Quanti saranno i posti non assegnati, per mancanza di candidati, delle oltre 94mila immissioni in ruolo di nuovi docenti? Anief ha previsto che a finire a supplenza annuale sarà circa la metà del contingente autorizzato dal Mef per l’individuazione dei nuovi insegnanti a tempo indeterminato. Il problema è noto: vi sono diverse graduatorie ad esaurimento vuote, soprattutto nella scuola secondaria e al Nord, e anche molte graduatorie concorsuali non ancora pubblicate. Anche la stessa call veloce, creata “per mettere a disposizione di GaE e docenti inseriti nelle Graduatorie di merito dei concorsi di altre regioni/province i posti residui dalla procedura ordinaria di immissioni in ruolo – potrebbe, dopo il flop del 2020 (solo 2.000 assunzioni) essere ancora una volta scartata a causa dei vincoli di territorialità dopo l’assunzione”, scrive giustamente la stampa specializzata. Come “scialuppa di salvataggio” si sarebbero potete utilizzare le graduatorie provinciali per le supplenze, solo che l’amministrazione considera utili per le immissioni in ruolo solo i docenti precari inseriti nella prima fascia GPS per i posti di sostegno.
Ha preso, il via in piena calura estiva, la volata della campagna elettorale che porterà alle elezioni politiche del prossimo 25 settembre. Tra i temi al centro dei partiti cominciano a trovare spazio i riferimenti sull’iter di attuazione delle riforme, su reclutamento e formazione, presenti nella Legge 79/22, l’aumento di risorse per l’Istruzione e la Ricerca, ma anche il perdurante blocco del rinnovo del Contratto nazionale: uno dei punti toccati giù da più di qualche politico è l’esigenza di introdurre uno stipendio per docenti e Ata “finalmente europeo”, anche per risollevare il ruolo di chi ha il compito di formare le nuove generazioni.
I numeri scaturiscono dall'informativa dell’amministrazione ai sindacati sul Decreto ministeriale sulle assunzioni in ruolo organici di personale educativo per l’anno 2022/2023: guardando i numeri, il ministero dell'istruzione si dimostra incurante anche dei ricorsi al tribunale del lavoro contro la reiterazione dei contratti a termine e di quello che a breve verrà presentato al Comitato europeo dei diritti sociali sempre contro l'abuso di contratti a termine nella scuola da parte dello stato italiano.
“È incredibile – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché sulla base dei numeri forniti dal Ministero merge che le immissioni in ruolo risultano inferiori pure rispetto ai pensionamenti per via dei sei esuberi registrati. Noi non ci stiamo e ci rivolgiamo al giudice”. Per aderire ai ricorsi specifici degli educatori contro le mancate immissioni in ruolo, pur in presenza di un alto numero di posti liberi, vai al seguente link.
L’amministrazione scolastica dovrà fare svolgere a chi era in quarantena da Covid, e non si era potuto presentare alle verifiche fissate dal Ministero, delle prove suppletive del concorso ordinario organizzato per assumere 32.000 nuovi docenti su posti comuni e di sostegno nella scuola secondaria di primo e secondo grado previsto dal decreto n. 499/20 pubblicato nella Gazzetta Ufficiale 34 del 28 aprile 2020: l’importante risultato è stato voluto e raggiunto dai legali Anief, in difesa di decine di docenti candidati in più regioni italiane, la cui tesi è stata ritenuta corretta dal Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (terza sezione bis). Il concorso, ricordiamo, prevede lo scritto e poi un’orale di non oltre 45 minuti.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.