"Con la crisi di governo i sindacati maggiori si rivolgono alle forze politiche per salvare il decreto precari della scuola ma è sola propaganda e opportunismo perché la maggioranza che ha approvato quelle intese non esiste più. Anief attende la formazione di un nuovo esecutivo per portare avanti subito i sei punti di legislatura sulla scuola: adeguamento degli organici di fatto a quelli di diritto e organici differenziati per territorio; reclutamento dalle attuali graduatorie (gae, gm, gmre, gi); stabilizzazione dei precari docenti, ata, educatori e assistenti alla comunicazione, lsu; conferma dei ruoli degli insegnanti assunti con riserva dopo il superamento dell'anno di prova; parità di trattamento tra personale precario e di ruolo con rivisitazione della ricostruzione di carriera; utilizzo delle risorse risparmiate nella scuola per rinnovare i contratti immediatamente con aumenti medi di 200 euro mensili e mobilità ordinaria annuale insieme a corsi abilitanti ordinari". E' quanto si legge in una nota dell'Anief