SCUOLA - Graduatorie d'Istituto: vanno inseriti anche i laureati in Scienze Politiche dopo il 2001, accolto il primo ricorso Anief
Dopo le GaE, una nuova vittoria per le GI: il Tar del Lazio, con ordinanza cautelare n. 3684/14, ammette con riserva i ricorrenti Anief che avevano presentato domanda nella 3^ fascia, patrocinati dall'avv. Irene Lo Bue, nel primo dei ricorsi discussi sulla gestione delle graduatorie dei supplenti dei precari.
Il sindacato riapre fino al 30 agosto i termini per l'adesione ai ricorsi al Presidente della Repubblica.
La stampa specializzata riferisce di procedure di "oscura comprensione; e poi punteggi pregressi mancanti, confusione tra titoli e servizi. Inevitabile dunque che i numeri messi a disposizione per i reclami fossero presi d'assalto, con la conseguente che la casella di posta è ormai piena e non riceve altri messaggi". Spuntano anche punteggi iperbolici, impossibili da realizzare.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): dopo le esclusioni illegittime e gli invii con problemi tecnici, arriva un'altra 'tegola'. È la conferma del paradosso tutto italiano, figlio del mal funzionamento o, quantomeno, della superficialità nell'operare da parte della pubblica amministrazione. Soprattutto quando si ha a che fare con il personale precario.
In considerazione della pubblicazione delle graduatorie provvisorie del personale docente ed educativo, valide per il triennio 2014/17, ANIEF mette a disposizione il modello di reclamo da utilizzare in caso di mancata o errata valutazione di punteggi, titoli di riserva o di prefenza. Il modello può essere utilizzato anche dai ricorrenti Anief per l'inserimento/reinserimento nelle GaE o che hanno aderito a uno o più ricorsi avverso la Tabella valutazione titoli.
Il reclamo deve essere inviato all'Ambito Territoriale Provinciale di proprio interesse entro 5 giorni dalla pubblicazione delle graduatorie provvisorie. Consigliamo di accertarsi, prima di utilizzare il modello Anief, che sul sito dello stesso ATP non sia presente un modello predisposto dall'ufficio scolastico.
L'associazione sindacale ha notificato al Tribunale amministrativo regionale più di 30 ricorsi collettivi. Già a luglio il primo responso. Ad oggi, senza la creazione di una graduatoria aggiuntiva alle GaE, questi docenti non possono insegnare nella scuola con continuità, né sottoscrivere supplenze annuali o accedere al 50% delle immissioni in ruolo: così, prima vengono formati e abilitati nelle Università statali, poi si abbandonano al loro destino.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): l’inserimento nelle graduatorie aggiuntive permetterebbe allo Stato di reclutare con regole certe dei professionisti dell’insegnamento ogni volta che si esauriscono quelle ad esaurimento o concorsuali, in attesa di nuove procedure selettive. Smettendo di alimentare la precarietà, di contravvenire alle regole comunitarie sulla stabilizzazione e di valutare con criteri diversi titoli uguali.
Sono 15mila i docenti che, attraverso i legali dell'Anief, chiedono al Tar Lazio di poter insegnare nelle scuole: il Ministero dell’Istruzione li ha infatti lasciati fuori dalle graduatorie provinciali perché non riconosce loro l’abilitazione o l’idoneità di Stato come titolo valido per entrare di ruolo o ricevere una supplenza annuale dalle graduatorie dei precari. Oggi l’associazione sindacale ha notificato al Tribunale amministrativo regionale del Lazio più di 30 ricorsi collettivi. E già nel mese di luglio, prima dell'inizio del nuovo anno scolastico, è atteso il primo responso dei giudici.
Anief ritiene che quanto sta accadendo, l’ennesimo ricorso ai tribunali, è un paradosso tutto italiano: la conferma del mal funzionamento della pubblica amministrazione, contro cui il cittadino lavoratore professionista non può fare altro che ricorrere al giudice attraverso l'azione del sindacato. Stavolta, il Miur ha abilitato con il TFA (tirocinio formativo attivo) gestito dalle università a numero programmato, ben 11.000 docenti, in base a una previsione di posti vacanti e disponibili. Successivamente, però, non li ha fatti inserire nelle graduatorie aggiuntive alle graduatorie ad esaurimento da cui si recluta per il 50% dei posti a tempo indeterminato (l’altra metà è riservata ai vincitori del concorso a cattedra) e da cui si assegnano ogni anno 140.000 supplenze annuali o al termine delle attività didattiche.
Allo stesso modo, il MIUR lascia fuori dalle graduatorie anche 7.500 idonei che hanno superato l’ultimo concorso “concorsone”, come i 25.000 docenti in possesso del diploma magistrale conseguito prima del 2001. Né apre le porte ai prossimi 65.000 docenti che si abiliteranno ai PAS (percorsi abilitanti speciali) o ai laureati in Scienze delle formazione primaria dopo il 2011 abilitati per l’infanzia o per la primaria.
L’unica “finestra” concessa da Viale Trastevere è quella relativa all’inserimento nelle graduatorie d’istituto per ottenere una supplenza breve. Ma è davvero una magra consolazione, anche perché bisogna considerare che già molti docenti precari vi erano inseriti come laureati. Ecco perché in 15.000 si sono rivolti all’Anief: per ottenere il giusto riconoscimento del titolo e della propria professionalità.
Secondo Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario organizzativo Confedir, la decisione di impugnare l’esclusione dalle GaE “non è soltanto buon senso o senso comune di giustizia, ma è anche una questione di ragionevolezza e buon andamento della P.A. Perché – spiega il sindacalista – l’inserimento nelle graduatorie aggiuntive permetterebbe allo Stato di reclutare con regole certe del personale abilitato alla professione ogni qual volta si esauriscono le graduatorie ad esaurimento o concorsuali, in attesa di nuove procedure selettive, senza alimentare la precarietà o contravvenire alle regole comunitarie sulla stabilizzazione”.
“La natura delle graduatorie, peraltro, è permanente fino a quando il legislatore tra un concorso e l’altro non le trasforma ad esaurimento. Per non parlare del rispetto del principio di uguaglianza e di parità di accesso dei cittadini ai pubblici uffici che – conclude Pacifico – non possono permettere una valutazione diversa di titoli uguali”.
Chi ha presentato domanda di inserimento nelle GaE, ma non il ricorso al TAR può ancora farlo rivolgendosi al Presedente della Repubblica sulla base delle modalità che il sindacato renderà note nei prossimi giorni.
A seguito delle numerose richieste pervenute presso gli uffici della segreteria nazionale, ANIEF ha inviato una formale istanza di interpello per richiedere al Miur il riconoscimento del diploma di laurea in scienze politiche conseguito dopo l’a.a. 2000/01.
La normativa prevede, infatti, che per i laureati in Scienze politiche l’accesso all’insegnamento sia limitato a coloro che hanno conseguito il titolo entro l’a.a. 2000/01. In caso di esito negativo da parte del ministero, il sindacato proporrà ricorso per il riconoscimento di tale titolo di studio.