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Scuola Press - Storica sentenza equipara il docente precario a quello di ruolo

l giudice del Lavoro di Ferrara, ha accolto il ricorso di una docente precaria patrocinata dall'avvocato Tiziana Sponga, legale del sindacato ANIEF, ed ha condannato il Miur "a corrispondere alla ricorrente le retribuzioni contrattualmente a lei dovute per il periodo dal 01.09.2011 al 30.06.2012 e dal 10.09.2012 al 30.06.2013, a titolo di aspettativa retribuita per motivi di studio dottorato di ricerca, oltre alla tredicesima mensilità, al versamento dei contributi previdenziali ed assistenziali, oltre agli interessi legali dal dovuto al saldo" e alle spese di giudizio liquidate in più di 4.500 Euro.

Il ministero aveva negato il riconoscimento dei diritti dell'insegnante giustificando il fatto con la natura temporanea del contratto con il quale la docente era stata assunta. La sentenza del tribunale è per il sindacato di Marcello Pacifico, presidente ANIEF, il giusto premio per una battaglia portata avanti da tempo: l'abbattimento di tutte le discriminazioni nei confronti del personale precario della Scuola in osservanza delle norme comunitarie e della Costituzione Italiana.

A seguito della sentenza, la circolare del MIUR n. 15 del 22 febbraio 2011 non è più valida nella parte in cui il Ministero ha "ritenuto opportuno precisare" che le disposizioni normative che riconoscono il diritto di tutti i lavoratori delle Pubbliche Amministrazioni ad usufruire del congedo retribuito per dottorato di ricerca, per i lavoratori precari della scuola potevano avere effetto "esclusivamente sotto il profilo giuridico, riconoscimento del servizio ai fini previsti delle vigenti disposizioni, non ritenendosi che le stesse possano esplicare la validità sotto il profilo economico, ovvero per la conservazione della retribuzione per il periodo di frequenza del dottorato".

Fonte: Scuola Press