Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 13 gennaio 2012

ASASI - La Letterina n. 305 - 5 gennaio 2012
“Attività ASASi. La sperimentazione per la valutazione degli insegnanti”.
░ Il qualificato periodico on line si schiera, con una nota redazionale, a favore della valutazione in itinere del personale scolastico.
… Occorre solo avere il coraggio di estendere a tutte le scuole la procedura Valorizza… Il MIUR affidò all’Associazione TreeLLLe e alla Fondazione per la Scuola della Compagnia di San Paolo il compito di redigere un Rapporto di ricerca sull’efficacia del metodo “Valorizza” che tenesse conto delle critiche e dei suggerimenti delle scuole. Il Rapporto ha cercato di verificare se il metodo è effettivamente in grado di identificare gli insegnanti di comprovata e condivisa buona reputazione. A questo fine l’ultima fase della sperimentazione è stata destinata a validare il metodo sperimentato… Nell’anno scolastico 2010/11, 33 scuole statali si sono rese disponibili per la sperimentazione in tre regioni: Piemonte, Lombardia e Campania. In ciascuna scuola, il Collegio dei Docenti ha eletto due insegnanti che, insieme al Dirigente Scolastico e al Presidente del Consiglio di Istituto (senza diritto di voto), hanno costituito il Nucleo di Valutazione deputato a scegliere i professori di comprovata e condivisa buona reputazione. I docenti si sono candidati, su base volontaria, per essere presi in considerazione dal nucleo, sapendo che solo uno su tre avrebbe avuto il riconoscimento. Per candidarsi, hanno compilato un questionario di autovalutazione presentato insieme al loro curriculum vitae. Alle famiglie e agli studenti delle superiori, è
stato somministrato un questionario nel quale è stato chiesto di indicare 3 nomi di docenti che meritavano d’essere riconosciuti come “eccellenti”. Ciascun membro del Nucleo ha predisposto una sua lista d’insegnanti meritevoli alla luce delle sue convinzioni e delle informazioni raccolte tra le componenti della comunità scolastica. Le tre liste sono state confrontate nelle riunioni del Nucleo, che ha infine scelto, come meritevoli di riconoscimento, i candidati che comparivano in tutte e tre le liste o in almeno due di esse. Ai docenti così individuati il Ministero ha dato un riconoscimento corrispondente a una mensilità di
retribuzione una tantum. In 11 delle 33 scuole due ricercatori delle Fondazioni hanno seguito passo passo, come osservatori, i lavori dei nuclei di valutazione e hanno effettuato interviste ad alcuni loro membri… Le interviste segnalano un’insoddisfazione sugli strumenti utilizzati per raccogliere informazioni sui docenti e una preoccupazione riguardo alla capacità delle famiglie, soprattutto in ambienti socio-economici disagiati, di giudicare correttamente la qualità degli insegnanti. Minori le preoccupazioni sulle capacità di giudizio degli studenti. D’altro canto è stata largamente apprezzata la possibilità che il modello offre di incrociare punti di vista diversi, dei protagonisti e degli utenti nel giudizio valutativo…. È stata apprezzata la possibilità di adottare una logica di valutazione tutta interna che vede protagonista la comunità scolastica.

AIPD Onlus – scheda n.359/2012 – 5 gennaio 2012
“Le iscrizioni a.s. 2012-2013. Norme relative agli alunni con disabilità”
░ Con riferimento alla C.M. n.110 del 29/12/2011, relativa alle iscrizioni nelle scuole di ogni ordine e grado, l’Associazione Italiana Persone Down Scuola propone osservazioni e consigli ai docenti di Sostegno e agli utenti. Riportiamo, in parte, la scheda redatta da Salvatore Nocera, Responsabile dell’Area Normativo-Giuridica dell’Osservatorio Scolastico sull’Integrazione dell’AIPD Nazionale.
Scuola-Asl-Enti locali: coordinamento e compiti. Insegnanti di sostegno.- Consigli ai genitori. Numero alunni per classe. Le domande di iscrizione sono accolte entro il limite massimo dei posti complessivamente disponibili nella singola istituzione scolastica, limite definito sulla base delle risorse di organico e dei piani di utilizzo degli edifici scolastici predisposti dagli Enti Locali competenti. Resta inteso, comunque, che l’Amministrazione scolastica deve garantire in ogni caso, soprattutto per gli alunni soggetti all’obbligo di istruzione, la fruizione del diritto allo studio attraverso ogni utile forma di razionalizzazione e di indirizzo a livello territoriale….Osservazioni. In proposito la C.M. non fa alcun riferimento al DPR n° 81/09 (ma del quale si dovrà tener conto) il cui art. 5 comma 2 prevede che, di norma, una classe con presenza di alunni con disabilità, non può superare il numero di 20 alunni, elevabile a 22 in forza dell’art. 4 stesso DPR, ma anche riducibile a meno di 20 in forza dello stesso art. 4 e anche dell’art. 8 del medesimo DPR. Ciò, unitamente all’insufficiente capienza di singole aule, può legittimare la richiesta di sdoppiamenti di classi e quindi di aumenti di organico ….. L’art. 4 riguarda espressamente gli alunni con disabilità. Si precisa che per l’iscrizione occorre la certificazione di disabilità di cui al DPCM n° 185/06 e il Profilo Dinamico Funzionale… Sulla base delle esigenze ivi indicate, vanno formulate nel PEI le richieste delle risorse necessarie (sostegno, assistenza per l’autonomia e la comunicazione, trasporto, assistenza igienica, eliminazione di barriere architettoniche e sensopercettive, etc.)…. Si precisa che gli alunni con disabilità frequentanti la scuola secondaria di primo grado che non hanno ancora compiuto 18 anni prima dell’inizio del nuovo anno scolastico e che conseguono agli esami solo l’attestato con la certificazione dei crediti formativi maturati, hanno diritto col semplice attestato ad iscriversi alle scuole superiori al solo fine di conseguire altro attestato agli esami finali. Osservazioni. Circa le certificazioni necessarie per l'iscrizione, è da ritenersi che nulla sia mutato a seguito della Direttiva n° 14 del 29/12/2011 del Ministero della Pubblica Amministrazione e della Semplificazione …, pertanto all'atto dell'iscrizione si deve continuare a consegnare alla scuola la certificazione di cui al citato DPCM n° 185/06 in originale. Quanto all'aggiornamento del Profilo Dinamico Funzionale (PDF) esso deve essere effettuato non dalla sola ASL, ma da tutto il GLHO composto dagli operatori della ASL che seguono l'alunno, da tutto il consiglio di classe dell'ultimo anno del grado di scuola e dalla famiglia come stabilito dall'art. 12 comma 5 della L. n° 104/92. Pertanto è evidentemente illegittima la prassi secondo cui molte scuole richiedono alle sole ASL l'aggiornamento della Diagnosi Funzionale in luogo dell'aggiornamento del PDF che non è di competenza della sola ASL. Tutto diverrebbe più semplice se si applicasse l'Intesa Stato-Regioni del 20/03/2008 che prevedeva l'accorpamento della DF con il PDF, ma che non ha trovato ancora attuazione (vedi scheda n° 255. L’Intesa Stato-Regioni del 2008 per l’accoglienza scolastica e la presa in carico degli alunni con disabilità).

www.repubblica.it – 7 gennaio 2012
“Italia, il lavoro si cerca tramite un intermediario”
░ Alcuni dati comparativi, dal Rapporto Eurostat ('Methods used for seeking work') su dati aggiornati al II trimestre del 2011): per trovare lavoro, in Italia il 76,9% dei candidati chiede aiuto a amici, parenti o sindacati (la media europea è del 68,9%); il 63,9 % invia il curriculum; il 31,4% segue gli annunci che compaiono sulla stampa o sul Web.
In Italia oltre due persone su tre in cerca di lavoro si affidano a un intermediario che può essere un parente o anche un sindacato….Nell'Unione europea, inoltre, si fa molta pubblicità del proprio curriculum, del proprio percorso di studi, (68,8% Ue 17 e 71,5% Ue 27), una modalità che viene anche seguita in Italia ma con una percentuale inferiore (63,9%), tra le più basse… L'Italia risulta anche tra i Paesi che meno fanno affidamento agli annunci di lavoro che compaiono sulla stampa o sul web, con solo il 31,4% che si rende disponibile a una precisa prestazione o risponde a un'offerta di impiego. Insomma, gli italiani credono poco nei contatti a distanza e privilegiano di gran lunga gli approcci diretti e informali. Non a caso è anche al di sotto dei valori medi europei la quota di coloro che si rivolgono ad operatori istituzionali, come i centri pubblici per l'impiego (31,9%), addirittura l'Italia è penultima nell'eurozona… Tornando alle preferenze degli italiani, la seconda via scelta per trovare un'occupazione consiste nel chiedere direttamente al datore di lavoro; sempre secondo le tabelle di Eurostat oltre sei persone su dieci in cerca si rivolge al principale. Molto probabilmente si tratta di una modalità favorita dalla struttura produttiva del Paese, con tantissime piccole e medie aziende, dove, quindi, è più facile entrare in rapporto con i 'capi'.

www.governarelascuola.it/notizie – 8 gennaio 2011
“L’autonomia scolastica e la dirigenza. Un incidente di percorso ?”.
░ Dal n.3 del periodico on line riportiamo alcuni passi del primo saggio.
Recentemente, abbiamo definito l’autonomia scolastica un’incompiuta; forse è anche peggio, forse dobbiamo dire che si è trattato di un incidente di percorso. Per evitare fraintendimenti, precisiamo che stiamo parlando dell’assetto istituzionale e gestionale dell’autonomia scolastica e del sistema di istruzione più in generale, non dell’autonomia funzionale; anzi, le scuole hanno acquisito una pratica dell’autonomia organizzativa e didattica che costituisce un punto fermo….
Adesso ci rendiamo conto fino in fondo di come l’autonomia scolastica sia nata debole, perché non è nata come una riforma di sistema, discussa nell’opinione pubblica e condivisa dalle forze politiche e sociali, è stata invece frutto di un provvedimento che potremmo definire “incidentale” nell’ambito della Legge 59/1997… Infatti, dal 2001 tutto si è fermato, eppure, poteva non essere così, se solo si fosse voluto. Con la Legge 59/1997, Bassanini ha dato inizio ad un processo di decentramento amministrativo che si è mosso lungo due assi portanti, due forme diverse di sussidiarietà: - la sussidiarietà verticale, una specie di devolution amministrativa, consistente nel decentramento di competenze dall’apparato ministeriale centrale a quello periferico e soprattutto in un passaggio di competenze dallo Stato alle Regioni ed agli EE.LL.
- la sussidiarietà orizzontale, consistente nel trasferimento di competenze dagli enti politici generalistici alle “autonomie funzionali”, intese come “enti gestori” di servizi di natura specialistica.
Senza voler sottovalutare l’aspetto del decentramento amministrativo, l’aspetto più innovativo della Bassanini sta proprio in questo secondo aspetto; lo stesso passaggio di competenze dallo Stato alle Regioni e agli EE.LL. può essere considerato non solo un semplice decentramento, ma anche una forma sussidiarietà orizzontale, quello che già in Costituzione troviamo nella forma di valorizzazione delle autonomie locali. L’autonomia scolastica è a pieno titolo frutto di questo “doppio movimento” di sussidiarietà: - da una parte è un decentramento di competenze all’interno del MIUR, in quanto la gestione del servizio di istruzione passa dall’Amministrazione scolastica centrale e periferica alle singole istituzioni scolastiche; - questo passaggio di competenze però non è un semplice decentramento amministrativo, perché a tutte le istituzioni scolastiche viene conferita la personalità giuridica e viene attribuita l’autonomia i campo organizzativo e didattico, le scuole diventano cioè “autonomie funzionali”…. Questa netta e forte caratterizzazione dell’autonomia scolastica come autonomia funzionale in campo organizzativo e didattico, nel campo cioè della definizione e della gestione dell’offerta formativa, è la sua forza e al contempo debolezza.
Cos’è una scuola autonoma? Qual è la sua natura giuridico-istituzionale? Qual è il suo assetto gestionale interno? Quali sono i suoi rapporti con il Miur, le Regioni e gli EE.LL? Domande senza risposta…. A livello generale, la Riforma Costituzionale del 2001 rimane inattuata, tra tentativi di devolution, riforme costituzionali, federalismo fiscale….
L’autonomia poteva diventare il principio base del sistema di istruzione e formazione, a tutti i livelli e in tutti i campi, applicando il principio di sussidarietà sia in senso verticale che in senso orizzontale. Si potevano esplorare strade ampiamente praticate in altri settori, si poteva andare ad un’espansione dell’autonomia scolastica sul territorio, nella forma giuridica di un Consorzio/Associazione di natura istituzionale tra scuole di un determinato territorio, oppure di un’Agenzia sul modello di quelle definite proprio dalla Legge 59/1997. La Protezione Civile, l’Agenzia delle Entrate si, l’Autonomia Scolastica no. … Viene da pensare che effettivamente l’autonomia scolastica è stata “appioppata” ai dirigenti e al personale della scuola, ma il vero dominus del servizio di istruzione rimane il buon vecchio Ministero, non solo a livello centrale, ma anche sul territorio. Di pari passo con la messa in un angolo dell’autonomia scolastica abbiamo assistito allo svilimento della figura professionale del Dirigente delle Istituzioni Scolastiche: non solo la perequazione con le altre dirigenze è rimasta lettera morta, ma si è venuta addirittura a creare una sperequazione all’interno della categoria; del resto, autonomia scolastica e dirigenza sono nate insieme, la debolezza dell’una comporta la debolezza dell’altra. Delle figure di sistema e della carriera docente meglio tacere, per carità di patria….

Il Gazzettino – 9 gennaio 2012
“Pittoni: insegnanti, ecco il nuovo reclutamento.”
░ La Lega Nord – per bocca del suo esperto per la Scuola, il senatore Mario Pittoni, ripropone la vecchia formula: albi regionali, per bloccare nelle sedi di origine i precari che hanno scarse prospettive di lavoro.
Un criterio meritocratico di valutazione dei nostri studenti, che metta ordine sulle degenerazioni evidenziato dal Rapporto della Fondazione Agnelli che premia il Veneto ? Il senatore Mario Pittoni, capogruppo Lega Nord in Commissione istruzione del Senato, l’ha già individuato: “E’ nel progetto di riforma del reclutamento degli insegnanti che abbiamo appena consegnato al nuovo ministro dell’Istruzione, Profumo, e sul quale i sindacati (CGIL esclusa) e arti sociali si sono già dichiarati disponibili a discutere –sottolinea. Se passa, avremo creato il precedente per rivoluzionare su basi di merito tutto il sistema di assunzione nel settore pubblico”. Il nuovo sistema prevede che per l’assegnazione dei posti, ogni regione faccia riferimento a due liste. “Una, cosiddetta a esaurimento, nella quale entreranno gli attuali iscritti nelle graduatorie provinciali della stessa regione conservando i diritti acquisiti, ed una aperta, alla quale potranno iscriversi tutti i docenti in possesso di abilitazione. I vantaggi del meccanismo sono sostanzialmente quattro: 1. Funge da calmiere agli spostamenti dalle zne con meno opportunità di lavoro ma valutazioni generose; 2. Toglie appetibilità ai corsi on line più o meno fasulli o allo scambio di favori tra strutture private e docenti. 3. Mette in competizione gli aspiranti all’insegnamento iscritti ai vari albi regionali spingendoli a migliorarsi. 4. Crea le condizioni per poter allargare le maglie dell’ingresso ai corsi di abilitazione.

 

Superando.it – 9 gennaio 2011
“Revocato quel contestato bando sulla formazione”.
░ L’articolo pubblicato su “Superando” si chiude con un ringraziamento a Elena Duccillo, dell’ANIEF, che molto e tempestivamente si è spesa per il buon esito (l’abrogazione del decreto Ansas n.273/2011) della vicenda.
Anche la FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell'Handicap), tramite le parole del proprio vicepresidente Salvatore Nocera, aveva chiesto ai responsabili dell'ANSAS (Agenzia Nazionale dello Sviluppo per l'Autonomia Scolastica, ex INDIRE) e ai referenti del Ministero, di rivedere quel recente bando sulla «creazione di graduatorie regionali di tutor per i corsi inerenti il progetto di riqualificazione/riconversione professionale sul sostegno», ritenendo inaccettabile «una tale superficialità nella formazione dei futuri docenti per il sostegno» e «lesiva della qualità dell'inclusione scolastica». Ebbene, qualche giorno fa, la stessa ANSAS ha deciso di revocare quel bando, ciò che è stato accolto con soddisfazione anche dall'ANIEF, (Associazione Professionale Sindacale), distintasi a sua volta per una dura protesta. … La stessa ANSAS, il 5 gennaio scorso, con il Decreto n. 10, ha deciso di «revocare in autotela» il precedente provvedimento, «per sopravvenuti motivi di pubblico interesse e di nuova valutazione dell'interesse pubblico originario», determinando quindi «la caducazione in via automatica di tutte le candidature inoltrate». Soddisfazione è stata espressa anche dall'ANIEF(Associazione Professionale Sindacale), organizzazione distintasi a sua volta per una dura protesta e che in una nota ufficiale rileva di voler «continuare a vigilare, nell'interesse di alunni e docenti, su ogni azione che verrà intrapresa sulla formazione degli insegnanti».

ItaliaOggi - 10 gennaio 2011
“Giallo sugli Stati generali dei tecnici e professionali”.
░ Rinviati sine die dal ministro, le scuole annullano i viaggi
Rinviati a data da destinarsi. La pidaria la nota con cui nei giorni scorsi il Miur ha annunciato l’annullamento degli Stati generali dell’istruzione tecnica e professionale, indetti a Roma per il 12 gennaio. Una manifestazione nazionale al Palazzetto dello Sport per valorizzare questi percorsi di studio secondario e i nuovi istituti tecnici superiori ITS, con una parte congressuale e una espositiva delle migliori esperienze didattiche realizzate dagli studenti di tute le regioni…. Mesi di preparazione… poi in piene vacanze di Natale, il Miur annulla tutto…. Nel frattempo rimangono aperti nodi importanti proprio dell’istruzione tecnico-professionale, come le modalità del nuovo contratto di apprendistato con cui i 15enni possono assolvere l’obbligo d’istruzione, e le opzioni per gli indirizzi degli studenti del III anno degli istituti tecnici e professionali.

ItaliaOggi - 10 gennaio 2011
“Boom di TFA nel Lazio”.
░ Il Ministro della Funzione pubblica accetta il piano di ripartizione dei corsi proposto dal MIUR.
Sono bastate al ministro della Funzione Pubblica Filippo Patroni Griffi le risposte date dall’Istruzione per dire sì alla richiesta di 20mila TFA e 2800 lauree magistrali per il 2012. Il decreto di autorizzazione ora è all’esame dell’Economia per il via libero definitivo. OK a 15700 TFA per le Superiori, 1500 posti in meno – secondo quanto risulta a ItaliaOggi – rispetto alle richieste degli atenei, e 10mila in più del fabbisogno stimato dal Ministero. Il boom nel Lazio, con 2700 unità da formare alle superiori (quasi 4 volte in più del fabbisogno). Segue la Lombardia.
ItaliaOggi - 10 gennaio 2011
“I dubbi previdenziali di chi ha appena maturato i requisiti”.
░ Si attende ancora, e non se ne ha notizia, il decreto ministeriale che fisserà le modalità e i termini di scadenza per la eventuale presentazione della domanda di cessazione dal servizio con effetto primo settembre 2012, e si attende la circolare applicativa in materia di quiescenza; resta da capire, ad esempio, se sarà possibile chiedere la permanenza in servizio e il part time.
C‘è attesa tra il personale del comparto scuola di conoscere, dopo l’entrata in vigore delle nuove disposizioni in materia di trattamenti pensionistici contenute nell’art.24 del d.l. n.201/2011, la posizione sia del Ministro che dell’Inpdap su alcune questioni strettamente collegate all’applicazione delle nuove norme. L’attesa si riscontra, soprattutto, tra il personale che alla data del 31 dicembre 2011 poteva fare valere i requisiti per accedere al trattamento pensionistico di anzianità e/o di vecchiaia, quali richiesti dalla normativa in vigore antecedentemente al 6 dicembre 2011, e che per effetto di quanto dispone il comma 3 del citato art.24, possono farli valere anche in futuro. I requisiti erano… il possesso della quota 96 (60 anni di età e 36 di contributi; oppure 61 anni di età e 35 di contributi) oppure, indipendentemente dall’età anagrafica, 40 anni di servizio e/o di contributi e, solo per il personale femminile, 61 anni di età con almeno 20 di contribuzione. Per il personale femminile rimane, inoltre, in vigore fino al 2015 la possibilità di accedere al trattamento pensionistico anticipato, a due condizioni: che possano fare valere non meno di 57 anni di età e 35 di contribuzione, e che opti preventivamente per il sistema di calcolo contributivo. Per accedere al trattamento pensionistico di vecchiaia, uomini e donne dovevano poter fare valere un’età anagrafica di 65 anni e almeno 20 anni di contributi. … Le più aggiornate rilevazioni sulla consistenza del personale della scuola in servizio con contratto a t.i. che possiede i requisiti per accedere, fin dal primo settembre, alla pensione di anzianità o di vecchia secondo la normativa in vigore prima del 6 dicembre 2011 indicano in 60/65mila unità, di cui oltre 50mila docenti….

Corriere della sera – 11 gennaio 2012
“Il capitalismo ha assunto un volto disumano”
░ E’ Carlo Azeglio Ciampi l’autore della lettera pubblicata sul prestigioso quotidiano. Aggiungo(cultore di filosofia Ciampi, filosofo Abbagnano, e docente di filosofia lo scrivente) sommessamente che, dinanzi allo spauracchio del comunismo dal volto disumano, il capitalismo dal volto disumano covato in seno all’economia nei paesi industrializzati si faceva scudo delle classi politiche al governo; da quando lo spauracchio sovietico è finito, non ha freni alla propria ingordigia, né ha bisogno alcuno dell’usbergo di una volta che può adesso ridicolizzare. La casta dei politici inetti (ché hanno permesso questo) lo merita, ma non ha senso inferire, da ciò, l’impossibilità della democrazia politica.
Libertà e giustizia sociale sono i principi che non riducono l’uomo a strumento dello Stato (…) o del Mercato (…). In questo mi riconosco nella riflessione allarmata e allarmante, di Nicola Abbagnano, secondo il quale “il Capitalismo , seguendo il cammino dell’economia, è andato assumendo a sua volta il vlto assolutizzante e disumano dei mostri incarnatisi negli assolutismi politici e istituzionali radicati nelle ideologie di matrice hegeliana”. Ancora una volta abbiamo assistito alla degenerazione di un pensiero, di una dottrina, il liberismo, che ha avuto l’incommensurabile merito di aver spalancato le porte allo sviluppo dell’economia, al progresso della società, liberandone le forze che hanno spazzato via i residui del sistema feudale. Il liberalismo economico ha anche “prodotto” una ideologia che rifiuta qualunque modello sociale che affidi allo Stato interventi volti a programmare le sue scelte al fine di distribuire equamente beni e oneri all’interno della collettività. I cardini di tale interpretazione sono l’interesse individuale, come fattore determinante la razionalità umana, e il calcolo dei costi e benefici come criterio guida di ogni attività umana….

Il secolo XIX – 12 gennaio 2012
“Così i nativi digitali sfogliano l’IPAD”
░ Aiutano ad apprendere l’ordine e l’organizzazione: a quali condizioni ?
Le recenti dichiarazioni del ministro Profumo hanno riportato il dibattito su una scuola “più moderna e visionaria”, più vicina al web e ai nativi digitali. Una scuola che offra il sapere e le informazioni attraverso strumenti innovativi. E propone il tablet al posto dei libri di testo, un’unica tavoletta elettronica per contenere in un centimetro di spessore le migliaia di pagine dei volumi che accompagnano gli studenti nell’arco della carriera. Al Salone dell’educazione ABCD, in Fiera a Genova, l’associazione Disal, Dirigenti Scuole Autonome e Libere, ha presentato una di queste iniziative promossa dalla scuola di primo grado di Mele, l’I.C. Voltri… I docenti hanno accolto la sfida degli IPAD convinti che questo sia uno strumento agile e adatto al nostro tempo, ma che non sostituisce il processo didattico….

ASASI - La Letterina n. 306 - 12 gennaio 2012
“Lettera al ministro Profumo sulle elezioni per le RSU”.
░ Roberto Tripodi, Presidente regionale ASASI e Consulente della V Comm. Legisl. A.R.S., è stato nominato, adesso, presidente della FNASA. Così si rivolge al ministro Profumo (riportiamo passi dell’articolo-lettera).
Caro Ministro, è necessario, nella scuola statale, ridare centralità alla didattica e agli apprendimenti. I dodici organi collegiali esistenti in ogni scuola (consiglio d’istituto, giunta esecutiva, collegio dei docenti, consiglio di classe, assemblea sindacale, assemblea studentesca d’istituto, assemblea studentesca di classe, assemblea dei genitori, comitato dei genitori, comitato studentesco, assemblea ATA, RSU) ai quali si sommano altri organi come i Revisori dei conti, i Responsabili dei
Lavoratori per la Sicurezza e i terminali associativi sindacali, costituiscono una selva di poteri sovrapposti e contrastanti, se non altro d’interdizione della normale attività didattica e amministrativa, difficili da coordinare e da gestire. Se oggi in Italia siamo potuti arrivare all’istituzione di 10.300 scuole paritarie e di sole 10.100 scuole statali, forse ciò vuol dire che l’utenza più avveduta abbandona l’istruzione pubblica (perché tale è la sola istruzione statale, al di fuori degli infingimenti), di cui non si fida più…. In occasione delle prossime elezioni delle RSU (a scuola non si fanno che elezioni; quest’anno ne abbiamo già fatte quattro: per gli organi di durata annuale, per la consulta biennale, per il comitato studentesco, per il consiglio d’istituto), la preghiamo di decretare l’incompatibilità dei componenti il consiglio d’istituto con la carica di RSU. Forse lei non lo sa, ma a scuola succede anche questo: i sindacalisti si candidano nel consiglio e portano la mentalità sindacale in un organismo che, invece che l’interesse di categorie d’impiegati, dovrebbe tutelare l’interesse pubblico, quello del servizio reso all’utenza. È chiaro che affidare il governo della scuola, pagata con i soldi di tutti i contribuenti, agli impiegati che hanno interesse concreto a lavorare di meno e a non essere controllati, non può che portare all’inefficacia dei processi d’istruzione…..