Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 16 dicembre 2011

Fatto Quotidiano – 6 dicembre 2011
“Grazie Elsa, donna matura di talento”.
░ Un articolo di Lidia Ravera. Lo riportiamo con ritardo ma è importante: in qualche modo, indirettamente, rivaluta la politica evidenziando le doti di un ministro: persona sensibile e responsabile, empatica e umana.
Ci piace questa donna matura, con i lineamenti delicati, i capelli corti, il trucco leggero e, sulla pelle, i segni evidenti di pratiche poco diffuse fra il personale femminile del precedente Governo: l’esercizio del pensiero, la sfida dello studio. Ci piace che sia arrivata al suo alto incarico, come le colleghe, per competenza e talento, non per freschezza e sex appeal, coniugati in una, magari pregressa, disponibilità ad incarnare la più gettonata delle figure femminili: la signorina di complemento, funzione muta del desiderio maschile. È con sollievo che abbiano visto il suo primo piano rimbalzare su tutti i media. Forse l’immagine della donna, che ci ha tormentate e avvilite per i trascorsi 20 anni, con un’accelerazione intollerabile nel corso dell’agonia di B., finirà in soffitta, insieme a escort e veline, e, magari, potremo incominciare a concorrere davvero, senza doverci preoccupare, soltanto o soprattutto, del nostro aspetto esteriore. Forza ragazze! Grazie Elsa!

www.repubblica.it – 9 dicembre 2011
“Ma a qualcuno interessa educare noi insegnanti ?”.
░ Riportiamo parte dell’articolo di Christian Raimo, insegnante e scrittore; contiene suggerimenti interessanti.
…. Una delle questioni più urgenti di cui però non si sente mai parlare è questa: chi forma i formatori? Faccio l`insegnante in un liceo da quattro anni, mi sono abilitato nel penultimo ciclo delle famigerate Scuole di specializzazione, ed è finita lì: quello è stato l`ultimo momento in cui qualcuno mi ha richiesto di imparare a educare. Quello che manca non sono solo strumenti efficaci. Non esiste una progettazione sistemica (chi decide come si insegna e chi coordina? il ministero, gli enti locali, gli ex-provveditorati, i presidi?) Non c`è nessuno che valuti questa meta-formazione. Si sta perdendo una cultura della scuola pubblica (in nome di un`autonomia scolastica che spesso vuol dire ognun per sé). E - soprattutto - c`è un deficit spaventoso su cosa voglia dire apprendere oggi…. Oggi chi è meno scoraggiato si organizza da sé. Se progetti istituzionali come Cl@ssi 2.0 o Innovascuola coinvolgono solo pochi istituti…. Qualcun altro rimedia con l`autoformazione: in fondo bastano un gruppetto di insegnanti e studenti che sappiano usare decentemente un pc. Per i contenuti digitali si può cercare di costruire una vera comunità che metta in condivisione contenuti scolastici e competenze didattiche: gratis e open-source, come dovrebbe essere una scuola che vuol dirsi pubblica e laica. C`è un esempio che funge da una stella polare in Italia ed è il network di lascuolachefunziona.it: lanciato qualche anno fa da Gianni Marconato, oggi è una specie di enorme collegio docenti permanente dove migliaia di insegnanti si confrontano, si scambiano lezioni, consigli sui metodi d`insegnamento, bibliografie aggiornate. Perché non accreditarlo a livello ministeriale? O perché per esempio non investire per trasformare Rai Educational in uno strumento effettivamente utile per chi educa, non usando soltanto materiale d`archivio ma producendo contenuti didattici ad hoc….? È possibile che la maggior parte dei docenti sia totalmente digiuna di scienze cognitive o di scienze sociali in generale? Possibile che per molti l`approccio in classe sia rimasto essenzialmente lo stesso di trent`anni fa? … Vi pare un`utopia una scuola dove citare i nomi di Albert Bandura, Janusz Korczak, Henry Jenkins, Reuven Feuerstein, Elinor Ostrom, Richard Gerver - cioè di psicologi dell`apprendimento, di teorici della comunicazione sociale, di economisti che si occupano del bene comune- risulti addirittura banale? Se insomma si cominciassero a attraversare i saperi, chi va in classe si renderebbe conto immediatamente di quale sfida gli si chiede di affrontare. Per esempio capirebbe che il cervello dei ragazzi è strutturalmente diverso da quello dei loro genitori (lo sa bene chi guarda una serie tv insieme a suo figlio e si sente lento e stupido), che i migliori risultati a livello scolastico si ottengono stimolando la creatività (si evince chiaramente dai dati OCSE), che una didattica dei sentimenti può dimostrarsi utile come intervento sociale (confrontate quello che produce un ricercatore sociale come Stefano Laffi con la sua agenzia Codici con le tante accuse di nichilismo). Alla fine non serve molto per riconoscere una verità tanto importante quanto lapalissiana: che la scuola non deve soltanto - come si dice - stare al passo con le trasformazioni sociali (e già questo non accade), ma deve immaginare un mondo diverso. Più multiculturale, più equo, con ragazzi capaci di mettere in discussione le nostre convinzioni su di loro e su quello che c`è là fuori. E questo va detto quasi con egoismo: c`è chi ha tutta la vita davanti per rimediare ai nostri danni, il rischio più immediato è che i veri handicappati sociali diventiamo proprio noi, gli adulti che non hanno saputo educare.

www.asas.sicilia.it - La Letterina n. 302 – 08. 12. 2011
“Parola di ministro”.
░ Alcune dichiarazioni rilasciate dal Ministro Profumo - nel suo incontro a Fiuggi con i dirigenti scolastici -, riportate dal preside Giuseppe Adernò, presidente provinciale ASASi Catania.
Il nuovo ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, incontrando i Presidi a Fiuggi, in linea di sostanziale continuità con l’azione sviluppata negli anni precedenti da Mariastella Gelmini, ha definito la scuola e l’università “presìdi fondamentali, in una prospettiva di medio periodo, per una nazione che voglia garantirsi un futuro solido fatto di sviluppo, ricchezza e conoscenza”. Ha inoltre ricordato le “numerose indagini internazionali che dimostrano come esista una relazione diretta tra i risultati del rapporto OCSE PISA sugli apprendimenti e il livello di Pil della nazione. Sostenendo che da una maggiore qualità dell’apprendimento discendono più mobilità sociale e ricchezza individuale”. Il ministro, pur non sbilanciandosi sul versante delle risorse finanziarie, ha assicurato che il suo impegno sarà “nella direzione del rilancio e dello sviluppo” della scuola italiana, facendo anche in modo che il finanziamento delle scuole sia assicurato “sin dall’inizio dell’anno mediante risorse certe, tendenzialmente senza vincoli di destinazione”. Tutti ci attendiamo non tanto una svolta, quanto una serenità di assestamento nell’ottica della qualità da inventare utilizzando le poche e ridotte risorse “In questa fase, ha dichiarato Profumo. non abbiamo bisogno di scrivere sulla carta nuove riforme, né dobbiamo intraprendere opere di ingegneria istituzionale. Insieme dobbiamo invece consentire alla scuola di sviluppare - nel rispetto dell’autonomia scolastica - le capacità di rispondere con flessibilità e progetti educativi più personalizzati alle esigenze dei nostri studenti”. Da esperto della comunicazione e della docenza è stata posta l’attenzione al processo di apprendimento che potrà crescere se si supera lo schema rigido della didattica frontale e se si accoglie con disponibilità la valutazione esterna “per consentirci di riflettere sulla reale efficacia del lavoro di didattica” guardano ai risultati che tendono allo sviluppo delle competenze degli studenti. Al MIUR rimane sempre “il compito di attivare processi di verifica dei livelli di apprendimento, formazione degli insegnanti, sviluppo delle professionalità dei docenti e riconoscimento pieno della dirigenza”.

www.scuoladipolitica.it – 10 dicembre 2011
“Governo- sindacati: aprire un confronto vero”.
░ Achille Passoni, su una manovra finanziaria del Governo, che considera ”difficile”, ma non priva di spazi per fare correzioni. L’articolo, che riportiamo in parte, dà al lettore un’idea delle proposte messe in campo da una parte degli esponenti del PD.
Il presidente Monti ha presentato la manovra in Parlamento. Ha ribadito con forza la gravità della situazione che abbiamo di fronte, il reale rischio di fallimento, tutt’ora in campo, che richiede scelte difficili, durissime. … Detto questo, va preso atto in modo convinto che l’impalcatura della manovra non può che essere questa, e in questo senso non è certo secondaria anche la risposta dei mercati, con 200 punti di spread in meno e un calo significativo dei rendimenti dei nostri titoli. Tuttavia, ancora moltissimo va fatto, in parte dal Governo e in parte dal Parlamento, sul terreno del mercato del lavoro, della riforma del welfare, dei costi della politica, delle riforme istituzionali, senza scordarsi della legge elettorale. In ogni caso, penso fermamente che alcune scelte debbano essere corrette subito nel senso di una maggiore equità. Bisogna, innanzitutto, reperire più risorse dalla lotta all’evasione, abbassando la soglia dei 1000 euro sull’uso del contante e stabilendo un canale diretto tra l’Agenzia delle entrate e il sistema bancario. Va aumentata l’aliquota giustamente introdotta sui capitali scudati e vanno messe all’asta le frequenze. Sul versante uscite, e riferendomi solo alle tematiche che riguardano la previdenza, occorre alzare la soglia individuata per la rivalutazione delle pensioni: ricordiamoci che stiamo parlando di pensioni lorde. E sulle pensioni di anzianità, non si può considerare il mondo del lavoro come un indistinto. Non è, infatti, esattamente uguale fare l’operaio dall’età di quindici anni o lavorare dietro a una scrivania. E poi, non è giusto intervenire più volte sugli stessi soggetti, cancellando le quote che consentivano di andare in pensione prima dei quarant’anni, già elevati a 41 anni da Berlusconi, portandole a 42 per gli uomini; legando questa nuova soglia al compimento del sessantaduesimo anno d`età come minimo; costringendo ad un prolungamento in alcuni casi consistente degli anni di lavoro e se proprio non ce la fai e te ne vuoi andare prima dei 62 anni d’età, magari “sospinto” dall’azienda dove lavori, devi rinunciare ad un due per cento per ogni anno che ti separa da quell’età anagrafica; infine, conteggiando quegli anni in più secondo il sistema contributivo – la cui introduzione per tutti è peraltro condivisibile - con qualche conseguenza però sul computo finale della pensione. Questi aspetti della manovra proprio non vanno. Dobbiamo affrontarli col Governo: trovare un più giusto equilibrio tra distribuzione del rigore e salvaguardia del principio di equità. Il Governo deve aprire anche un confronto vero col sindacato, perché quando si parla di previdenza si discute di soldi dei lavoratori. La legittimità e la titolarità del sindacato sono quindi assolutamente piene.

Domani [Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.] – 12 dicembre 2011
“Il pianeta non é un supermercato eterno: é ora di fermare la guerra contro la terra (ma il continua a rinviare le soluzioni)”.
░ Riportiamo alcuni passi del discorso tenuto, alla Sydney Opera House (3 novembre 2011), da Vandana Shiva, scienziata e ambientalista indiana, che ha ricevuto il Premio Sydney della Pace 2010. L’economia planetaria, sostiene, non sembra conoscere la sostenibilità ambientale.
Una manciata di compagnie energetiche cerca di controllare le risorse della Terra e cosi trasformare il pianeta in un supermercato dove tutto e’ in vendita. Vogliono vendere la nostra acqua, i geni, le cellule, gli organi,la conoscenza, la cultura e il nostro futuro. … La sostenibilita’ e’ basata sulla pace con la Terra. La guerra sulla Terra inizia nella mente. Pensieri violenti danno forma ad azioni violente. Categorie violente costruiscono strumenti violenti. E tutto questo ha la sua massima rappresentazione nelle metafore e metodi che sono alla base della produzione industriale, agricolo e alimentare. Le fabbriche che producevano veleni ed esplosivi per uccidere la gente in guerra sono state trasformate in fabbriche che producono prodotti agrochimici alla fine delle guerre…. La violenza contro il suolo, la biodiversita’, l’acqua, l’atmosfera, la campagna e i contadini sono un sistema alimentare marziale che non puo’ nutrire le persone. Un miliardo di persone soffrono la fame. Due miliardi soffrono di patologie legate all’alimentazione: obesita’, diabete, ipertensione e cancro. Ci sono tre livelli di violenza coinvolti nello sviluppo insostenibile. Il primo e’ la violenza contro la Terra, che si esprime nella crisi ecologica. Il secondo e’ la violenza contro le persone, espresso in poverta’, miseria e esodi di massa per sfuggire alla fame .Il terzo e’ la violenza della guerra e del conflitto, quando i potenti prendono in mano le risorse che si trovano in altre comunita’ e paesi per soddisfare il loro appetito che non conosce limiti.
Il Sole 24 ore – 12 dicembre 2011
“Docenti, tirocini a rischio”.
░ Il tempo utile per avviare i corsi di TFA “transitori”, nell’a.a. 2011/12, è ormai agli sgoccioli e permane incertezza sul numero dei posti assegnati agli atenei, e sul contenuto delle prove. C’è pericolo che slittino all’a.a. successivo. (Francesca Barbieri, Claudio Tucci).
Tfa. Tutto da rifare…. Non si sa quando partiranno, come sarà la prova di selezione, quanti i posti disponibili e come saranno divisi tra gli atenei. Un primo freno al decollo sta nel contenuto della prova – dettagliato da un decreto ministeriale firmato in extremis l’11 novembre scorso da Mariastella Gelmini – rimesso in discussione, formalmente per motivi tecnici (mancano le firme dei ministri del Tesoro e della Funzione pubblica). In realtà, perché il nuovo ministro, Francesco Profumo ha voluto vederci chiaro per evitare di dare il via libera ad atti che – a concorsi fermi dagli anni ‘90 – potrebbero aprire le porte ad altro precariato nella scuola. Nelle graduatorie a esaurimento sono infatti parcheggiati oltre 200 mila precari “storici”. E altri 20mila abilitati sono fuori, e premono per entrarci. Al nuovo tavolo si siederanno, stavolta, pure i sindacati, che in una lettera unitaria hanno già fatto pervenire al ministro alcune “correzioni”, a partire dalla definizione dei costi a carico dei partecipanti, e sulla spendibilità delle abilitazioni acquisite tramite i Tfa. La Gelmini aveva infatti predisposto il via libera a circa 23mila posti (comprese le lauree magistrali di primo grado), che in buona sostanza accontentavano le richieste degli atenei… ma ben oltre il fabbisogno stimato, dai tecnici di Viale Trastevere, in poco meno di 13mila unità…. Ora di dossier è sul tavolo di Francesco Profumo…. Le università, intanto, aspettano il via libera del Ministero, e si stanno attrezzando per predisporre le prove di ammissione…. Mancano ancora diversi tasselli e difficilmente si riuscirà a partire entro la fine di gennaio….

 


ItaliaOggi – 13 dicembre 2011
“A ogni scuola, la sua carta di identità on line”.
░ Il sito istituzione del MIUR ospiterà “La scuola in chiaro”, una banca dati che, attraverso google maps , permetterà di localizzare le oltre 10mila scuole italiane, recando notizia dei programmi scolastici, degli organici di ruolo, delle principali attrezzature: servirà a orientare gli utenti nella scelta della scuola.
In arrivo la carta di identità on line delle scuole….. Da metà gennaio, in vista delle iscrizioni al prossimo a.s., sarà disponibile nel sito del Ministero dell’Istruzione “La scuola in chiaro”, una banca dati che, attraverso google maps , permetterà di localizzare ciascuna delle oltre 10mila scuole italiane, e cliccando sopra accedere a una scheda sintetica con le informazioni sull’istituto….. Si aprirà anche un altro spazio dove gli istituti, se lo vorranno, potranno inserire autonomamente i dati sugli esiti degli esami, delle rilevazioni degli apprendimenti svolte dall’invalsi, dei test Ocse e degli scrutini…. La carta d’identità on line delle scuole diventa il primo passo verso la smart city, una città in cui i servizi ai cittadini siano accessibili, trasparenti, cooperativi…

ItaliaOggi – 13 dicembre 2011
“1,3 miliardi per le scuole digitali”.
░ Il Patto per il Sud, che sarà firmato giovedì da governo e regioni, rimetterà in circolo fondi europei che non sono stati spesi (A.Ricciardi)
Per tutto il 2012, forse anche per gli anni a venire, le misure di sviluppo dovranno essere finanziate esclusivamente attraverso i fondi dell’U.E…. E’ così che è nato il Patto per il Sud, il piano di riutilizzo dei fondi europei che le regioni non riescono a spendere in tempo utile e che rischiano di essere persi… Al dossier stanno lavorando da giorni il ministro dello Sviluppo economico, corrado Passera, e il responsabile della Coesione territoriale, Fabrizio Barca… Per la Scuola, la torta disponibile, secondo quanto apprende ItaliaOggi, è di poco meno di 1,3 miliardi di euro. Di certo non saranno utilizzati per fare assunzioni…… Si punterà alla digitalizzazione degli istituti e dell’offerta formativa, sulla creazione di laboratori scientifici per migliorare l’apprendimento…. Il che significa, la diffusione del digitale e della banda larga, l’acquisto di nuovi materiali ad alto contenuto tecnologico e corsi di formazione per i dipendenti… Il dipartimento per l’innovazione tecnologica, ad oggi allocato presso la Funzione pubblica,… il ministro dell’Istruzione, anche alla luce del mega piano digitale per il Sud, vorrebbe invece fosse trasferito a Viale Trastevere….
E’ esattamente ciò ci attendevamo: per migliorare l’apprendimento, secondo il Ministro, dotare le scuole di altro hardware e software è più urgente che ripristinare lo status professionale degli insegnanti: le risorse (poche) messe a disposizione dall’UE saranno usate non per il personale ma per comprare materiali “ad alto contenuto tecnologico” e per la connessa “formazione per i dipendenti”.

CORRIERE DELLA SERA – 14 dicembre 2011
“Si, taglieremo i nostri costi (con calma)”.
░ Dai tagli ai parlamentari fino ale liberalizzazioni sui farmaci o sui taxi, il governo non riesce a superare le tante resistenze incontrate. (di Gian Antonio Stella)
…E’ bene che Mario Monti prenda il toro per le corna. Perché se pensa di poterla spuntare con la pazienza e la saggezza, passo passo, rischia di essere rosolato allo spiedo dai professionisti dello status quo. … Ma come: non aveva esordito alla Camera, nel ruolo di premier, parlando di una situazione gravissima…. Non aveva spiegato che “di fronte ai sacrifici che dovranno essere chiesti ai cittadini, sono ineludibili interventi volti a contenere i costi di funzionamento degli organi lettivi” ? Non aveva dichiarato indispensabile, da subito, “stimolare la concorrenza, con particolare riferimento ala riordino della disciplina delle professioni” e alla “tariffe minime”? ….. Se certe cose non le fai subito, addio…. Come si è mosso su certe cose, è stato subito stoppato dalla sollevazione di permalosi conflitti di competenza…. L’adeguamento ai parametri europei degli stipendi, delle diarie dei rimborsi parlamentari ? “Nun je spetta”. La riduzione delle spese correnti del Parlamento ?..... La riforma degli ordini professionali ? Rinviata…. La timida liberalizzazione sul fronte dei taxi ? Rinviata… Certo, è difficile cambiare…. Non si può che salutare con sollievo l’annuncio di una svolta che, se portata davvero a termine, sarebbe davvero importante. E cioè non solo il ripristino di un tetto per la retribuzione dei grandi manager pubblici, fissato sul parametro massimo del primo presidente della Corte di Cassazione. Ma soprattutto la regola che i magistrati ordinari, amministrativi, militari e contabili, nonché gli avvocati e procuratori dello Stato, chiamati a lavorare nelle authority o al governo come capi di gabinetto o negli uffici legislativi “conservando il trattamento economico riconosciuto dall’amministrazione di appartenenza anche se fuori ruolo o in aspettativa” non possono ricevere “a titolo di retribuzione o di indennità per l’incarico ricoperto, o anche soltanto e per il rimborso delle spese, più del 25% dell’ammontare complessivo del trattamento economico percepito”…

CORRIERE DELLA SERA – 15 dicembre 2011
“Concorso per presidi: troppe otto ore”.
░ Com’è andata la prima prova, a Roma.
… Otto ore a disposizione. Troppe, sostengono alcune associazioni di categoria, come la DISAL… Tranne che in Campania, i tribunali amministrativi regionali non hanno ammesso chi ha presentato ricorso. Intanto il sindacato ANIEF chiede lo stop delle prove, e annuncia che chiederà al Tar del Lazio una perizia tecnica per l’analisi dei quesiti sottoposti ai candidati, a Ottobre, e la calendarizzazione di una rapida sentenza di merito, al fine di rinnovare le procedure concorsuali”.

Il Manifesto – 16 dicembre 2011
“Edilizia scolastica, sarà riqualificato il 43% degli edifici”.
░ Una dichiarazione del ministro Profumo, nel corso della conferenza stampa a Palazzo Chigi per la presentazione del Piano per il Sud, spazia anche su altri temi: formazione professionale, Invalsi, soldi agli atenei
Dopo tre anni e mezzo, un governo italiano torna ad investire nell’edilizia scolastica… In tempi rapidi saranno stanziati 974,m milioni di euro destinati a Sicilia, Campania, Calabria, Puglia. L’obiettivo è riqualificare le struttura scolastiche di 1620 edifici, e aumentare le tecnologie per la didattica in 2160 scuole. Nei prossimi giorni saranno pubblicati i dati dell’anagrafe dell’edilizia scolastica. “Va avviato un processo di formazione professionale che rimetta i ragazzi più grandi e più formati nel mercato del lavoro… un ponte tra studente e impresa…. … è stato ribadito l’impegno di rafforzare l’invalsi… Poi è arrivato l’annuncio del rifinanziamento del fondo per gli atenei di 300 milioni… Entro primavera partiranno i nuovi concorsi universitari. Sarà rifinanziata la legge sulle residenze universitarie con 138 milioni euro.