Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 19 novembre 2010

 

Il Messaggero - 12 novembre 2010
"Nasce il liceo dello sport, da settembre 100 classi
Accordo tra Miur e CONI; non sarà un liceo di serie B. Il progetto è caldeggiato dal deputato Manuela Centa, ex olimpionica, e a parere del Ministro Gelmini potrebbe partire dal prossimo settembre. Intanto è stata potenziata l’attività di educazione motoria nelle scuole elementari, impegnando 7,5 milioni; per completarlo occorreranno 70 milioni.
Il Miur sta preparando il liceo dello sport. Una scuola in cui ai ragazzi sarà data la possibilità di fare più ore di attività motoria ma anche di studiare le altre materie… Lo ha annunziato ieri il Ministro Gelmini, che ha siglato un accordo con il presidente del CONI Gianni Petrucci per portare avanti il progetto avviato nel 2009 di educazione motoria nella scuola primaria. Nel piatto ci sono 7,5 milioni (5 dal CONI) per incrementare il numero delle classi partecipanti e i professori coinvolti. Lo scorso a.s. circa 218mila bambini delle elementari hanno potuto partecipare al programma…. Il liceo dello sport sarà una declinazione di quello scientifico, anticipa Manuela Centa,su faranno 27/30 ore ogni settimana Si partirà in 40 scuole, per un totale di 100 classi. Gli istituti saranno selezionati sulla base delle infrastrutture sportive presenti, ma anche della vocazione sportiva del territorio….

 
Il Messaggero - 12 novembre 2010
"L’apprendistato va rilanciato a partire dalle scuole”
Una valutazione di Antonio Lombardi, presidente di Alleanza-Lavoro, entusiasta della “rinascita” dell’apprendistato, il cui declino attribuisce a un segno dei tempi.
Ministero del Lavoro, Regioni e parti sociali hanno firmato l’intesa: ora non resta che mettere nero si bianco la riforma che dovrà rilanciare finalmente l’apprendistato in Italia…. Quando io ero ragazzo, tra la fine di un anno scolastico e l’inizio del successivo passavano circa 4 mesi: non potevamo e non volevamo rimanere con le mani in mano, bisognava sfruttare l’estate per imparare dai maestri del lavoro, dai “mastri” per dirla alla napoletana. Cinquant’anni fa i giovani facevano davvero tesoro di un altro detto popolare: “impara l’arte e mettila da parte”. Che era ben più importante dello stipendio, del guadagno immediato… L’Italia di oggi è molto diversa. Ci siamo impigriti, e mi riferisco ai giovani, ma non solo. Certi mestieri non li vogliamo fare più… La raccomandazione che io vorrei fare al ministro Sacconi è di reclamizzare la “rinascita” di questo strumento… soprattutto nelle scuole. In fondo, se rilancio dev’essere è da lì che deve cominciare.

 
Left - 12 novembre 2010
"Diritti”
Pronunciamenti dei TAR sul Sostegno nella Scuola.
I Tar del Lazio, della Puglia e della Sardegna hanno riconosciuto il danno esistenziale per la riduzione delle ore di sostegno a scuola. E’ un danno che viola il diritto del bambino di avere la possibilità di istruirsi come gli altri, ledendo valori garantiti costituzionalmente. Il Miur sarà condannato a pagare per i giorni trascorsi senza il sostegno necessario. Nelle motivazioni, i giudici sardi hanno citato pronunciamenti della Corte Costituzionale e persino la Convenzione delle Nazioni Unite.

 
giornaLe di Sicilia - 12 novembre 2010
"Sicilia, pubblicato il bando per i vertici della scuola”
Sarà presto nominato il nuovo dirigente generale dell’Ufficio scolastico regionale.
Scatta il conto alla rovescia per la nomina del nuovo dirigente generale dell’USR in Sicilia. Ieri sul sito del MIUR è stato pubblicato l’avviso che invita gli interessati a presentare la propria candidatura all’Ufficio di Gabinetto del Ministro… Il totonomine per la poltrona siciliana vede sfidarsi Rosario Leone, dirigente dell’Ufficio scolastico di Palermo, l’omologo catanese Raffaele Zanoli, Michele Calascibetta, direttore dell’USR delle Marche, e due dirigenti di secondo livello: Nunziata Barone e Giovanni Rapisarda.

 
Il Sole 24Ore - 13 novembre 2010
"Completata l’anagrafe degli edifici. Ristrutturazioni per 1706 istituti”
Due buone notizie per le strutture scolastiche.
Sono stati sbloccati 358 milioni di euro per 1706 interventi urgenti su edifici scolastici di tutto il Paese. Lo ha annunciato il ministro Gelmini presentando l’aggiornamento dell’anagrafe degli edifici scolastici… Ricordando che la competenza in questa materia sono di comuni e province, il Ministro ha osservato che occorre consentire in 5/10 anni l’ammodernamento dell’istruzione e anche dell’edilizia. Un primo passo in questa direzione è stato l’aggiornamento, in collaborazione con le Regioni, dell’anagrafe degli edifici scolastici. Ora questa banca-dati è stata completata e contiene, per la prima volta, oltre agli elementi strutturali (strutture portanti, coperture ecc… anche gli elementi non strutturali (controsoffitti, tramezzature, ecc..)Sono state così individuate le priorità e posizionate le risorse dando una corsia preferenziale agli interventi urgenti. Inoltre è in corso un bando apposito per 220 milioni di fondi europei per le scuole del Sud, che scadrà a fine novembre.

 
CORRIERE DELLA SERA - 13 novembre 2010
"Più aiuti alle scuole private, maratona sul voto”
Nella notte, la discussione sulla legge di Stabilità in Commissione bilancio. Salgono a 100 i milioni per l’editoria. Maggiori risorse per gli istituti paritari. Allenta la stretta su Comuni e regioni (risorse per 1,2 miliardi) ma i presidenti delle Regioni sono insoddisfatti per la scarsità delle risorse: per i Comuni 485 milioni, più quasi 300 per la mancata copertura ICI. Alle Regioni 400 milioni per il trasporto pubblico, e 800 per altri interventi. Sono state confermate le risorse per gli ammortizzatori sociali (1,5 miliardi, di cui uno per la Cassa integrazione guadagni); un miliardo agli atenei, diviso tra fondo ordinario e piano per i ricercatori; cento milioni per i prestiti d’onore e le borse di studio.

 
Il Sole 24 Ore - 15 novembre 2010
"Percorso formativo equiparato alla scuola”
L’Obbligo di istruzione scende a 15 anni d’età, per l’equiparazione dell’avviamento al percorso scolastico. L’abbassamento sarebbe in contrasto con gli obiettivi del Trattato di Lisbona.
Secondo il collegato lavoro, l’obbligo d’istruzione si assolve anche nei percorsi di apprendistato per l’espletamento del diritto-dovere di istruzione e formazione. L’articolo 48 del D.lgs 276/2003 finalizza questa forma di apprendistato al conseguimento di una qualifica di istruzione e formazione professionale, attraverso il rapporto di lavoro, rivolgendosi ai giovani e agli adolescenti che abbiano compiuto 15 anni d’età. La durata del contratto, comunque non superiore a tre anni, è determinata in base alla qualifica da conseguire… Il comma 622 dell’art.1 Legge finanziaria per il 2007 ha fissato in 10 anni il tempo obbligatoriamente destinato all’istruzione, con il conseguente innalzamento a 16 anni dell’età minima per l’avviamento al lavoro…. Interviene ora l’art.48 comma 8 della legge 183/2010… con l’abbassamento a 15 anni dell’età per l’avviamento al lavoro… si andrebbe ad intercettare quei ragazzi che abbandonano la scuola prima dei sedici anni inserendoli in un regolare contesto lavorativo. La principale obiezione a questa teoria è che essa appare in controtendenza rispetto agli obiettivi del Trattato di Lisbona che si propone la riduzione e la prevenzione della dispersione scolastica e l’innalzamento del livello scolastico tra i lavoratori, come misura volta anche a favorire la mobilità professionale… Per l’attuazione della nuova disposizione è necessaria l’intesa fra le regioni, il ministero del lavoro e il Miur, sentite le parti sociali. In tal senso, un’intesa è stata raggiunta con la regione Lombardia….

 
Il Sole 24 Ore - 15 novembre 2010
"Apprendistato, più facili le regole dell’assunzione”
Governo, EE.LL. e sindacati siglano un’intesa sugli aspetti operativi dei contratti di apprendistato; uguali vantaggi in azienda con ciascuna delle 4 tipologie. In caso di formazione esclusivamente aziendale i profili formativi dell’apprendistato sono rimessi ai contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale, regionale, territoriale o aziendale.
L’apprendistato è il contratto di lavoro che meglio accompagna l’ingresso dei giovani nel mondo del lavoro, eppure continua ad essere sottoutilizzato. E la crisi lo ha ulteriormente penalizzato. Occorre perciò trovare gli strumenti per il rilancio di questa forma contrattuale, scoraggiando l’utilizzo improprio di altri contratti, concorrenti ma con finalità diverse, quali il contratto a progetto o i tirocini formativi. Parte da questa premessa l’intesa raggiunta a fine Ottobre tra Governo, Regioni e parti sociali… Uno dei motivi che frenano il ricorso a questo tipo di contratto, di per sé vantaggioso, è l’incertezza su aspetti operativi fondamentali: i titoli che consentono l’assunzione, l’espletamento degli obblighi formativi,la regole della formazione interna, la figura del tutor, la certificazione della formazione … Quando parliamo di apprendistato facciamo riferimento a ben 4 tipologie, tra cui quella affatto residuale disciplinata dalla legge n.25 del 1955 (modificata dalla legge n.196/1997) che continua a essere avviata quando, per l’età del giovane, o per la mancanza di previsioni contrattuali e/o regionali, non è possibile avviare l’apprendistato professionalizzante di cui al D.lgs n.276/2003. Già la legge n.247/2007 aveva delegato il governo a riordinare la materia dell’apprendistato; il collegato lavoro legge 183/2010) rinnova la delega assegnando al governo 24 mesi per attuarla…

 
LA STAMPA - 15 novembre 2010
"Precari, il giudice boccia la Gelmini”
Nell’articolo di Flavia Amabile un riconoscimento alla linea rivendicativa pionieristica dell’ANIEF. Dinanzi al ricorso presentato da alcuni supplenti di Cuneo. Il Tribunale di Alba stabilisce che vanno pagati come i professori di ruolo. E’ la terza volta in pochi mesi che un giudice riconosce ai precari l’anomalia della loro posizione. La prima sentenza risale ai primi di Ottobre: il giudice del lavoro del tribunale di Siena assegna il posto fisso a una precaria cronica che aveva sforato il tetto dei tre contratti che possono essere ripetuti presso uno stesso datore di lavoro. La seconda sentenza è del giudice del lavoro di Treviso: lo Stato deve risarcire i precari della scuola, 3 tra docenti e ATA, per la mancata indennità di fine carriera che, con il contratto a termine non hanno potuto percepire. In Italia sono 180 mila le posizioni anomale. Boom di siti dedicati ai consigli legali.
Prof precari, anche quelli che insegnano Lettere o Matematica e sembrano lontanissimi dal mondo del Diritto, si stanno trasformando in profondi esperti di leggi e sentenze. Ormai è chiaro che per ottenere il tanto agognato posto fisso, l’unica arma è quella dei ricorsi. Perché la legge dà ragione ai precari cronici , quelli che lavorano come prof vedendosi rinnovare l contratto, ma senza mai averlo trasformato in un’assunzione a t.i. Sono almeno 180 mila tra prof e ATA ad avere diritto al posto fisso, e sono tutti sul piede di guerra: sul web è tutto un proliferare di siti e di richieste di aiuto su come comportarsi e a chi rivolgersi per fare ricorso. Gli ultimi ad avere avuto ragione sono sei precari storici di Cuneo. Il giudice del Tribunale del Lavoro di Alba ha chiarito che assumere e licenziare di continuo i docenti è illegale.. Lavorano come i prof di ruolo, con la differenza che il loro stipendio resa sempre lo stesso e che a luglio e agosto non entra nelle loro tasche nemmeno un euro….. D’altra parte, l dicono tante leggi, da quelle europee alla famigerata legge 133, alla Salva-precari: ricorrere ai contratti a t.d. è una eccezione, non una regola… “E invece, a studiare le cifre ufficiali del ministero si scopre che su 190 mila supplenze annuali, circa 108 mila sono posti liberi, vacanti, dunque coperti con precari che di continuo vengono usati in modo impropri”, spiega Marcello pacifico, presidente dell’ANIEF, sindacato che di ricorsi per i precari della scuola ne ha vinti un bel pò.

 
ItaliaOggi - 16 novembre 2010
"Voto unico per Storia e Geografia”
E’ una novità, effetto della Riforma Gelmini, nella valutazione scolastica sulla pagella degli alunni delle prime classi.
Storia e Geografia alle superiori avranno un solo voto in pagella, e non più voti distinti. E’ questo no dei chiarimenti più importanti contenuti in una circolare emanata dal Miur(9 ottobre, prot. A.AOODPIT3320)… E orale in sede di scrutinio, sulla pagella dovrà esserci un voto unico. A prescindere dal fatto che il docente abbia optato per le prove scritte o quelle orali, oppure per tutte e due contemporaneamente. Ciò vale, per esempio, per Matematica e Informatica... Idem per Scienze integrate, che comprendono, ad esempio, Scienze della terra e Biologia. Oppure ancora per scienze umane. Per il resto vige il criterio del salvare il salvabile. E dunque, se le nuove discipline, nonostante il cambio di denominazione giuridica, risulteranno pressoché sovrapponibili a quelle vecchie, i criteri di valutazione rimarranno identici, come se nulla fosse successo. Per esempio, nella prima classe del liceo classico di nuovo ordinamento vi sono discipline a più prove, quindi con voto distinto per lo scritto e l’orale. E’ il caso di Lingua e Letteratura italiana; Lingua e cultura latina; Lingua e cultura greca; Lingua e cultura straniera. E siccome questi insegnamenti sono riconducibili ai corrispondenti insegnamenti ginnasiali di Lingua e lettere italiane, Lingua e lettere latine, Lingua e lettere greche, Lingua e letteratura straniera, che già prevedevano, quali prove d’esami interni, prove scritte e orali, i docenti dovranno continuare a lavorare come facevano prima della riforma…. Se invece gli insegnamenti non sono sovrapponibili, allora bisognerà sedersi intorno a un tavolo e trovare una soluzione provvisoria. Per lo meno fino a quando non saranno adottate le modifiche al regolamento sulla valutazione previste nell’art. 14 comma 8 del decreto del Presidente della Repubblica n.122/2009.

 
ItaliaOggi - 16 novembre 2010
"Quanto conta la bravura e anche l’esperienza”
Quanto influisce la bravura dell’insegnante, sull’esito scolastico dell’alunno.
Secondo alcuni recenti studi, i risultati di apprendimento degli studenti sarebbero influenzati dalla preparazione degli insegnanti. E’ quanto si legge nello studio australiano dal titolo Blueprint Rewarding Teaching Excellence. Dallo studio (http:www.eduweb.vie.gov.au)l’evidenza empirica suggerisce che il 30% della varianza dei risultati ai test di apprendimento può essere attribuita alla qualità dell’insegnamento… Secondo i ricercatori, un alunno che rende poco in una classe dove il livello d’insegnamento è qualitativamente più basso, inserito in un ambiente caratterizzato da un livello di insegnamento più alto aumenta la prestazione ai test di apprendimento del 10%, per un guadagno di prestazione pari a 22 punti in più nei test Ocse-Pisa. Ma spostandoci nell’altro emisfero, secondo uno studio dell’Università del Missouri, si conferma l’esistenza di una relazione tra la preparazione dei docenti e le prestazioni degli studenti ai test di apprendimento… L’evidenza più significativa riguarda l’esperienza dei docenti… i risultati migliori sembrano concentrati agli alunni assegnati ai docenti con più anni di insegnamento alle spalle…

 
GIORNALE DI SICILIA - 16 novembre 2010
"L’esame del ddl “salva presidi” arriva al Senato”
Il ddl appoggiato da entrambi gli schieramenti parlamentari recupera la posizione di 426 dirigenti “congelati” fa una sentenza del Cga Sicilia.
Il ddl bipartisan che potrebbe salvare i 426 dirigenti scolastici “congelati” approda oggi all’esame della VII Commissione del Senato, in sede legislativa, che potrebbe approvarlo. Un’accelerazione dell’iter che potrebbe mettere in discussione le nuove prove scritte fissate per il 13 e 14 dicembre prossimo, a cui dovrebbero partecipare oltre 1500 persone. E il comitato dei partecipanti esclusi dal concorso per dirigenti scolastici bandito nel 2004 annunzia battaglia… I partecipanti respinti al precedente concorso, annullato con sentenza del Cga nel maggio 2009 contestano che il ddl (prima firmataria Alessandra Siragusa del PD) preveda che i vincitori del vecchio concorso possano sostenere una prova scritta sull’esperienza maturata…, mentre i ricorrenti vedano ricorretti i loro compiti dalla nuova commissione.

 
IL GIORNALE - 16 novembre 2010
"La Sbai in cattedra: ecco la Costituzione spiegata agli immigrati”
La presentazione del libro Benvenuto nuovo cittadino italiano, ed.Curcio, è stata affidata a Souad Sbai, deputata PDL.
Immigrazione fa rima, per forza, con integrazione. Ma quest’ultima è ormai una parola-contenitore troppo inflazionata; così è finita nel calderone relativista del va-bene-tutto purché in nome del politicamente corretto…
Souad Sbai, deputata PDL… firma oggi la prefazione al libro “Benvenuto nuovo cittadino italiano”, di Marco Angelelli, guida pratica ai 139 articoli della Costituzione spiegata punto per punto con linguaggio semplice ed efficace. Scrive la Sbai in apertura… :A fronte dell’impegno delle istituzioni è necessario un impegno concreto degli immigrati a volersi integrare, a sposare in toto i valori su cui si fonda la nostra Repubblica e le sue regole”.

 
l’Unità - 17 novembre 2010
"Protesta continua. Contro Gelmini studenti in piazza”
Inaccettabile che si tagli sulla istruzione pubblica e contestualmente si sovvenzioni la scuola privata.
Oggi studenti in piazza in oltre 100 città. La Rete degli studenti e l’Unione degli universitari hanno organizzato i cortei per la giornata mondiale di mobilitazione per il diritto allo studio… In poche settimane, in tutta Italia, gli studenti hanno deciso, dicono dalla Rete “di bloccare la didattica tradizionale e di riconquistare il presente, riappropriandosi dei propri spazi e del proprio futuro. Dopo l’ultimo sconcertante aumento dei fondi alle scuole private approvato nel maxiemendamento, ultimo colpo di coda di questo governo, ci sembra palese che la scelta di tagliare sulla scuola pubblica non sia una necessità ma nasconde una precisa intenzione: eliminare l’alternativa culturale e il pensiero critico nel nostro Paese…”. Si schiera con gli studenti il Partito Democratico: “Condividiamo e sosteniamo le ragioni del mondo dei saperi e della conoscenza”.

 
Superando.it - 17 novembre 2010
"Non si dà fuoco al compagno disabile !”
Giorgio Genta della ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi) dà notizia di un episodio, in corso di accertamenti: un ragazzo con disabilità sarebbe stato picchiato e avrebbe addirittura subìto un tentativo di incendio.
È ancora avvolta nel riserbo degli inquirenti l’indagine sulla brutta storia che sarebbe avvenuta nella provincia di Padova: botte e un tentativo "di incendio" ai danni di un ragazzino con disabilità da parte di alcuni coetanei. Se confermato, l’episodio - l’ennesimo di una lunga serie di atti di bullismo - merita qualcosa di più di una denuncia, alla quale ha già pensato la madre del ragazzo, ovvero un'attenta riflessioneÈ sempre più difficile, infatti, per i genitori, contrastare nell’educazione quello che i ragazzi vedono e apprendono dal mondo che li circonda: l’esaltata vittoria del "più forte", del "più furbo", del "più ricco", di chi si fa quotidianamente beffe di principi morali e di rispetto sociale, il successo personale come unico fine da raggiungere e a qualunque costo….

 
La Repubblica (Roma) - 17 novembre 2010
"I Professori si uniscono alla protesta. “Basta gite, visite, scambi linguistici”
Sospendendo la programmazione delle attività di ampliamento dell’offerta formativa nell’ambito del POF, i docenti di alcuni istituti romani intendono protestare contro la politica dei tagli attuata dal Miur. E spiegano la loro presa di posizione nei documenti del Collegio docenti e in un sito; al “Giordano Bruno” l’intenzione è anche di bloccare l’adozione di nuovi libri di testo.
Stop a viaggi d’istruzione, gite, visite guidate e scambi linguistici. Un “no” netto a tutte le attività extra offerte dalle scuole. Ad incrociare le braccia per protestare contro i tagli alla scuola pubblica sono i professori “arrabbiati” di molti istituti romani: dal Machiavelli al Giordano Bruno fino all’Anco Marzio di Ostia…. Non solo hanno indetto una sorta di sciopero nei confronti degli scambi culturali, ma si sono riuniti sotto una sigla che è diventata un sito (“Controriformadocentiarrabiati”)…

 
CORRIERE DELLA SERA - 17 novembre 2010
"Non troviamo 110mila tecnici”
Le imprese metalmeccaniche sollecita un forte impegno della scuola, perché ci sia conformità tra formazione scolastica e domanda di manodopera.
Nonostante la crisi permane una distanza di 110mila unità tra il numero di diplomati tecnici richiesti dalle imprese e quelli che la scuola è in grado di fornire”. Lo ha denunciato ieri il presidente della Federmeccanica, Luigi Ceccardi, in un convegno: “Bisogna rivalutare il lavoro nel processo educativo”, ha fatto eco il ministro del lavoro Maurizio Sacconi, annunciando una “campagna per il lavoro manuale”.

 
Il Sole 24Ore - 17 novembre 2010
"Imprese a caccia di tecnici”
Sul quotidiano di Confindustria, l’appello delle aziende italiane al sistema dell’istruzione tecnica e professionale: mancano 109.826 diplomati. A Modena, Venerdì si riunisce il Club dei 15, presenti la Gelmini e la Marcegaglia. Scuole e imprese, dialogano in rete per introdurre innovazioni nella produzione e nella scuola.
Nonostante la crisi, nonostante il pil che fatica a crescere, nonostante il tasso di disoccupazione che non lascia rassicurati, l’Italia resta, dopo la Germania, il secondo Paese manifatturiero in Europa e l’industria meccanica italiana vale 60 milioni di euro più dell’industria farmaceutica dei 27 Paesi della Ue…. Permane un gap molto forte tra le figure formate da scuola e università e il fabbisogno delle imprese…. rivalutare agli occhi dei giovani e delle famiglie l’importanza dell’istruzione tecnica per continuare a tenere nel nostro Paese le attività manifatturiere e contemporaneamente creare occupazione qualificata. L’iniziativa si è sviluppata mettendo in rete scuole e imprese, per fare meglio dialogare le due realtà e introdurre innovazioni nel mondo della scuola…. All’appello delle aziende mancano quasi 11 mila tecnici… Non solo una scelta propedeutica all’entrata nel mondo del lavoro… Nell’a.a. 2009/2010, infatti, più di un quarto delle matricole iscritte alle facoltà tecnico-scientifiche e un quarto dei laureati sono rappresentate da diplomati tecnici.

 
Terra - 18 novembre 2010
"Ripubblicizzare l’istruzione”
Numerose le manifestazioni in tutta Italia, per la Giornata mondiale del diritto allo studio. Un’onda di 200mila persone conro una riforma che sta cancellando scuole e università. Il 27 novembre, mobilitazione della Cgil.
Duemila a Cagliari, diecimila a Torino e Milano, ventimila a Roma e ancora: Bologna, Palermo, Pisa, Reggio Calabria, Venezia. L’onda della protesta ieri ha travolto nuovamente tutta Italia, con cortei, sit in, blocchi improvvisati del traffico…. La giornata è scivolata via tranquilla, senza incidenti a parte qualche tensione a Pisa… o a Torino… Nei prossimi giorni si faranno ancora sentire fino ad arrivare al 27 novembre… “Una strada vecchia e obsoleta”che vuole negare il cambiamento, secondo la ministra Gelmini.

 
ITALIA OGGI - 19 novembre 2010
"Ecco l’ultimo scatto della Gelmini”
Pronto il decreto sul ripristino degli aumenti per anzianità, ma intanto si sperimenta la modalità premiale degli aumenti ai professori: su base volontaria sottoponendosi a valutazione potranno ottenere un premio retributivo; analogamente, le scuole potranno ottenere un premio retributivo, sottoponendosi alla lente indagatrice dell’INVALSI. I sindacati si spaccano, sulla proposta. In apertura, la giornalista Alessandra Ricciardi si dice sicura che la Gelmini lascerà il Ministero.
Prima di andar via, recupero degli scatti di anzianità e avvio al merito. Che la Gelmini sia omai proiettata verso nuovi ruoli, più vicini alla gestione del partito che non al Miur, lo si intuisce anche dal tenore dei comunicati stampa che giungono da viale Trastevere. Intanto, però, ieri ha portato a casa in un sol colpo due risultati; ripristino in busta paga degli scatti di anzianità…. Avvio di due sperimentazioni per valutare il merito dei docenti e delle scuole… I migliori docenti avranno una sorta di quattordicesima mensilità… La fonte di finanziamento per scatti e valutazione premiale è sempre la stessa: quel 30% di risparmi realizzati grazie ai tagli agli organici… Con la quota residua dei risparmi, circa 40 milioni di euro, il ministro avvierà da gennaio anche la valutazione del merito…. Si tratta di due progetti che coinvolgeranno gli insegnanti su base volontaria, complessivamente delle scuole di Napoli, Torino, Pisa e Siracusa. Il primo valuta la bravura dei singoli prof attraverso un nucleo composto dal preside e da due insegnanti eletti, con voto segreto, dal Collegio dei docenti…. Ai docenti meritevoli, nella misura massima del 15-20% verrà assegnato il premio individuale pari a una mensilità… Testerà invece la scuola, attraverso il valore aggiunto nei livelli di apprendimento degli studenti, il secondo progetto. La valutazione riguarderà i risultati alle prove invalsi e sarà svolta da un team di osservatori: un ispettore e due esperti indipendenti. La sperimentazione coinvolgerà le scuole medie di Pisa e Siracusa: alle migliori, il 15% sarà assegnato un premio massimo di 70mila euro; l’istituto provvederà poi a distribuirlo al suo interno tra gli insegnanti…