“A distanza di un anno” dal lockdown, “l’apertura delle scuole rimane di fatto ingestibile, nonostante i protocolli di sicurezza che abbiamo siglato. A questo punto, bisogna immediatamente intervenire con un piano ‘C’ per salvare il prossimo anno scolastico”. A dirlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, intervenuto a Italia Stampa per commentare l’apertura del Comitato Tecnico Scientifico alla possibile chiusura delle scuole di ogni ordine e grado nelle zone rosse e nei luoghi dove vi sono soglie alte di contagio, a prescindere dai colori delle regioni, su cui starebbe lavorando pure il Governo con l’inserimento della possibilità nel nuovo Dpcm in via di pubblicazione.
Al tavolo si raggiunge finalmente la concordia da parte di tutte le parti sociali per superare il vincolo quinquennale alla mobilità, come si è registrato negli emendamenti presentati in Parlamento al Milleproroghe dopo le proposte suggerite dal giovane sindacato. La riunione è stata aggiornata a domani per consentire alcune verifiche ministeriali per un’eventuale intesa condivisa.
Marcello Pacifico (Anief): “Siamo pronti a suggerire proposte legislative, modifiche alle ordinanze o al contratto integrativo. Serve un impegno preciso della politica per eliminare tutti i vincoli ai trasferimenti e alle assegnazioni provvisorie, per consentire la convivenza tra diritto al lavoro e diritto alla famiglia, esigenza tanto più sentita in tempi di distanziamento sociale e divieto di spostamenti tra le regioni, sia per il personale docente che educativo e amministrativo, senza dimenticare gli insegnanti di sostegno o chi ha o convive con parenti con patologie invalidanti”. Segnalata anche la necessità di far trasferire in tutte le province il personale Ata.
La ministra dell’università e della ricerca Maria Cristina Messa ha convocato le organizzazioni sindacali per un incontro che si terrà mercoledì 3 marzo. Il sindacato rappresentativo Anief è stato convocato, presenti Americo Maresci e Roberto Papi, rispettivamente capo dipartimento e vice capo dipartimento Anief Ricerca. Papi ha dichiarato che “rappresenteremo alla ministra le principali criticità e le proposte per il rilancio dei settori. Impiego delle risorse del Recovery Fund, pieno coinvolgimento degli Enti Pubblici di Ricerca in tema di innovazione tecnologica e transizione ambientale, valorizzazione del personale, lotta al precariato, rinnovo del CCNL e governance sono i principali temi ai quali occorre porre particolare attenzione. Auspichiamo che da questo primo incontro emergano le condizioni per un confronto stabile con il Governo, condizione imprescindibile per supportare la Ricerca e l'Università italiane, settori strategici per il futuro del Paese”.
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