La stampa scrive

TMNews: Sindacati, modifiche Milleproroghe penalizzano i docenti

Il personale della scuola si sente penalizzato delle decisioni prese oggi dalle commissioni Affari costituzionali e Bilancio del Senato a proposito sugli emendamenti al decreto Milleproroghe, ora all'esame dell'Aula di Palazzo Madama. C'è delusione, in particolare, per il mancato via libera ad un emendamento che avrebbe accordato una deroga per circa 4mila docenti prossimi alla pensione: questi insegnanti, infatti, avrebbero potuto godere (il loro servizio si sviluppa sull'anno scolastico e non quello solare) di uno slittamento al 31 agosto del 2012 del tempo utile per accumulare i loro contributi pensionistici. La norma però non è passata, come era accaduto alla Camera, a causa della mancanza di copertura economica (circa 100 milioni di euro).

Secondo Domenico Pantaleo, segretario della Flc-Cgil, "si trattava di un atto di equità nei confronti del personale della scuola che ha una sola finestra di uscita nei pensionamenti con riferimento all`anno scolastico e non quello solare. Quell' emendamento - sostiene Pantaleo - poteva dare una risposta ai precari liberando altri 3500 posti da utilizzare per le stabilizzazioni".

La Uil Scuola sottolinea che la riforma pensionistica ha creato molti problemi nel personale della scuola. "Ed è ancora più penalizzante considerando che, chi lavora nella scuola può andare in pensione solo dal 1 di settembre. E' grave la responsabilità di quelle forze politiche che non hanno consentito l'approvazione di questo emendamento all'insegna dell'equità". Per la Uil la questione non è però chiusa: "sollecitiamo il ministro Profumo ad intervenire e continueremo ad insistere perché in sede parlamentare venga individuata una soluzione equa".

Francesco Scrima, segretario generale della Cisl Scuola sottolinea che "sulle pensioni la scuola non rivendica privilegi: chiede solo di non essere penalizzata a causa delle particolari modalità che regolano la cessazione dal servizio del suo personale. Chi ha impedito che passasse l'emendamento rivolto a questo fine si assume una grave responsabilità".

Critiche arrivano anche per la modifica all'emendamento, approvato il 26 gennaio scorso alla Camera, che avrebbe permesso ad oltre 20mila abilitati a partire dal 2008 si collocarsi "a pettine" nelle graduatorie ad esaurimento: l'emendamento approvato dalle commissioni del Senato prevede però l'istituzione di una fascia aggiuntiva. Reintroducendo le "code".

"Ma così - dice Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - si penalizzano dei docenti abilitati presso le Facoltà di scienze della Formazione primaria, Conservatori e Accademie solo perché hanno conseguito l'abilitazione in un mese o anno diverso dagli altri colleghi. Noi non ci stiamo: è scandaloso. Sono almeno tre le sentenze della Corte costituzionale violate: la 168/2004, la 41/2011, la 242/2011. E poi ci si lamenta che si ricorre ai tribunali: i ministri come tutti i parlamentari dovrebbero pagare con le loro tasche le condanne alle spese che la magistratura commina, e non i magistrati".

Fonte: TMNews