Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 27 novembre 2010

 

Fishonlus.it - 16 novembre 2010
"Requiem per l’inclusione”
La delusione e protesta del Terzo Settore, in un comunicato stampa della Fish Onlus (Federazione italiana per il superamento dell’handicap)
Porta il beffardo nome di Legge di stabilità 2011, il provvedimento del Governo all’esame della Camera in queste ore, che una volta approvato renderà definitivamente precarie le già critiche condizioni di vita di migliaia di persone con disabilità e delle loro famiglie, tra le prime a risentire in questi anni delle conseguenze della crisi economica globale.
Sbiadiscono al confrontole avvisaglie avute con la precedente manovra economica. La proposta di legge C 3778, che sarà sottoposta nei prossimi giorni alle votazioni dell’Assemblea, potrebbe spazzare via in un sol colpo quanto si è tentato di costruire in questi anni per garantire un barlume di inclusione sociale per le persone con disabilità di questo Paese.
Basti pensare al Fondo Nazionale per le non autosufficienze, istituito nel 2006…, che verrà definitivamente azzerato… A questo vuoto andrà a sommarsi la drastica riduzione prevista anche per il Fondo per le politiche sociali
Non è finita…. un significativo taglio interesserà il Fondo nazionale peril diritto al lavoro dei disabili…. Commenta il presidente della FISH, Pietro Barbieri: “… confidiamo nel Parlamento affinché misure che gettano un tale discredito sulle nostre istituzioni possano essere prontamente respinte…”. La FISH ha voluto infine denunciare l’ipotesi di una drammatica riduzione, del 75% rispetto allo scorso anno, dei fondi connessi allo strumento del 5 x mille. Un ulteriore taglio introdotto da queste misure che andrebbe oltremodo a penalizzare le organizzazioni che da esso traggono un importante sostegno nello sviluppo delle loro attività e dei loro servizi in favore della promozione dei diritti di persone con disabilità.

 
Superando.it - 17 novembre 2010
"Stiamo davvero toccando il fondo”
La stessa protesta nelle parole dello scrittore e giornalista Franco Bomprezzi, direttore responsabile di DM, periodico della Uildm, unione italiana lotta alla distrofia muscolare (lui stesso distrofico).
Misure drastiche come quelle contenute nella cosiddetta "Legge di Stabilità 2011" rischiano davvero di riaprire le porte degli istituti, di favorire la reclusione in casa delle persone con disabilità, che si troveranno senza assistenza domiciliare, senza servizi, senza sostegno alla Vita Indipendente… In pochissime parole - se il testo non sarà modificato, e se ha ragione la FISH - pare che la Legge preveda niente meno che l’azzeramento del Fondo Nazionale per le Non Autosufficienze, una drastica riduzione del Fondo per le Politiche Sociali e una bella sforbiciata al già esiguo Fondo Nazionale per il Diritto al Lavoro delle Persone con disabilità. In questo bilancio non compare, ma va da sé, il taglio cospicuo ai fondi per l'inclusione scolastica(non a caso è partito a Milano il primo ricorso a norma di legge antidiscriminazione). Insomma, per usare una bieca espressione burocratica, è il "combinato disposto" di questi provvedimenti a provocare un moto di ribellione e di preoccupazione vivissima… Non può essere che sia solo Tremonti, nella latitanza politica generale, a dettare le regole e le priorità. Non può essere che tutti i Ministri abbiano rinunciato perfino all’orgoglio del loro ruolo di responsabili delle singole politiche. Non può essere che il welfare vada a farsi benedire in questo modo…. Oggi il presidio a Roma delle persone colpite da SLA(sclerosi laterale amiotrofica) ha portato a un impegno verbale di un funzionario ministeriale. Non c'è traccia di Ministro…. Da notare, fra l’altro, la consueta latitanza dei media, in questi giorni, nel racconto sui contenuti reali della Legge di Stabilità: le poche cose che sono state scritte sembrano provenire direttamente dalla cartella stampa del Ministero dell'Economia… Siamo alla vigilia di un altro 3 dicembre, Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità e spero solo che ci sia il buon gusto di non inventarsi celebrazioni pubbliche. Temo che anche su questo sarò clamorosamente smentito. Stiamo davvero toccando il Fondo.

 
Repubblica.it - 18 novembre 2010
"5 X 1000, le organizzazioni non-profit inviano un appello al Parlamento”
Rosaria Amato dà notizia della lettera inviata dalle principali onlus ai presidenti di Camera e Senato per chiedere il ripristino dello stanziamento erogato lo scorso anno (400 milioni di euro), decurtato di tre quarti nel testo della Legge di stabilità che la commissione Bilancio della Camera ha ratificato.
"… La nuova formulazione, approvata il 12 in Commissione Bilancio, a Montecitorio, ha destinato solo 100 milioni al 5 X mille, rispetto ai 400 destinati l'anno precedente, cifra che l'esperienza dimostra corrispondere alle scelte operate dagli elettori…. Le associazioni del Terzo Settore e tutte le opposizioni parlamentari sono subito insorte contro la decisione del governo… prima si chiede agli elettori di indicare nella dichiarazione dei redditi a chi destinare il 5 X mille delle imposte pagate allo Stato, poi invece i fondi vengono stornati e destinati a ben altro, senza chiedere il parere di nessuno. L'appello inviato al Parlamento è stato firmato da numerose associazioni di volontariato, tra le quali Emergency, Libera, Gruppo Abele, Greenpeace, Coordinamento Italiano Network internazionali, Medici senza Frontiere, Amnesty International, Telethon, Unicef, Save The Children, Fondazione Ivo de Carneri onlus, alcune associazioni culturali, tra le quali l'associazione. Amici di Brera e dei Musei Milanesi, e un'associazione sportiva, la Federazione Italiana Amici della Bicicletta. Un analogo appello è stato promosso dal Forum del Terzo Settore, CSVNet e dalla Consulta del Volontariato. Mentre il settimanale Vita ha promosso sul proprio sito una raccolta di firme diretta ai lettori… Questi tagli, proseguono le onlus, si aggiungono al "taglio alle agevolazioni sulle tariffe postali per il non-profit", e alla "massiccia riduzione dei fondi per la cooperazione allo sviluppo decisa pochi giorni fa"… Le organizzazioni firmatarie dell'appello chiedono pertanto di "ripristinare quanto meno l'importo dei fondi previsti per il 2010", cioè 400 milioni. La possibilità c'è ancora: la legge di stabilità è al momento all'esame della Camera, il voto finale dovrebbe arrivare venerdì. Poi passerà al Senato, dove dovrebbe essere approvata, secondo il calendario stabilito dai capigruppo, entro la prima decade di dicembre.

 
Il Sole 24Ore - 20 novembre 2010
"Il governo rassicura sul 5 per Mille
Forti contrasti e proteste per la riduzione dei fondi.
Il disegno di legge di stabilità uscito da Montecitorio conferma il minitetto di 100 milioni sul 5 per mille ma il governo accogliendo un ordine del giorno presentato dal PD Luigi Bobba si è impegnato, per voce del sottosegretario all’Economia, Luigi Casero a reperire finanziamenti integrativi confermando che si tratta di uno strumento essenziale… Ora, con un limite di 100 milioni al 5 per mille,…. Lo strumento principale di finanziamento a volontariato, ricerca scientifica e sanitaria si ridurrebbe del 75%... Andrea Olivero, portavoce del Forum del Terzo settore, si augura che “al Senato prevalgano la responsabilità e il buon senso e vengano assegnati al 5 per mille fondi adeguati, non elemosine”. Le opposizioni hanno già annunziato che presenteranno a Palazzo Madama emendamenti volti a riportare la dote ai 400 milioni dello scorso anno.

 
Libero Quotidiano - 20 novembre 2010
"La ‘ndrangheta in Università. Condizionava test ed esami”
A Reggio Calabria, il nipote del boss supera una decina di esami in pochi mesi; poi parla mettendo nei guai parecchi quaquaraquà.
Lo dice la Procura di Reggio Calabria che ha emesso 11 avvisi di garanzia. La cosca Pelle avrebbe avuto influenza sulla Facoltà di Architettura dell’Università Mediterranea. Le ipotesi di reato sono falso ideologico e truffa. L’indagine è uno sviluppo dell’inchiesta Reale che il 22 aprile ha portato al fermo di otto affiliati alle cosche Pelle, Morabito di Africo e Ficarra-Latella di Reggio. Il capo della cosca, Giuseppe, si vantava di controllare l’Università per fare laureare non solo i suoi rampolli ma anche i figli degli “amici”.

 
CORRIERE DELLA SERA - 22 novembre 2010
"E’ giusto che un alunno capisca in modo chiaro se ha lavorato bene o no”
Le dichiarazioni del Ministro Mariastella Gelmini, ancora sempre più convinta che la trasparenza valutativa si ottenga attribuendo non giudizi ma voti numerici (che ha reintrodotto con una riforma del 2009 per tutte le discipline e per la condotta, nelle scuola primaria.
“… la mia è una delle riforme di cui vado più orgogliosa, non ho alcun ripensamento”. In Italia il voto in numeri alle elementari è ricomparso nel 2008, insieme al 5 in condotta e al maestro unico…“E’ vero che bisogna evitare traumi ai più piccoli e quindi, specie nei primissimi anni, ci può essere una certa elasticità nella valutazione. Ma questa tolleranza, che i maestri conoscono bene, non va confusa con l’assenza di giudizio…”. E’ vero che alle elementari sono tornati i voti numerici ma è anche vero che il giudizio non è scomparso (il maestro, se vuole, può accompagnare il voto con un breve commento)… “Non bisogna aver paura dei numeri, semmai i genitori dovrebbero temere quelle valutazioni astruse in cui si poteva dire tutto e il contrario di tutto… Credo sia importante dare ai nostri ragazzi un giudizio comprensibile sul lavoro che fanno. Fin da piccoli hanno bisogno di una scala di valori, altrimenti avranno l’impressione che è sempre tutto eguale”.

 
CORRIERE DELLA SERA - 22 novembre 2010
"Meglio abolirli, aiutano solo il conformismo”
La replica di una psicologa dell’Età evolutiva,Silvia Vegetti Finzi: le valutazioni numeriche, fredde e lapidarie, favoriscono lo sviluppo di un carattere conformista.
I bambini non devono essere umiliati, ma valorizzati per le specifiche capacità …Non bisogna fare vivere ai bambini l’infanzia in funzione di quel che sarà la vita degli adulti”. Per avere futuri uomini e donne sicuri di sé e con fiducia nelle proprie potenzialità, per la psicologa, è essenziale innanzitutto avere rispetto dell’infanzia, l’età decisiva della vita di ognuno di noi. “Le valutazioni numeriche rischiano di porre l’accento soprattutto sulle carenze degli alunni”.

 
CORRIERE DELLA SERA - 23 novembre 2010
"Nuovi prof a scuola. Indisciplinata una classe su due”
In una ricerca della Fondazione Agnelli, i dati del disagio dei professori neo assunti dinanzi alla scarsa considerazione sociale per il loro ruolo educativo. L’80% percepisce scarsa stima da parte delle famiglie.
Assunti finalmente. Con quel contratto a t.i. in tasca che li salva dalla roulette delle supplenze e dall’ansia per le graduatorie. Uno se li aspetterebbe carichi di entusiasmo, almeno fiduciosi, come minimo sereni. E invece i giovani insegnanti giocano già in difesa, avvertono un senso di isolamento, addirittura di arroccamento…. Rispetto ai loro colleghi entrati in ruolo negli anni precedenti, i neoassunti faticano di più a mantenere la disciplina… non riescono a spingere i ragazzi a studiare… Sul ruolo dei genitori il giudizio è davvero severissimo: 4 insegnanti su 5 dicono che è diminuita la fiducia dei genitori e praticamente tutti, tra il 96 e il 98 % a secondo delle regioni, dicono e mamma e papà sono più interessati a proteggere i figli piuttosto che a saper come vanno a scuola. Chiedono di non farli lavorare troppo, di non dare troppi compiti d’estate o a fine settimana.

 
Il Sole24Ore - 24 novembre 2010
"Scatti per i docenti più giovani”
I finiani votano il decreto Gemini, ma in tutta Italia monta la protesta di studenti e ricercatori. Per la Scuola, in arrivo 320 milioni per le progressioni stipendiali degli insegnanti.
Tornato gli scatti per docenti e ricercatori universitari all’inizio della carriera… il ddl Gelmini dovrebbe essere licenziato domani dalla Camera per passare in Senato in terza lettura, dove l’esame inizierà il 9 dicembre…. Grazie all’accordo con i finiani, tutto dovrebbe filare liscio. Prossimo al traguardo è anche lo sblocco degli scatti stipendiali per i circa 250 mila insegnanti e amministrativi della scuola. E’ in via il decreto interministeriale (Istruzione e Economia) con cui superare il “congelamento” della busta paga…. Il segretario della FLC CGIL, Mmmo Pantaleo ha criticato invece l’entità delle risorse messe sul piatto per la valorizzazione del merito. Ieri, infine, il Senato ha approvato definitivamente la sanatoria per i 416 presidi siciliani vincitori di concorso nel 2004.

 
Il giornale - 24 novembre 2010
"Via il valore legale dai titoli di studio”
L’opinione del prof. Enrico Zanelli, emerito dell’Università di Genova: il ministro Gelmini ha lavorato bene, nell’intento di eliminare sprechi e truffe baronali, ma occorre altro per azzerare l’”ingordigia” degli atenei.
Le principali storture dell’ordinamento universitario sono state individuate, ma il tentativo di eliminarle è destinato a fallire… se non si modifica il sistema alla radice. Come?... introducendo un singolo articolo nella proposta di legge, all’incirca di questo tenore:”I titoli di studio conseguiti in qualsiasi istituto d’istruzione non hanno valore legale ma la sola funzione di attestare il compimento dei relativi corsi di studio….L’abolizione del valore legale dei titoli di studio comporta che ciascuna laurea non venga rappresentata da un pezzo di carta uguale a tutti gli altri, ma venga invece valutata dal mercato, oltre che da osservatori esperti, in base alla qualità ed ai valori intrinseci determinati da una una specifica fonte di produzione, come ogni altro prodotto… Il che significa che ogni università per vendere il proprio prodotto dovrà autonomamente dotarsi di professori con un’ottima reputazione conquistata sul campo e non preconfezionata da concorsi sulla base di intese tra le varie scuole baronali.

 
Il Sole 24 Ore - 25 novembre 2010
"Assalto degli studenti al Senato”
Scontri con le forze dell’ordine (due arresti, 27 denuncie, parecchi i feriti tra militari e manifestanti) davanti a Palazzo Madama e fin dentro l’andronem ma la discussione sul decreto si svolgeva a Montecitorio, dove il Ministro Gelmini spera che si concluda al più presto. In settimana?
Otto carabinieri feriti e sette studenti contusi, un funzionario della sicurezza del Senato Francesco Capelli, colto da malore… due ragazzi arrestati, 27 denunciati, otto dei quali per aver partecipato all’irruzione nell’atrio di Palazzo Madama. E’ il bilancio della protesta ieri a Roma, di miglia di studenti…. Il corteo di studenti, prima dlel’irruzione a Palazzo Madama, si era fermato davanti alla sede della Crui, la conferenza dei rettori lanciando uova che hanno imbrattato anche il Tricolore esposto… Il segretario nazionale del PD, Bersani ha raggiunto la protesta di studenti e ricercatori sul tetto della Facoltà di architettura della Sapienza, e fatto una promessa: “Se tocca a me, tra un anno abrogo la riforma Gelmini”.

 
Il Manifesto - 25 novembre 2010
"Gelmini: Gli studenti difendono i baroni”
E per domani gli studenti annunciano un altro corteo, dalla Sapienza a Montecitorio.
Una giornata al solito malamente stigmatizzata dal ministro Gelmini: “Gli studenti che contestano le riforme del governo rischiano di difendere i baroni, i privilegi e lo status quo”. On manca l’ormai logoro argomento della strumentalizzazione a sinistra: “Alcuni studenti vengono strumentalizzati da esponenti della Sinistra che oggi hanno fatto una sceneggiata sui tetti dell’Università…

 
La Stampa - 25 novembre 2010
"Si chiama SCHUOLACHEFARETE il Facebook dei professori”
L’osservatorio permanente Giovani Editori e TELECOM promuovono una community internet per il mondo della scuola secondaria superiore.
Nasce la community internet dei professori delle scuole superiori, una sorta di Facebook su cui confrontarsi e aggiornarsi… “Fare rete oggi, per fare insieme la scuola di domani” – ha spiegato a Milano Andrea Ceccherini, presidente dell’Osservatorio. Il sito nasce per dotare tutti i docenti che partecipano all’iniziativa “il quotidiano in classe” di uno strumento informativo e didattico nuovo… Il portale è suddiviso in tra aree: una informativa (con notizie di attualità, ricerche e indagini sul mondo della scuola), una formativa (con rubriche di approfondimento) e una partecipativa (con forum e sondaggi).

 
Superando.it - 25 novembre 2010
"Tagliare il sostegno è anche un danno esistenziale”
Testo già apparso in “Redattore Sociale” e in “InfoHandicap”
Lo ha stabilito in una serie di recenti Sentenze il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sardegna, che oltre dunque a condannare il Ministero dell'Istruzione al pagamento delle spese processuali, ha stabilito anche - nei casi in cui i danni fossero stati richiesti - un risarcimento di 2.000 euro «per il danno esistenziale». Un risultato che è il frutto di una battaglia incominciata già più di un anno fa da numerosi genitori di bimbi e ragazzi con disabilità Non solo è illegittimo, ma è pure un danno esistenziale che viola il diritto del bambino di avere la possibilità di istruirsi come gli altri, ledendo valori garantiti e protetti dalla Costituzione Italiana. Si è recentemente pronunciato in tal senso, il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) della Sardegna, sul taglio delle ore di sostegno per i bambini con grave disabilità. I giudici della Prima Sezione del TAR sardo hanno infatti accolto ben settanta ricorsipresentati lo scorso anno dai genitori di bambini con disabilità contro il Ministero dell'Istruzione, condannato a pagare le spese processuali (2.000 euro) e, nei casi in cui il ricorso contenesse una richiesta di danni, anche un risarcimento di 2.000 euro[i testi di tutte le Sentenze, espresse il 2 novembre 2010, sono reperibili nel portale del TAR della Sardegna. Già lo scorso anno, per altro, molti analoghi ricorsi avevano ottenuto la sospensiva, anche se per molti alunni il taglio delle cattedre di sostegno ha rappresentato poi un pesanteridimensionamento delle ore di assistenza con rapporto di uno a uno tra insegnante e bimbo. I primi a dar vita alla battaglia erano stati i genitori di alunni con disabilità di Decimomannu, Carbonia, Selargius, Quartu Sant'Elena e Villasalto, ma anche quelli di una di una scuola media di Alghero. Tutti si erano rivolti all’avvocato Giuseppe Andreozzi ed erano stati sostenuti Associazione Bambini Cerebrolesi), perché ai loro figli non era stato più riconosciuto il rapporto di uno a uno. «Si ritorna - aveva commentato all'epoca il consigliere regionale Marco Espa - a uno stato dilegalità nei confronti degli alunni più bistrattati dallo Statoai quali si vuole togliere anche il diritto all'istruzione e all'integrazione. Bravissime le loro famiglie e chi li ha sostenuti».

 
Il Sole 24 ore del 26/11/2010
"Governo sotto. Slitta la riforma Gelmini”
La discussione parlamentare sulla Riforma universitaria è al centro dell’attenzione del mondo politico e della pubblica opinione. Su alcuni articoli, il governo ha dovuto fare retromarcia, per disinnescare la convergenza dei voti del Fli con quelli dell’opposizione. I lavori a Montecitorio procedono a rilento e martedì si riprende. Studenti e ricercatori si mobilitano; “occupano” Colosseo e torre di Pisa.
Doveva essere la giornata del secondo sì alla Riforma Gelmini. Ma quella di ieri verrà ricordata soprattutto per la nuova escalation fatta registrare dalle proteste di studenti e ricercatori. Che dalle piazze e dai tetti delle facoltà si sono estese ai monumenti storici: il Colosseo, la torre di Pisa, la Mole antonelliana. Mentre il voto sul ddl che riscrive le regole sul reclutamento e riforma la governance degli atenei è slittata a martedì 30 novembre. A deciderlo è stata la conferenza dei capogruppo di Montecitorio che, nonostante la contrarietà della Lega, ha accolto la proposta in tal senso avanzata dal Pd. Non è riuscito dunque alla maggioranza lo sprint auspicato dal ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini e dalla relatrice Paola Frassinetti (Pdl)….. In mattinata infatti il governo è andato sotto su un emendamento di Fabio Granata (Fli) che ha specificato come l’attuazione dell’articolo 16 del ddl, sull’abilitazione scientifica nazionale, debba avvenire a costo zero. La modifica ha incontrato il consenso di Pd e Udc ed è passata con 282 sì, 261 no e tre astenuti…… La ministro ha subito aggiunto che “se il provvedimento verrà stravolto, il governo è pronto a ritirare il testo”. Ripetendo in serata, ai microfoni del Tg1, che il provvedimento è “molto importante per combattere le baronie”…. L’esame è arrivato all’articolo 18 (sui 25 dell’intero testo). Alla ripresa si ricomincerà da un emendamento anti-dinastie negli atenei presentato dall’Idv. Ieri è passato quello che chiude l’epoca dei rettori a vita:potranno restare in carica solo un mandato, per un massimo di sei anni. Fuori dall’aula sono proseguite le proteste. A cominciare da Roma dove, a un sit-in davanti a Montecitorio e a cortei improvvisati per le vie del centro e sul Lungotevere, è seguita l’”occupazione simbolica” del Colosseo. Gli universitari hanno occupato la torre pendente a Pisa e la Mole antonelliana a Torino. Ci sono state cariche a Firenze, Torino e Bologna. …..A Palermo fumogeni e petardi, mentre a Milano un gruppetto di studenti si è staccato da un corteo ed ha invasola sede dell’Agenzia delle Entrate che si trova in via Manin, nei pressi di porta Venezia, nel centro della città. I manifestanti sono riusciti a salire sul, grande balcone sovrastante l’ingresso e hanno srotolato uno striscione con la scritta “Più soldi alla scuola meno alla guerra”…… Anche i tetti delle università hanno continuato a fare da location per la protesta, arricchendosi della presenza di nuovi esponenti politici. Sia del leader di Sinistra ecologica e libertà, Nichi Vendola, che di un drappello di deputati finiani (Fabio Granata, Flavia Perina, Benedetto Della Vedova e Chiara Moroni) che sono saliti sui tetti della facoltà di architettura di Roma.