SETTORE RSU ANIEF

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Onda d’urto dell’Anief nelle scuole in cui ha potuto presentare le liste. Consensi record, tra un terzo e la metà dei voti complessivamente espressi. Rivolta nelle scuole contro la casta sindacale. Si attendono i risultati finali per la misurazione della rappresentatività. GRAZIE per la fiducia.

Ringrazia candidati ed elettori, il presidente nazionale dell’Anief, prof. Marcello Pacifico, per aver raccolto il suo appello al cambiamento. Questi risultati sono il segno che è giunto il momento di iniziare una nuova stagione di relazioni sindacali nelle scuole all’insegna del rispetto del diritto e della valorizzazione delle diverse professionalità della scuola, a partire dalle RSU elette.

Dedico questo straordinario successo ai diversi collaboratori che in questi tre mesi di campagna elettorale hanno anteposto il futuro della scuola alla propria famiglia: soltanto nella ferma speranza di poter continuare a interpretare la voglia di cambiamento nel solco della giustizia si può vincere la sfida del domani.

Mentre USB invita i propri iscritti a votare ANIEF e gli altri sindacati alternativi a quelli confederali, laddove non sono presenti le sue liste, ANIEF chiude la campagna a Bologna, all’assemblea Scuola pubblica e Costituzione, alla presenza delle associazioni dei precari. Sorprende l’attacco della DISAL all’ANIEF, pervenuto al CONITP e agli altri suoi alleati.

Il Presidente del Consiglio Nazionale dell’ANIEF, prof. Ettore Michelazzi, ha chiuso la campagna elettorale per le RSU, a Bologna, intervenendo nell’incontro “Scuola Pubblica e Costituzione”, organizzato dall’Assemblea Nazionale Docenti per la Scuola Pubblica. Hanno partecipato esponenti del mondo politico e sindacale, quali l’onorevole Zazzera (IdV), Francesca Puglisi (Resp. Naz. Scuola PD), Umberto Guidoni (Resp. Naz. Scuola SEL), Vito Meloni (Resp. Naz. Scuola PRC) e la FLC-CGIL Emilia Romagna nella persona di Raffaella Morsia (segretario regionale Emilia-Romagna), ma soprattutto vari coordinamenti dei precari di diverse città.

Molte delle problematiche riscontrate ed esposte sono già state oggetto di battaglie in Parlamento e nei tribunali da parte dell’ANIEF; solo per citarne alcune, la lotta contro la famigerata legge 133/2008, la stabilizzazione dei precari, il mantenimento delle ore del sostegno, la lotta contro le classi pollaio e le strutture fatiscenti, il blocco della mobilità, le azioni per formare i docenti in itinere.

Ha sorpreso l’assemblea - che l’ha prontamente contestata - la posizione espressa da alcuni simpatizzanti della FLC-CGIL su una presunta affinità dell’Anief con l’Anp sulla chiamata diretta dei dirigenti scolastici. È nota, infatti, la posizione dell’Anief che ancora in questi giorni, a Milano, ha ribadito come sia incostituzionale la proposta di reclutamento lombarda, e ha annunciato appositi ricorsi. È evidente che l’intervento era pretestuoso, perché l’ANIEF fa paura in vista delle elezioni RSU, per la forte simpatia riscossa anche nel mondo del precariato; difficile nascondere come la stessa CGIL-FLC abbia lanciato l’operazione 100.000 dopo la denuncia di Marcello Pacifico sull’esistenza di 108.000 posti vacanti e disponibili, e abbia organizzato i ricorsi per stabilizzare i precari dopo gli annunci dell’Anief.

Attendiamo, infine, una smentita dalla DISAL, per le mail giunte a firma di Roberto Pellegatta nella giornata di ieri a diverse sigle contro l’ANIEF, a meno che il diritto non sia più a fondamento della nostra società in luogo della violenza, dell’arbitrio, dell’ignoranza. Perché un’associazione professionale si dovrebbe schierare contro un sindacato, il giorno prima delle elezioni, e soltanto perché difende il rispetto delle regole, del diritto, delle leggi?

Raccogliamo, invece, con piacere l’appello dell’USB a un nuovo patto di desistenza dopo quello siglato con UNICOBAS, con cui abbiamo attivato un’iniziativa comune per introdurre la democrazia sindacale nel nostro Paese contro il bavaglio e la dittatura degli eletti della casta sindacale.

 

Il comunicato USB

ARRIVANO I NOSTRI! USB, IL SINDACATO CHE SERVE, anche nelle RSU della SCUOLA

USB Pubblico Impiego-Scuola esprime la propria piena soddisfazione per le centinaia di liste presentate negli istituti scolastici.

Il 5-6-7 marzo, giorni delle elezioni, invitiamo quindi tutti i lavoratori della scuola a:

Votare le liste e i candidati USB;

In assenza di liste USB, sostenere i candidati dei sindacati di base, indipendenti e alternativi che, come USB, lottano per la democrazia sindacale, come Unicobas, Anief, Orsa, Cub, Cobas ecc..

ovvero tutti coloro che dichiarano di opporsi al collaborazionismo di Cisl, Uil, Cgil, Snals e Gilda;

Nelle scuole dove dovessero esserci solo liste dei sindacati collaborazionisti, invitiamo i colleghi ad ANNULLARE LA SCHEDA, in questo caso solo così si può far contare la nostra volontà .     

 

 

La mail giunta a firma di Roberto Pellegatta (DISAL) al Conitp e altre associazioni

Che peccato vedervi legati con Anief.

Tempo fa le vostre richieste per gli ITP e la laboratorialità della didattica erano sensate e costruttive.

Anief rappresenta nella scuola italiana la smobilitazione della docenza come professione e l'esaltazione del diritto assoluto senza più responsabilità verso famiglie, comunità locale e comunità professionale.

Un vero peccato. Così va il mondo!

Cordiali saluti.

Roberto Pellegatta

Tra il 5 e il 7 marzo, il tuo voto deciderà quale sigla sindacale ti rappresenterà per la firma dei contratti nel prossimo triennio. Puoi ancora scegliere di votare l’ANIEF, visto che CGIL-FLC, CISL, UIL, SNALS, GILDA, per numero di iscritti, sono già certi di continuare a sedersi al tavolo delle trattative, dopo vent’anni.

L’ANIEF è la prima volta che si può presentare alle elezioni RSU, dalla sua nascita (dicembre 2008), visto che in questi ultimi tre anni sono state rinviate le elezioni da quello stesso decreto “Brunetta” che oggi è tanto accusato dalle stesse sigle sindacali che lo hanno voluto per ottenere la proroga della rappresentanza.

Il voto espresso alle elezioni RSU certifica la rappresentatività dei sindacati che a livello territoriale, regionale, nazionale saranno convocati per la contrattazione di primo e secondo livello.

Per esempio, se non eleggi alcuna RSU nella lista ANIEF nella tua scuola, ma l’ANIEF diventa rappresentativa, la sua delegazione sarà chiamata a trattare lo stesso anche in quella scuola.

Il voto che, quindi, darai al candidato servirà soprattutto a misurare le preferenze espresse alla lista sindacale.

L’ANIEF, si colloca per numero di iscritti intorno al 3%, ecco perché ha bisogno di prendere almeno il 7% delle preferenze dei voti complessivamente espressi a livello nazionale alle liste presentate da tutte le organizzazione sindacali. L’ANIEF con i suoi numeri può diventare rappresentativa se otterrà il tuo voto.

Per raggiungere questo obiettivo, l’ANIEF ha bisogno di un voto compatto per le sue liste laddove sono state presentate nel 15% delle scuole, indipendentemente dalla tua appartenenza sindacale o dal voto promesso al collega.

Questo voto è un voto all’alternanza, è un voto alla speranza, è un voto che potrà convincere gli altri grandi sindacati a continuare a seguirci nelle iniziative di mobilitazione, di protesta e di tutela dei lavoratori, non soltanto perché siamo in campagna RSU ma per tutta la nuova stagione contrattuale.

Con il tuo voto, darai voce all’azione dell’ANIEF, al cambiamento, dopo anni di immobilismo. 

 

L’intervista video a Radio radicale sull’inchiesta della democrazia sindacale

L’intervista alla Tecnica della Scuola sulla campagna elettorale

I video di appello al voto del presidente, della segreteria, e il seminario sulla legislazione

La tavola rotonda con le altre OO. SS.

Il volantino

Il programma elettorale

Da domani oltre un milione di dipendenti della scuola, in maggioranza insegnanti, saranno chiamati a rinnovare le rappresentanze sindacali unitarie di istituto: fino a mercoledì potranno partecipare tutti i docenti, amministrativi, tecnici, collaboratori scolastici e direttori amministrativi che hanno un contratto a tempo indeterminato o annuale. Dalle loro preferenze scaturiranno oltre 10mila Rsu della scuola, che invece devono obbligatoriamente figurare tra il personale di ruolo: considerando che nella gran parte degli istituti scolastici saranno eletti tre candidati, il numero complessivo di rappresentanti supererà dunque le 30mila unità.

Cinque anni fa al rinnovo delle Rsu si presentarono alle urne più di 800mila elettori: in quell’occasione la Flc-Cgil incamerò quasi un terzo dei voti complessivi (quasi il 31%); molto bene andò anche la Cisl Scuola (che acquisì circa il 25%). Ottennero anche la rappresentatività nazionale, che permette di avere i distacchi sindacali e svolgere le contrattazioni con il Miur, anche lo Snals (con circa il 17% di consensi), la Uil Scuola (oltre il 14%) e la Gilda degli insegnanti (circa il 6,5%).

Quest’anno la novità è costituita dalle liste dell’Anief, il sindacato esperto di normativa scolastica che in soli tre anni di vita, dopo aver riscosso un alto numero di vittorie nei tribunali e quasi 10mila deleghe, potrà contare anche sui consensi di Usi, Sisa, Lisa, Scuola Athena e Conitp. L’Anief ha inoltre siglato un patto di “desistenza” con l’Unicobas per evitare che il personale possa votare le organizzazioni sindacali che da vent’anni detengono il monopolio della rappresentatività dei lavoratori.

Questo voto – ha dichiarato il presidente dell’Anief, Marcello Pacifico, chiudendo la campagna elettorale - è un voto all’alternanza, è un voto alla speranza, è un voto che potrà convincere gli altri grandi sindacati a continuare a seguirci nelle iniziative di mobilitazione, di protesta e di tutela dei lavoratori, non soltanto perché siamo in campagna Rsu ma per tutta la nuova stagione contrattuale. Votando Anief i lavoratori della scuola daranno voce alla nostro azione, al cambiamento, dopo anni di immobilismo.

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