Sono già mille le denunce giunte al sindacato per le esclusioni dal nuovo concorso straordinario per aspiranti insegnanti della secondaria: “questa situazione è assurda, perché su 32mila posti banditi e 60mila candidati non riusciranno ad avere il ruolo più di 15mila”, commenta il presidente dell'Anief Marcello Pacifico, spiegando che ciò avverrà nonostante le prove siano state allargate a tutti gli idonei. Bisognava rispondere in pochi minuti a domande aperte complesse, una delle quali anche in inglese. È stato un fallimento. "La realtà dei fatti - dice il sindacalista all’agenzia Teleborsa - è che il prossimo anno avremo un sacco di cattedre vacanti, perfino dopo questo concorso straordinario che era nato per porre fine al precariato": si va verso una mancanza sempre più cronica di docenti di ruolo, dovuta anche alla fallimentare gestione anche delle graduatorie delle supplenze, con le Gae inopinatamente chiuse e le Gps aperte alle assunzioni a tempo indeterminato ma con troppi “paletti”. Il sindacato invita i partecipanti al concorso straordinario che sono stati esclusi a chiedere di accedere alla graduatoria a prescindere dall’esito della selezione
Mancano poche ore per i 60.460 aspiranti docenti che, da domani 2 luglio a giovedì 8, sono chiamati a svolgere la prova scritta del concorso ordinario per le discipline scientifiche STEM, riconducibili alle discipline Fisica, Matematica, Matematica e Fisica, Matematica e Scienze, Scienze e Tecnologie informatiche: gli aspiranti docenti dovranno rispondere a 50 quesiti a risposta multipla, di cui 40 sulle materie della disciplina, 5 sulle conoscenze di lingua informatica e lingua inglese, 5 sulle competenze in lingue informatica. Chi raggiunge 70 punti, cioè 2 punti per ogni risposta esatta, può accedere alla prova orale ed, eventualmente, alla prova laboratoriale, entrambe da svolgere a breve. Complessivamente, sono diventati 6.129 i posti messi a bando.
Il sindacato Anief conferma la volontà di mettere una lente d’ingrandimento sulle prove che si andranno a svolgere: “stiamo parlando di una procedura allestita in poche settimane – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – quindi temiamo che i quesiti non siano stati scelti e predisposti con la dovuta attenzione. Quando si parla di merito, non ci si può improvvisare. Inoltre, continuiamo a sostenere che la soglia non debba essere posta a sette-decimi ma in corrispondenza della sufficienza, come previsto per tutti i concorsi di questo genere. Staremo a che a vedere l’esito del nostro ricorso per la riapertura del bando mutato, visto che chi aveva presentato un anno fa la propria candidatura, o non lo ha fatto, era consapevole di partecipare o meno ad un concorso diverso, peraltro con 3.000 posti a bando e non oltre 6.000 come deciso da qualche giorno.
L'Anief, visto l'avvio delle procedure di nomina in ruolo 2021 in alcune regioni e l'imminente avvio nel resto d'Italia, rende note le risposte alle domande più frequenti per permettere agli interessati di avere in modo sintetico ma esaustivo, un quadro più chiaro in vista di questi “turni di nomina” 2021/2022 da effettuarsi online. Marcello Pacifico (Anief) “Abbiamo voluto, come sempre, organizzare le nostre consulenze attraverso le modalità più dinamiche e dirette che sono state sempre apprezzate dai nostri iscritti. Per questo motivo già lunedì partirà il primo degli incontri in videoconferenza dedicati all'argomento e in tutte le regioni le nostre sedi organizzeranno ulteriori incontri di consulenza per guidare i futuri immessi in ruolo in queste procedure. Anche la pubblicazione delle FAQ elaborate dal nostro sindacato ci è stata richiesta da tanti, proprio a conferma della professionalità e della competenza riconosciuta ai dirigenti sindacali Anief”
L'Anief nelle ultime settimane ha ottenuto un poker di sentenze di pieno accoglimento contro il Ministero dell'Istruzione che discrimina il personale precario riguardo la corresponsione degli scatti di anzianità in base all'effettiva esperienza lavorativa pregressa. Marcello Pacifico (Anief): “Le norme che discriminano i precari della scuola, anche e soprattutto a livello retributivo, vanno disapplicate. Risolveremo noi in contrattazione un'ingiustizia che si protrae ormai da 20 anni”
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