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Partono i primi ricorsi per la stabilizzazione, estensione dei contratti al 31 agosto, scatti biennali. Per la Consulta le assunzioni dei precari sarebbero costituzionali. Vittoria Anief a Milano dove un ATA ha riconosciuto la nomina giuridica per tutto l’anno, senza ricorso.
 
Si avviano alla conclusione i lavori della segreteria per l’assegnazione della prima tranche dei 4.000 ricorsi che saranno depositati entro l’inizio dell’estate nelle diverse corti territoriali d’Italia dai primi 100 avvocati che seguiranno le cause e che sono stati convocati a Roma, l’8 maggio prossimo, in conferenza organizzativa per discutere degli orientamenti recenti dei tribunali della Repubblica, in vista della stesura delle memorie definitive. Nella seconda tranche, saranno assegnati altri 4.000 ricorsi che partiranno subito dopo.
 
E’ sempre possibile chiedere all’Anief di aderire ai ricorsi, essendo stato spostato il termine di prescrizione della messa in mora al 31 dicembre 2011.
 
Le recenti sentenze di Vicenza e di Terni come quella di appello di Perugia, di segno apposto alla sentenza di Siena che ha ordinato la conversione del contratto da tempo determinato a tempo indeterminato, hanno offerto nuova materia di riflessione ai legali che sono impegnati a tutelare e a rivendicare i diritti dei ricorrenti che si sono affidati all’Anief per veder riconosciuto il diritto all’immissione in ruolo e alla parità di trattamento con il personale di ruolo. Ed è normale che i giudici si pronuncino in maniera differente, tanto più quando sono chiamati a disapplicare una normativa nazionale nel rispetto della normativa comunitaria, e a porre fine a una prassi consolidata su cui si è basato il funzionamento del sistema scolastico. Già che se ne parli correntemente nei siti specialistici del settore, nelle aule parlamentari, negli ambienti sindacali, negli incontri ministeriali, dopo un decennio di immobilismo mediatico e propositivo, è un successo che l’Anief rivendica ad alta voce e con tono fermo. Una proposta di legge, tre piattaforme rivendicative inserite in altrettanti scioperi nazionali con conseguente discussione del tema presso il Ministero del Lavoro, 8.000 ricorsi in corso di deposito, sono la prova più evidente di come la nuova decisa azione sindacale promossa dall’Anief fin dalla sua costituzione, in questi due anni - oggi, peraltro, seguita da pressoché tutte le sigle sindacali - ha messo al centro dell’agenda politica il problema della stabilizzazione del precariato scolastico. Problema che come quello della mobilità dei precari, dovrà trovare, una soluzione positiva.
 
Per non parlare della costante azione sindacale nel territorio dove ancora di recente l’AT di Milano ha riconosciuto il diritto di una ricorrente ATA iscritta all’Anief di estensione del contratto dal 30 giugno al 31 agosto, per il solo riconoscimento giuridico, per l’a. s. 2009/2010.Considerato che il personale ATA matura l’intero punteggio su 12 mesi e non su 6 mesi come per gli insegnanti è del tutto evidente l’importanza del risultato ottenuto.La decisione dell’AT conferma la capacità operativa della struttura territoriale dell’Anief che assiste gratuitamente tutti i soci perché abbiano riconosciuto il danno subito.La nostra socia potrà ora ottenere il punteggio spettante ed ottenere qualche posizione in più nella graduatoria. Soltanto in Italia, infatti, si assegnano contratti per 10 mesi invece che per 12, non si pagano gli scatti biennali di anzianità e si ricorre ai supplenti per coprire cattedre vacanti, a dispetto della continuità didattica e della motivazione del personale scolastico. 
 
Entrando nel merito delle sentenze negative degli ultimi giorni promossi da alcuni precari, senza nulla togliere al dibattito che avverrà tra i nostri legali, è evidente che i giudici hanno censurato - Vicenza - il diritto dei ricorrenti con contratti al 30 giugno (non su posto vacante e disponibile come sta richiedendo per il momento Anief) o senza documentazione specifica - Terni - comprovante la natura del posto coperto (senza l’istanza di accesso agli atti messa a disposizione da Anief), non hanno avuto modo di apprezzare (Perugia) la recente sentenza n. 41/2011 della Consulta, che, al di là delle sentenze n. 217/2011, n. 89/2003 della stessa Corte relativo a un richiamo prescrittivo della prova concorsuale per l’assunzione nella P. A., richiamando la disciplina vigente nel comparto scuola, hanno ricordato come le procedure di assunzione per scorrimento di graduatoria del personale scolastico siano concorsuali e avvengano nel rispetto del principio di merito tutelato dall’art. 97 della Costituzione.
 
Vogliamo rassicurare i precari, pertanto, che i ricorsi presentati dall’Anief contribuiranno a delineare un quadro più chiaro dell’oggetto del contendere e a far apprezzare dai giudici elementi, magari ancor troppo poco valorizzati. Alla fine di questo possibile lungo contenzioso, nel caso di resistenza in Appello e in Cassazione dell’Amministrazione, sempre se non sarà trovata prima una soluzione politica, riteniamo che ancora una volta si formerà una giurisprudenza tale da risolvere per sempre la precarietà nel settore dell’Istruzione e da risarcire adeguatamente gli aventi diritto.

Costretti alla cessazione del servizio i docenti soprannumerari. Gli altri possono rimanere ma dovranno lavorare due anni in più per non perdere in media 7.000 su buonuscita e 70 euro al mese. Tutti possono ricorrere con l’Anief per ottenere il diritto al recupero degli scatti maturati entro il 2012.

Ci risiamo: dopo le polemiche che un’altra O.S. ha mosso, a seguito dei nostri ricorsi, confermando però - finalmente - un blocco degli scatti fino a quel giorno smentito, mentre in assemblee di altre OO. SS., addirittura si arriva a dire ai colleghi che i tecnici di Tremonti si sono sbagliati a prorogare le date di maturazione degli scatti nel cedolino di gennaio, ora il MIUR con nota Prot. n. AOOODGPER 1610 del 24 febbraio 2011, precisa che il personale della scuola che appartenga a profili, posti o classi di concorso in esubero non può essere mantenuto in servizio come tutti gli altri - graziati e speranzosi - che hanno raggiunto il quarantesimo anno contributivo e maturano un miglioramento stipendiale entro il 31 agosto 2012. Perché non si sa, visto che l’art. 3 della Costituzione sembra non trovare pace a Viale Trastevere. L’obiettivo, per gli altri, era quello meritorio di tutelare la speranza (per noi, diritto) di una maggiore buonuscita e pensione a quanti hanno lavorato una vita, nel caso in cui, però, si possano recuperare dai tagli i soldi per gli scatti bloccati, sempre se possono essere calcolati per la pensione visto il divieto previsto dalla legge 122/2010 - che rispetto a circolari o decreti rappresenta la fonte primaria.

Noi proseguiamo per la nostra strada, convinti che soltanto il ricorso, dopo l’evidente esclusione della partecipazione sindacale prevista dalla normativa, possa consentire:

- ai docenti soprannumerari, la possibilità di rimanere in servizio dopo il 40° anno e di farsi riconoscere gli scatti biennali,

- al restante personale che ha raggiunto i 40° anni di servizio e rimane, di farsi riconoscere, comunque, il biennio lavorativo oltre agli scatti,

- a tutto il personale della scuola, la possibilità di recuperare gli scatti biennali, di sbloccare il contratto e impedire la cancellazione degli automatismi di carriera.

 

Gli articoli di giornale sul blocco degli scatti e i pensionamenti con 40 anni di servizio

- http://www.anief.org/content_pages.php?pag=936&sid=

- http://www.anief.org/content_pages.php?pag=927&sid=

- http://www.anief.org/content_pages.php?pag=922&sid=

 

Per aderire ai ricorsi contro il blocco degli scatti e del contratto

- http://www.anief.org/content_pages.php?pag=640&sid

N.B.:

a) Il personale soprannumerario ricorrente deve indicare la posizione ‘soprannumerario’ nell’oggetto della mail di pre-adesione ai ricorsi.

b) Il personale che rimane in servizio dopo 40 anni deve indicare la posizione ‘pensionabile’ nell’oggetto della mail di pre-adesione ai ricorsi.

Scadenza al 31 dicembre 2011. Entro la primavera partono i primi 8.000 ricorsi. Miur nel caos per le migliaia di istanze di accesso agli atti dell’ANIEF. La Corte di giustizia europea conferma la parità di diritti tra personale precario e di ruolo.

La proroga per impugnare i contratti di licenziamento passa dalle forche caudine della Camera e sposta le lancette dal 24 gennaio al 31 dicembre 2011 per i termini relativi all’invio della lettera interruttiva-impugnativa per la mancata immissione in ruolo (in caso di tre o più supplenze annuali negli anni pregressi) o per l’erronea stipula del contratto al 30 giugno invece che al 31 agosto (su posto vacante e disponibile).

ANIEF aveva già riaperto i termini per ricorrere, ritenendo incostituzionale il termine del 24 gennaio, ricevendo un altro migliaio di adesioni. La segreteria sta organizzando questo nuovo materiale per completare la prima tranche di ricorsi che saranno presentati in primavera. Pertanto, tutti coloro che hanno aderito ai ricorsi ANIEF riceveranno le nuove istruzioni operative entro la fine del mese di marzo. Chi aderirà successivamente a questa data riceverà nuove istruzioni sulla tempistica che, comunque, sarà rapida, una volta terminata la prima fase delle operazioni legate al ricorso.

Nel frattempo, gli uffici del MIUR sono nel caos a seguito delle migliaia di lettere interruttive giunte contestualmente alle richieste di accesso agli atti, a cui spesso gli ambiti territoriali rispondono in maniera elusiva o poco chiara - abbiamo replicato fornendo ai ricorrenti una seconda richiesta più perentoria.

Dopo la sentenza del tribunale di Viterbo, infine, che riteneva la giurisprudenza comunitaria non applicabile al personale precario della scuola, la Corte Europea con Sentenza del 22.12.2010, nelle cause riunite C-444/09 e C-456/09, fa chiarezza e ribadisce il divieto di discriminazione tra lavoratori di ruolo e lavoratori con contratto a tempo determinato, nell’attribuzione degli scatti di anzianità - su cui non vi è alcun termine interruttivo per il quinquennio pregresso e rimangono aperti i termini per aderire.

Abbiamo ottenuto il diritto al trasferimento ora vogliamo la stabilizzazione per sconfiggere finalmente la precarietà nella scuola e assicurare la continuità didattica. Tutti gli altri sindacati ci hanno seguito dopo aver ignorato la questione per 10 anni (decreto legislativo 368/2001). Non aspettare ancora! Ricorri e otterrai giustizia! Alla fine, il tempo paga.

Il commento alla sentenza della corte di giustizia europea

Il comunicato sulla riapertura dei ricorsi con le istruzioni

Le istruzioni originarie per tutti i ricorsi (stabilizzazione, scatti, 30 giugno)

Rimane bloccato il valore giuridico di progressione nella carriera per il 2010-2013. Prorogata la pre-adesione ai ricorsi ANIEF presso il giudice del lavoro.

Come è stato richiamato nell’ultimo numero di Tuttoscuola “alla fine della carriera il personale scolastico avrà 40 anni utili a pensione con una posizione stipendiale corrispondente solamente a 37 anni” e ciò per effetto della norma di legge (art. 9, c. 23, l. 122/2010) che espressamente vieta per il triennio 2010-2013 la firma di un contratto collettivo nazionale di lavoro e la progressione di carriera, violando ben 6 articoli della Costituzione. A dispetto di quanto dichiarato da altre OO. SS., per l’ANIEF è evidente che il nuovo decreto interministeriale, qualora sia certificata la relativa copertura finanziaria, potrà sì disporre nei cedolini dei docenti e ata gli euro dovuti all’anzianità di carriera maturata ma a condizione che non siano valutabili nella ricostruzione di carriera valida per il calcolo dei contributi versati per la pensione. Poiché, nel frattempo l’art. 22 della l. 183/2010 è intervenuta sulla tempistica relativa all’impugnativa dei contratti di lavoro, l’ANIEF proroga  la data di pre-adesione ai ricorsi nominali al giudice del lavoro per sollevare la questione di legittimità costituzionale della norma impugnata.

Il comunicato relativo alla pre-adesione ai ricorsi

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