Concorsi

La novità è stata comunicata alle OO. SS. durante l’informativa avvenuta in data odierna, mentre i tribunali della repubblica condannano a risarcimenti milionari l’amministrazione per la mancata stabilizzazione del personale precario e per l’abuso dei contratti a termini in violazione della normativa comunitaria.

I posti dovrebbero coprire il 50% dei posti disponibili per il triennio 2013-2016, proprio durante la campagna elettorale, ma sono ancore oscure le modalità di selezione, dopo le brutte figure sui test di preselezione e sulla valutazione degli scritti del concorso per dirigente scolastico.

Ancora nubi sui TFA da attivare presso gli AFAM, ancora confusione sull’iscrizione contemporanea ai masters che inspiegabilmente sembrerebbe consentita durante l’anno di iscrizione al corso di specializzazione per l’insegnamento (2011-2012) ma negata durante l’anno di frequenza (2012-2013), ancora ignoranza nel pretendere di fare riabilitare il personale con diploma magistrale conseguito prima del 2001 e già abilitato. Ma si sa, le abilitazioni sono carta da appendere al muro.

Scontata la possibilità di far lavorare i docenti durante il TFA senza alcuna notizia, però, in merito a esoneri, permessi studio o altro, come ripetitiva la necessità di un passaggio parlamentare sui TFA straordinari che partiranno, comunque, soltanto a TFA ordinari organizzati.

L’unica notizia positiva in questo caos potrebbe essere la proroga delle iscrizioni al Cineca a patto dello slittamento delle date di esame, ipotesi che permetterebbe una riflessione più approfondita da parte degli aspiranti su quali classi provare, anche per chi ha maturato 36 mesi di servizio, perché i 360 giorni rimangono una conquista da far riconoscere nelle sole aule dei tribunali. 

 

Anief: qualcuno dovrà pagare questo enorme danno erariale, poiché per evitarlo sarebbe bastato sospendere il concorso come indicato nella sentenza di merito del Tar del Lazio a seguito del parere del Consiglio di Stato. Presenteremo un esposto alla Corte di Conti.

Il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, ha oggi comunicato l’intenzione di presentare un esposto al Procuratore Generale della Corte di Conti, a seguito della mancata decisione da parte del Miur di interrompere il concorso per diventare dirigente scolastico, di cui si sono svolte le prove scritte e che nel mese di giugno in alcune regioni vivrà il suo epilogo con lo svolgimento degli orali: secondo Pacifico non è stata presa “nella giusta considerazione la sentenza di merito del Tar del Lazio a seguito del parere del Consiglio di Stato, che ha acclarato l’erroneità di un numero tutt’altro che trascurabile di test presentati ai 32.000 candidati lo scorso 12 ottobre, in occasione delle prove preselettive del concorso”.

Ora il Miur fa sapere che “a ciascun componente delle commissioni esaminatrici dei concorsi indetti per il reclutamento dei dirigenti scolastici viene corrisposto un compenso base” pari a 251 euro per il Presidente e 209,24 euro per il componente. Inoltre, “a ciascun componente le commissioni esaminatrici dei concorsi viene corrisposto un compenso integrativo pari a 0,50 euro per ciascun elaborato o candidato esaminato”. In ogni casi “i compensi non possono eccedere 2.051,70 euro”, con l’eccezione dei presidenti per i quali l’importo va incrementato del 20%.

Poiché il concorso è destinato a decadere ha detto il Presidente dell’Anief – è evidente che questi soldi potevano essere risparmiati: l’amministrazione ha deciso di proseguire nell’espletamento delle prove scritte e nella correzione delle stesse, si è assunta anche la responsabilità di ‘bruciare’ in tal modo centinaia di migliaia di euro. Una quota enorme di soldi, dei contribuenti, che andranno ora inutilmente destinati ai compensi dei commissari e presidenti. A questo punto il prossimo 22 novembre, in occasione dell’udienza fissata eccezionalmente in tempi brevi, a seguito delle sollecitazioni provenienti dai giudici di secondo grado, il Tar non potrà che dimostrare l’avvenuto danno erariale”.

Un danno che va ascritto a qualcuno che opera all’interno dello Stato senza tenere conto delle conseguenze del suo operato. “Quel qualcuno è impegnato nelle stanze del Ministero di viale Trastevere e presto ne dovrà rispondere. Inoltre, paradossalmente, tutto questo spreco di soldi pubblici si concretizza proprio mentre stanno per essere approvati una serie di ulteriori tagli al bilancio dell’istruzione pubblica, attraverso – conclude Marcello Pacifico – l’applicazione dello spending review e una manovra Finanziaria che sembra chiederà ulteriori tagli al settore”.

L’Anief coglie l’occasione per ricordare che sta puntualmente impegnandosi, attraverso una serie di motivi aggiunti inviati al Tar del Lazio, anche contro gli esiti delle prove scritte del concorso per dirigente scolastico pubblicati in questi giorni dagli Uffici Scolastici Regionali.

Tutti i legali dell’Anief stanno predisponendo motivi aggiunti per impugnare gli esiti delle prove scritte. Ciò in vista della discussione di merito, già fissata per alcuni ricorsi Anief il prossimo 22 novembre, alla quale verrà chiesta la ricongiunzione per la discussione anche di tutti gli altri ricorsi sul concorso DS pendenti.

L’intera procedura di deposito dei motivi aggiunti e discussione nel merito avverrà gratuitamente e senza ulteriori oneri a carico dei ricorrenti regolarmente iscritti all’Anief.

Si ricorda come in caso di accoglimento, il ricorso porterebbe all’annullamento dell’intera procedura concorsuale e alla rinnovazione della stessa per gli idonei e ricorrenti.

Il precedente comunicato sul concorso dirigenti scolastici

Si comunica che a seguito del deposito dei motivi aggiunti e delle ordinanze del Consiglio di Stato, il Tar Lazio ha fissato per il 22 novembre prossimo l’udienza di merito per discutere tutti i ricorsi presentati dall’Anief e dagli altri avvocati. Anief ha richiesto l’annullamento di tutte le prove fin qui espletate e le relative graduatorie, nonché il rinnovamento dell’intera procedura concorsuale per idonei e ricorrenti.

Come l’Anief aveva annunciato, a seguito dell’ultima ordinanza emanata dai giudici di secondo grado, il Tar Lazio ha fissato - anche se - nel prossimo autunno, per via della saturazione dell’iscrizione al ruolo, la discussione nel merito dei ricorsi presentati avverso le modalità di espletamento delle prove pre-selettive per la selezione dei futuri dirigenti scolastici.

Il sindacato in questi mesi aveva dato mandato ai propri legali di depositare, senza ulteriori oneri per i ricorrenti, motivi aggiunti per richiedere la fissazione dell’udienza che a questo punto potrebbe essere decisiva per le sorti dell’intera procedura concorsuale. Il condizionale è d’obbligo perché al di là dell’esito della sentenza, la stessa potrebbe essere ridiscussa sempre dai giudici del Consiglio di Stato.

In quanto potrebbe annullare, se provate le ragioni dei ricorrenti, tutta la procedura concorsuale e richiederne il rinnovo. Anief deposita nuovi motivi aggiunti e impugna anche i risultati degli scritti pubblicati dagli UU.SS.RR. di alcune regioni. Ancora una volta trema il concorso.

Ai sensi dell’articolo 55, comma 10, del nuovo codice del processo amministrativo, i giudici di appello con l’ordinanza 1163/2012 accolgono l'istanza cautelare inoltrata da alcuni ricorrenti ai soli fini della sollecita definizione nel merito del giudizio di primo grado, “considerato che le ragioni delle ricorrenti possono trovare adeguata soddisfazione con la pronuncia di merito, tenuto conto del fatto che le prove scritte del concorso sono già state espletate”.  

Si attende, pertanto, probabilmente già nel mese di aprile, la calendarizzazione dell’udienza pubblica per discutere nel merito i ricorsi pendenti al Tar Lazio, a seguito anche del nuovo deposito di motivi aggiunti, a spese dell’Anief, depositato dai suoi legali.