TMNews: Tar Lombardia annulla concorso presidi, Anief: rifare tutto

Il concorso per diventare dirigente scolastico continua ad essere costellato da sentenze dei tribunali che ne minano seriamente la regolarità: a sostenerlo è l'associazione sindacale Anief, dopo che nelle ultime ore un altro grave errore procedurale è stato ravvisato dalla IV sezione del Tar della Lombardia, che ha annullato in via definitiva le due prove scritte del concorso poiché il "contenuto del cartoncino, contenente i dati anagrafici dei candidati" è risultato "agevolmente leggibile" violando di conseguenza "la garanzia dell'anonimato".

A fronte di questa sentenza la direzione regionale della Lombardia dovrebbe nelle prossime ore decidere di sospendere la nomina dei vincitori prevista per fine mese, spiega l'Anief. "La sospensione dovrebbe però partire dal ministro Profumo ed essere estesa per tutti i presunti idonei del concorso a dirigente scolastico - sostiene il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - anche perché in caso contrario lo Stato, proprio mentre è in corso di conversione il decreto legge sulla spending review, rischierebbe un grave danno erariale. Sarebbe una decisione provvidenziale, almeno sino all'udienza fissata dal Tar Lazio del 22 novembre che riguarda 8.000 candidati ricorrenti".

L'Anief ricorda di aver "denunciato questo scenario più volte, prima al ministro Gelmini e poi al ministro Profumo: questo concorso è stato male organizzato e viziato da troppe distorsioni. Sin dalla pessima composizione e organizzazione delle prove preliminari, organizzate sulla base di un alto numero di quesiti scorretti. Dai Tar di Molise, Piemonte, Lazio, Umbria e Calabria sono arrivate sentenze che hanno accertato irregolarità. Tanto che da diversi parlamentari di diversi schieramenti sono pervenute interrogazioni sul tema".

"Per questo abbiamo chiesto da tempo la rinnovazione dell'intera procedura. A questo punto - conclude il presidente Pacifico - buon senso vorrebbe almeno di congelare la nomina di presunti vincitori, su cui pende sempre di più la spada di Damocle dei tribunali della repubblica".

Fonte: TMNews