scolastiche non minerebbe più di tanto la dignità di questa categoria di lavoratori. I quali rimarrebbero comunque nelle scuole, mantenendo un ruolo più vicino a quello primario per cui erano stati assunti: operare per gli studenti. Altre soluzioni, invece, non sono percorribili. È bene che il nuovo Governo lo sappia sin d’ora. Qualora, invece, la loro collocazione come malati cronici o amministrativi forzati dovesse diventare permanente, saranno le aule dei tribunali a mettere le cose a posto. E a risarcirli per l’enorme danno subito. Professionale e morale.

 

I dirigenti-sceriffo che credono di condurre aziende anziché delle scuole pubbliche possono mettersi l’anima in pace. A Lucca il giudice del Lavoro ha respinto il ricorso del Miur, confermando quanto l’Anief sostiene da tempo: prima del rinnovo del Ccnl non è possibile cambiare le norme-base che regolano le contrattazioni dei singoli istituti. E lo stesso vale per tutto il pubblico impiego. Anief e Confedir vigileranno affinché si rispettino le norme vigenti.

La riforma della contrattazione integrativa di ognuno dei circa 9mila istituti scolastici italiani non può avvenire senza una nuova “tornata” di contrattazione nazionale che modifichi il Ccnl. A stabilirlo è stato nei giorni scorsi il giudice del lavoro di Lucca, che con la sentenza emessa il 7 febbraio ha respinto il ricorso d’appello n. 1754/2011 presentato dal Ministero dell’Istruzione ad impugnazione della sentenza n. 1705 del 2011 che aveva condannato per condotta antisindacale un dirigente scolastico. Si tratta di una sentenza di primo grado, confermata in appello, molto importante, perché stabilisce un criterio che l’ANIEF aveva a più riprese ribadito fin dall’emanazione del nuovo disciplinare della pubblica amministrazione.

Il decreto Brunetta, infatti, ha riformato la contrattazione integrativa riducendo di molto l’area di intervento delle rappresentanze sindacali a favore dell’ambito di intervento dirigenziale, ma contiene anche delle clausole di cedevolezza relative proprio all’attuazione di questo nuovo modello gestionale: l’art. 65, comma 5, non sembra del resto lasciare spazio ad equivoci, poiché indica che “le disposizioni relative alla contrattazione collettiva nazionale di cui al presente decreto legislativo si applicano dalla tornata successiva a quella in corso.”

Ne consegue che se è vero, da un lato, che il decreto Brunetta è intervenuto sia sulla contrattazione nazionale, sia sulla contrattazione integrativa, dall’altro è altrettanto vero che poiché nel comparto scuola non è stato rinnovato il contratto collettivo nazionale, a causa del rinnovo delle rappresentanze sindacali nel 2009, a tutt’oggi rimangono valide, fino al rinnovo del Ccnl, le norme contenute nel contratto collettivo nazionale del lavoro 2006-2009.

A tal proposito, l’ANIEF, come si ricorderà, chiese l’avvio delle procedure per il rinnovo delle rappresentanze sindacali fin dalla naturale scadenza del loro mandato. Ma il nostro appello non ebbe esito, sia per la sordità dell’amministrazione, sia per l’indifferenza di buona parte delle sigle sindacali rappresentative. Questa passività spinse l’ANIEF a fare ricorso alla magistratura. E a seguito di tale indifferenza le elezioni delle RSU furono rinviate di anno in anno, arrivando fino al 2012 con un ritardo di tre anni rispetto alla loro ordinaria scadenza. Peraltro solo dopo una specifica sentenza del Consiglio di Stato, che imponeva il rinnovo delle RSU alle parti.

Proprio tenendo conto di questi aspetti, il giudice del tribunale del Lavoro di Lucca ha appurato che è stata proprio l’amministrazione a rendere inapplicabile il decreto Brunetta nel comparto scuola, mantenendo vigenti le disposizioni contenute nel CCNL 2006-2009 come interpretato dall’ANIEF: l’art 9, comma 17, del D.L. 78 del 2010, convertito in legge 122 del 2010, recita infatti che “non si dà luogo, senza possibilità di recupero, alle procedure contrattuali e negoziali relative al triennio 2010-2012 del personale di cui all'articolo 2, comma 2 e articolo 3 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165 e successive modificazioni. E' fatta salva l'erogazione dell'indennità di vacanza contrattuale…”.

Ma c’è anche di più: la sentenza, infatti, pur derivando da un contenzioso del comparto scuola, mette in discussione l’applicabilità del decreto Brunetta a tutto il pubblico impiego laddove non si sia provveduto a una nuova “tornata” di contrattazione collettiva: gli articoli in discussione, infatti, non fanno parte del solo comparto scuola. In particolare, l’art. 65 “Adeguamento ed efficacia dei contratti collettivi vigenti “contenuto nel capo IV del decreto “Contrattazione collettiva nazionale e integrativa” riguarda la disciplina di tutto il pubblico impiego.

L’ANIEF, afferente a CONFEDIR, annuncia quindi che vigilerà su tutto il pubblico impiego affinché venga correttamente applicata la normativa vigente e si dia finalmente inizio a un periodo di buona gestione della cosa pubblica a partire proprio dall’applicazione del diritto, in base alle sole norme vigenti.

Basta con i soprusi. Ad iniziare dalla gestione unilaterale del personale da parte dei dirigenti scolastici, non prevista dall’art. 6 del Ccnl. I dipendenti pubblici chiedono solo che vengano rispettati i loro diritti. I dirigenti-sceriffo che credono di condurre aziende anziché delle scuole pubbliche possono mettersi l’anima in pace. Almeno sino alla sottoscrizione del nuovo contratto di lavoro di categoria.