Perché il servizio militare è riconosciuto come titolo utile ad avere punteggio aggiuntivo in tutti i concorsi pubblici, mentre per l’aggiornamento delle Gps dei docenti precari della scuola non deve valere? Lo chiede il sindacato Anief annunciando anche l’impugnazione presso il tribunale del lavoro dell’Ordinanza di aggiornamento delle Graduatorie provinciali per le supplenze 2022 pubblicata l’11 maggio dal ministero dell’Istruzione nella parte che non tiene conto del periodo svolto come militare se successivo al conseguimento del titolo di studio.
"Tutti coloro che conseguiranno il diploma come insegnante tecnico-pratico entro luglio, così come anche la laurea, hanno diritto ad inserirsi in seconda fascia delle Graduatorie per le Supplenze (GPS)": a sottolinearlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente dell’Anief, confermando la linea oppositiva del giovane sindacato sull’Ordinanza per il rinnovo delle Gps pubblicata lo scorso 11 maggio dal Ministero dell’Istruzione, che in diverse parti discrimina i docenti precari. Secondo il sindacato, infatti, sia i diplomati che i laureati entro il prossimo 20 luglio hanno pieno diritto ad inserirsi nelle Graduatori provinciali per le supplenze, con la stessa modalità della riserva prevista giustamente per chi consegue altri titoli, come la specializzazione su sostegno e la laurea in Scienze della formazione primaria.
Il Ministero dell’Istruzione ha già sottoposto al vaglio del CSPI il decreto che disciplinerà i concorsi per l’accesso ai ruoli relativi all’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria, per cui se ne attende adesso la pubblicazione ufficiale. Per quanto concerne le prove, si prevede una prova scritta e una orale
Se stai già facendo qualcosa bene, implica che tu possa farlo ancora meglio. Tutto è perfettibile, devi solo fare leva sui tuoi punti di forza e valorizzare il tuo potenziale con nuovi modi creativi per farti conoscere.
Il bonus da 200 euro previsto dal Decreto Aiuti per pensionati e lavoratori dipendenti esclude i più bisognosi dipendenti della scuola: i precari con supplenze brevi, i circa 50mila dipendenti-Covid e addirittura i docenti e gli Ata che hanno stipulato un contratto annuale fino al 30 giugno 2022 tra cui almeno 70mila di sostegno su posti in deroga. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “siamo all’assurdo, perché una manovra nata per aiutare le persone e i lavoratori più bisognosi esclude chi è in cima alla lista: non esiste una categoria, almeno nel comparto pubblico, che non abbia più bisogno di sussidi e aumenti di stipendi degli insegnanti, degli amministrativi della scuola e dei collaboratori scolastici. Sono dipendenti, ancora più se precari, che percepiscono somme molto al di sotto degli standard stipendiali dei colleghi europei e tra le più basse della pubblica amministrazione italiana. Escluderli da questo indennizzo, anche se poco più che simbolico, andrebbe a determinare un’ulteriore ingiustizia che come sindacato non faremo passare inosservata. Chiediamo quindi - conclude Pacifico - che in fase di conversione in legge decada il ‘cavillo’ del contratto in essere a luglio”.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.