La Nota Ministeriale del 15/05/2020 n. 682 nulla ha cambiato per il personale Ata. Si continua come stabilito dai DPCM, decreti e note precedenti
La Nota Ministeriale del 15/05/2020 n. 682 nulla ha cambiato per il personale Ata. Si continua come stabilito dai DPCM, decreti e note precedenti
Reso pubblico il Documento inviato dal Comitato Tecnico Scientifico al Ministero dell'Istruzione sulla rimodulazione delle misure contenitive nel settore scolastico per lo svolgimento dell’esame di stato nella scuola secondaria di secondo grado. Marcello Pacifico (Anief): “Nel documento del CTS ci sono delle criticità che ci preme evidenziare in modo che le misure che andrà ad adottare il Ministero tutelino effettivamente i diritti di tutti i soggetti interessati. Gli esami di stato in presenza devono essere svolti all'insegna della salvaguardia effettiva della salute di lavoratori e alunni”.
L'Anief, sindacato da sempre attento alla tutela dei diritti dei lavoratori della scuola e degli alunni, analizza il documento prodotto dal Comitato Tecnico Scientifico e inviato al Ministero dell'Istruzione, reso pubblico ieri, evidenziando criticità, alcune di non poco rilievo, e avanzando proprie proposte di modifica e integrazione dello stesso che porterà all'attenzione del Ministero dell'Istruzione affinché gli esami di stato conclusivi della scuola secondaria, in questa particolare situazione di emergenza, si svolgano effettivamente in sicurezza e nel rispetto dei diritti di tutti.
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L'Anief ha incontrato oggi alle 15.30, in videoconferenza, i funzionari del Ministero dell'Istruzione per un'informativa sulle operazioni delle assunzioni a tempo indeterminato sui 4.500 posti “quota 100” in tutti gli ordini di scuola.
Marcello Pacifico (Anief): “Assumere su tutti i 9.000 posti vacanti derivanti in parte dai pensionamenti di quota 100 e per circa 2.500 posti da altre forme di anticipo pensionistico. In attesa dei ruoli per l’a.s. 2020/21 il MIUR assicuri che tutti i posti non coperti dalle imminenti immissioni in ruolo vengano destinati alla mobilità”.
Sui concorsi, per portare in ruolo 80 mila nuovi docenti su meno della metà dei posti vacanti, siamo alla stretta finale, ma le posizioni dei partiti di maggioranza sulle modalità di svolgimento continuano ad essere ben diverse. È quanto emerso oggi, a seguito delle ultime dichiarazioni sul tema dell’immediato reclutamento. All’ora di pranzo, in Audizione alla Camera la ministra Lucia Azzolina ha rivendicato la pubblicazione dei tre bandi di concorso pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 28 aprile scorso definendola “un grande risultato, che tutto il Governo può rivendicare con orgoglio. È mio impegno assumere i precari a settembre e ho sempre lavorato in questa direzione”. Disco verde dalla titolare del MI anche per la trasformazione delle graduatorie d’istituto in provinciali “digitalizzando tutto”. Il Pd però sostiene che non vi sono le condizioni per svolgere i concorsi a breve e rilancia le selezioni per titoli.
“Se le cose stanno così – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – al compimento dell’opera, per salvare la scuola dal caos assicurato in corrispondenza dell’inizio del prossimo anno scolastico, mancano solo pochi tasselli: il primo è quello di permettere l’immissione in ruolo su graduatorie d’istituto. Non utilizzarle per le stabilizzazioni sarebbe un peccato capitale, perché lascerebbe tantissimi posti ai precari senza esperienza, da individuare tramite Mad, e renderebbe inutile anche quest’anno l’autorizzazione del contingente di assunzioni in ruolo da parte del ministero delle Finanze, come è accaduto nel 2018 e la scorsa estate, quando oltre la metà delle quasi 60 mila convocazioni andarono perse per mancanza di aspiranti”.