TMNews: P.A. - Anief-Confedir: proroga anche per lavoratori scuola e sanità

Lo slittamento dei contratti della pubblica amministrazione a tempo determinato al 31 dicembre 2013 esclude i dipendenti della scuola e della sanità. Lo riferisce Marcello Pacifico (Anief-Confedir) che si appella ai parlamentari che stanno esaminando il decreto affinchè apportino le dovute modifiche al provvedimento. "Eppure - afferma - la direttiva 1999/70/CE, recepita in Italia con il decreto legislativo 368/01, non parla di dipendenti eletti e altri figli di un dio minore".

"Ora che il decreto contenente la proroga è giunto all'esame degli organi parlamentari competenti, Anief e Confedir - si legge in una nota - chiedono ai deputati che lo stanno esaminando di emendare quel testo e di farlo valere indistintamente per tutti i dipendenti precari della pubblica amministrazione. Dal momento in cui si stanziano delle risorse per la cassa integrazione dei dipendenti pubblici, al pari dei privati, e si allunga la durata massima dei contratti a temine, non si capisce infatti per quale motivo solo alcune categorie professionali, appartenenti allo stato 'datore di lavoro', lo Stato, debbano esserne escluse. Come non si comprende con quale logica alcuni sindacati rappresentativi abbiano avallato questa diversità di trattamento".

"La proroga del termine di scadenza concessa a quasi 100mila dipendenti pubblici - afferma il sindacalista Anief-Confedir - è una notizia in sé positiva. Tuttavia rende ancora più irrazionale e illogica la discriminazione che si attua in Italia verso diverse decine di migliaia di precari che operano da anni nei comparti pubblici di scuola e sanità. E lo diventata ancora di più - conclude Pacifico - dal momento in cui la diversità di trattamento è stata presa in esame in Lussemburgo dal tribunale di giustizia europea, dove i giudici sovranazionali stanno valutando proprio la compatibilità delle norme italiane derogatorie ad un legge che, come tutte, è nata per essere uguale per tutti".

Fonte: TMNews