Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 23 settembre 2011

www.vita.it - 14-09-2011
“Scuola. Mancano 65mila insegnanti, disabili senza sostegno‎”
░ Riportiamo parte di un articolo apparso su “VITA. La voce dell’Italia responsabile”, e che richiama anche una valutazioni di Fish.
Più studenti disabili nelle scuole. Eppure, anche quest'anno, merito anche della riforma Gelmini, vengono tagliati insegnanti e ore di sostegno. Tanto che l’aumento di 20mila unità di alunni con disabilità certificata (quasi 190mila quest’anno) fa saltare il rapporto di due alunni per singolo insegnante, fissato da una norma istituita dal governo Prodi e mai abrogata…. Inoltre – rivela uno studio condotto dalla Fish, la Federazione italiana per il superamento dell’handicap – nelle nostre scuole il venti per cento degli insegnanti di sostegno viene utilizzato nelle supplenze. E’ lo stesso ministero dell’Istruzione a dire che non si può fare, che “l’insegnante di sostegno non può essere utilizzato per svolgere altre funzioni se non quelle strettamente connesse all’integrazione dell’alunno portatore di handicap”. Ma la realtà è ben diversa, e nei singoli istituti i dirigenti scolastici si arrangiano come possono, costringendo insegnanti e genitori a dare battaglia….


LA SICILIA - 14-09-2011
“I precari passano all'occupazione‎”
░ Nelle scuole palermitane, gli incarichi agli insegnanti di Sostegno saranno affidati con notevole ritardo sull’inizio dell’a.s., e in ritardo sono tutte le convocazioni. Ancora più grave è, come l’On.Alessandra Siragusa (PD) fa presente in un’interrogazione (in VII commissione) al ministro Gelmini, il sottodimensionamento degli organici, in Sicilia: “Il diritto all’ istruzione va garantito da Nord a Sud. Il tema degli organici sottodimensionati nelle scuole siciliane è reale. Il ministero non può continuare a ignorare il problema. È nelle condizioni di fare uno sforzo maggiore: lo faccia”. Di seguito riportiamo passi di un articolo di Daniele Ditta su una protesta inscenata nei locali dell’USR – Sicilia.
Dopo una breve tregua, la protesta dei precari della scuola è ripresa con l'occupazione lampo dell'Ufficio scolastico regionale. I manifestanti hanno passato la mattinata di ieri al terzo piano dell'edificio di via Fattori, proprio dove si trova la stanza del direttore Maria Luisa Altomonte. L'occupazione, decisa al termine di un incontro proprio con la Altomonte, è durata poco più di 5 ore. Dopodiché i precari sono stati ricevuti dal presidente della commissione Attività produttive dell'Ars, Salvino Caputo, che sta lavorando per riunire entro la prossima settimana un tavolo tecnico assieme alla commissione Cultura… Secondo Tonino Russo, deputato nazionale Pd e componente della commissione cultura alla Camera dei deputati, «è inammissibile che siano i disabili a pagare il prezzo dei tagli. Il ministero non può continuare a ignorare il problema». …


www.asas.sicilia.it - 15-09-2011
“Ai tagli all’organico e ai distacchi della casta sindacale si aggiungono anche quelli della dirigenza scolastica”
░ Riportiamo un articolo, dai toni indignati, apparso sul n.290 del periodico on line dell’Associazione, a firma di Salvatore Indelicato, d.s. dell’ITI Cannizzaro di Catania e Vicepresidente ASASI Sicilia.
Risulta scandaloso in questo contesto drammatico di crisi finanziaria del paese, consentire che intere armate di personale scolastico di ogni genere e risma continui a godere dei privilegi della casta sindacale per godere dell’esonero dall’ufficio e dall’impiego presso strutture alternative, talvolta private, svolgendo compiti surrettizi che niente hanno a che vedere con la didattica e con la scuola, pagati dal contribuente. Mascherati con compiti di supporto all’autonomia delle scuole si nascondono nei vari uffici del MIUR centinaia e centinai di docenti ATA e dirigenti che svolgono misteriose incombenze e partecipano a progetti e funzioni di cui non si sconosce la natura e gli scopi.
L’art. 8 della legge 448 è la fonte giuridica che consente ancora questo scandalo. Sicuramente noto a Tremonti e allo staff degli sforbiciatori del MEF, tuttavia tale art. 8 resiste imperterrito a qualsiasi tentativo di eliminazione e di moralizzazione nonostante il crack finanziaria del paese. Secondo tale famigerato articolo “L’amministrazione scolastica centrale e periferica può avvalersi, per i compiti connessi con l’attuazione dell’autonomia scolastica, dell’opera di docenti e dirigenti scolastici, forniti di adeguati titoli culturali, scientifici e professionali, nei limiti di un contingente non superiore a cinquecento unità, determinato con decreto del Ministro della pubblica istruzione, di concerto con il Ministro del tesoro, del bilancio e della programmazione economica. Alle associazioni professionali del personale direttivo e docente ed agli enti cooperativi da esse promossi, nonchè agli enti ed istituzioni che svolgono, per loro finalità istituzionale, impegni nel campo della formazione e della ricerca educativa e didattica, possono essere assegnati docenti e dirigenti scolastici nel limite massimo di cento unità. Le assegnazioni di cui al presente comma, ivi comprese quelle presso l’amministrazione scolastica centrale e periferica, comportano il collocamento in posizione di fuori ruolo. Il personale collocato fuori ruolo deve aver superato il periodo di prova. I docenti e i dirigenti scolastici, all’atto del rientro in ruolo, hanno priorità di scelta tra le sedi disponibili”. È uno scandalo di cui Tremonti non si capisce come fa a non accorgersi o a intervenire. Un recente caso clamoroso é quello del preside Giorgio Rembado presidente dell’ANP da sempre distaccato dal servizio in base appunto all’art. 8 presso la cooperativa di servizi dell’ANP e che è stato oggetto di una interrogazione come si rileva nella notizia sopra riportata, per chiarire la sua posizione. Vedremo come il ministro Gelmini giustificherà la chiamata a sé di Rembado presso il MIUR e quali siano i compiti a lui assegnati e presso quale ufficio del palazzaccio e con quale orario di servizio li svolgerà. Anche se sarebbe questione di stile che fosse lui stesso a chiarire la sua posizione chiarendo come e quando da vent’anni ha collezionato distacchi evitando al ministro imbarazzanti giustificazioni.
www.superando.it - 15-09-2011
“Teatro e Disabilità: Il teatro non nasconde mai né la mente né il corpo”
░ Si può partecipare fino al 10 ottobre 2011 al primo Premio per la Drammaturgia "Teatro e Disabilità", iniziativa lanciata dall'AVI di Roma (Agenzia per la Vita Indipendente) insieme all'ECAD (Ebraismo Cultura Arte Drammaturgia).
Presentato nel maggio scorso a Roma, durante la Conferenza Internazionale sulla Vita Indipendente, il primo Premio per la Drammaturgia Teatro e Disabilità è un'iniziativa… in accordo con l'articolo 30 della Convenzione ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità (Partecipazione alla vita culturale e ricreativa, agli svaghi ed allo sport), con il principale obiettivo di dare una voce all'anima delle molteplici disabilità, attraverso la scrittura di testi teatrali… «Il teatro - spiegano i promotori del Premio - è stato scelto tra le varie arti poiché più di altre comunica direttamente, attraverso la fisicità e la corporeità, emozioni e concetti vissuti anche dalle persone con disabilità. Infatti, il teatro, sebbene arte della finzione, non nasconde sulla scena né la mente né il corpo…». È possibile dunque partecipare a Teatro e disabilità inviando un testo teatrale (trenta cartelle al massimo), che abbia come tema la disabilità, i suoi protagonisti e la loro vita in tutti i suoi aspetti, entro e non oltre il 10 ottobre. La premiazione è prevista per il 28 novembre, a Roma, presso il Teatro Sala Umberto. Info: - AVI (Agenzia per la Vita Indipendente) di Roma, tel. 06 98184861 begin_of_the_skype_highlighting 06 98184861 end_of_the_skype_highlighting, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.@sulleali.it.. - Ufficio Stampa: (Caterina Falomo), c/o Sulleali Comunicazione Responsabile, tel. 346 8513723 begin_of_the_skype_highlighting 346 8513723 end_of_the_skype_highlighting,


Gazzetta di Reggio - 16-09-2011
“Sul piede di guerra i prof retrocessi a segretari o bidelli”
░ L’iniziativa del Ministro Gelmini consentirebbe di coprire, senza nuove nomine, le mansioni lavorative di circa 5000 impiegati delle segreterie. Nel titolo, il riferimento ai bidelli è inappropriato; nel testo, non è esatta la notazione circa la irreversibilità dell’assegnazione.
I 43 insegnanti reggiani dichiarati “permanentemente inidonei” per motivi di salute preferiscono rimanere nel limbo di una collocazione professionale incerta, piuttosto che accettare in maniera ufficiale e irreversibile la retrocessione a impiegati di segreteria…. La richiesta di passaggio ai ruoli dei non docenti è volontaria, e chi la inoltra avrà la garanzia di non subire decurtazioni di stipendio.


Domani [Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.] - 19-09-2011
“Se l’alunno che va male è figlio del medico che cura l’insegnante”
░ La frustrazione degli insegnanti è diventata ormai tema di analisi sociologiche, convegni e attenzioni degli psicologi. Riportiamo parti di uno scritto di Gigi Monello, che non fa sconti.
Prof alle corde: ragazzi che non vogliono brutti voti, genitori che pretendono la promozione…. Se avete un amico o un parente insegnante, chiedetegli quale aspetto del suo mestiere gli procuri più frustrazione. Credo vi risponderà, “trovarmi di fronte adolescenti che sempre meno accettano di lasciarsi giudicare, e genitori che sempre più spesso li appoggiano”. Il fenomeno è in costante aumento e, come confermano gli studi sul burnout nelle cosiddette helping professions, la pressione psicologica sui docenti è oramai ad un livello di guardia. Naturalmente, le cose non succedono per caso, e se a questo bel traguardo si è arrivati, vi dovrà pur essere una ragione. A farla breve, direi che la faccenda comincia a metà degli anni ottanta, con l’esplosione delle TV commerciali, e si perfeziona dieci anni dopo con il trionfo di Internet. Di fronte all’espansione vertiginosa delle comunicazioni e al diluvio di messaggi-flash, pulsioni consumistiche, suggestioni e volgarità varie, quotidianamente scaricato sui giovani, si rispose col più fatale degli errori; invece di spostare risorse verso la Scuola, affinché si attrezzasse per restare luogo alto dei saperi complessi, centrato su un docente-intellettuale, si preferì cavalcare l’onda e spostare la scuola stessa verso un modernismo scomposto e velleitario; finendo per trasformarla in quell’ibrido luogo di socializzazione che oggi vediamo.
È da allora che gli istituti hanno preso a riempirsi di un mare di iniziative, servizi, attività (dalla consulenza psicologica per fidanzatini in crisi alla patente per i motorini)… Il tutto all’insegna di quel capolavoro del pensiero umano che è stato la Scuola-Azienda…. La caduta degli standards minimi di apprendimento era inevitabile. … Finale dei finali? Questa soave scenetta: mese di Maggio, ultimi colloqui con le famiglie, una collega (serissima) incontra un genitore: “Buongiorno, sono il padre di tal dei tali, faccio il medico, mia moglie è insegnante, lei che intenzioni ha con mio figlio?”. La risposta fu calma e dignitosa; ma quella più giusta sarebbe stata, “Caro dottore, quando avrò la sfortuna di venirla a trovare, mi guarderò bene dall’entrare nelle sue diagnosi. Lei mi usi la cortesia di non entrare nei miei voti”.
ItaliaOggi - 20-09-2011
“Ed ecco i requisiti del nuovo salvaprecari”
░ Il decreto è imminente, e ItaliaOggi ne fornisce un’anticipazione: azzerati i vecchi elenchi; non si potrà cumulare il servizio prestato in scuole diverse. (Carlo Forte)
Al via i nuovi elenchi prioritari del decreto salvaprecari. Domani, 21 settembre, l’amministrazione scolastica incontrerà i sindacati a Viale Trastevere, per acquisire le ultime osservazioni… Secondo quanto ci risulta, la novità di quest’anno è costituita dall’azzeramento dei vecchi elenchi, che prevedono due fasce, e dalla costituzione, ex novo, delle graduatorie prioritarie in un’unica fascia. Per accedere agli elenchi, gli interessati dovranno… aver conseguito, nell’a.s. 2010/2011, o nel triennio 2008/2011, una supplenza annuale (fino al 31 agosto) o temporanea al termine delle attività didattiche (fino al 30 giugno)… L’accesso sarà consentito anche ai precari che abbiano ottenuto una supplenza di almeno 180 giorni… Per maturare il requisito dei 180 giorni è necessario che il servizio sia stato prestato senza soluzione di continuità con un unico contratto, salvo che il periodo di servizio non sia stato effettuato per proroghe (cumulando più contratti, l’uno la continuazione dell’altro) o conferme (contratti intervallati da periodi di sospensione delle lezioni, e conferme dopo le vacanze). Oltre al requisito di servizio, per avere il diritto ad entrare negli elenchi prioritari, gli interessati dovranno essersi trovati nella condizione di non poter ottenere un incarico di supplenza, per l’a.s. in corso, per carenza di posti disponibili o di averla ottenuta per un numero inferiore a quello di cattedra o posto in assenza di disponibilità di cattedre o posti interi. Saranno esclusi dai benefici coloro che, nell’a.s. 2011/12 abbiano rinunciato o rinuncino ad una supplenza conferita per intero orario nell’ambito della GaE, o dalle correlate graduatorie di circolo e istituto. L’amministrazione non avrebbe intenzione di recepire l’orientamento della prevalente giurisprudenza di merito, secondo il quale il requisito dei 180 giorni di servizio si maturerebbe anche cumulando periodi prestati in istituzioni scolastiche diverse…


ItaliaOggi - 20-09-2011
“L’assenza allunga il gradone e fa saltare l’aumento”
░ Franco Bastianini riferisce di una circolare, diramata lo scorso 7 settembre, con la quale l’USP di Torino richiama l’attenzione dei dd.ss. sulla necessità di comunicare tempestivamente al Sidi le assenze del personale (docenti e Ata), in servizio con contratto a t.i., assenze che possono interrompere la progressione di carriera alla quale è collegato il trattamento economico.
La progressione di carriera del personale in servizio alla data del 31 agosto 2011 si articola, come dispone l’art.79 del contratto scuola 27 novembre 2009, su sei posizioni stipendiali alle quali si accede dopo tre anni, dopo nove, dopo quindici, dopo ventuno e dopo trentacinque anni di servizio utile. Il passaggio da una posizione stipendiale a quella successiva può essere tuttavia ritardato di due anni in caso di sospensione dal servizio per la durata superiore a un mese per il personale docente, e per la durata superiore a 5 giorni per il personale Ata; di un anno in caso di sanzione disciplinare di sospensione dal servizio. Ad interrompere il passaggio ad una posizione stipendiale superiore concorrono, inoltre, le assenze ingiustificate, l’anno sabbatico, le aspettative per motivi di famiglia, di lavoro, di studio, aspettativa per il ricongiungimento al coniuge all’estero, congedo per assistenza ai familiari con particolari patologie.


ItaliaOggi - 20-09-2011
“No all’anno di prova, se già fatto sul Sostegno”
░ Carlo Forte risponde al quesito posto da un docente che è passato all’insegnamento curricolare di Educazione Fisica, dopo aver effettuato 10 anni di servizio di ruolo nel Sostegno, nel medesimo grado di scuola.
La ripetizione del periodo di prova è prevista solo in caso di passaggio di ruolo. Per esempio, dalla Scuola media alla Scuola superiore. Si veda tra le tante la Nota prot.9534 del 28.10.2008, emanata dall’USP di Rimini, che riporta ampi stralci della normativa ministeriale… La ripetizione del periodo di prova non è prevista, quindi, nel caso di passaggio di cattedra (cambio di classe di concorso nell’ambito di cuole appartenenti allo stesso ruolo o, in caso di passaggio nell’ambito della scuola secondaria, tra scuole dello stesso grado). A maggior ragione, il periodo di prova non va ripetuto se si tratta di mero cambio di tipologia di posto, da posto di sostegno a posto comune, atteso che non essendo prevista un’apposita classe di concorso per il Sostegno, il docente che insegna su tale tipologia di posto è qualificato, a tutti gli effetti, come docente della disciplina afferente la classe di concorso di provenienza.


www.superando.it - 20-09-2011
“Questa «commedia dell'assurdo» che ogni anno si ripete”
░ Riportiamo, in parte, un articolo redatto dall’Associazione Genitori Tosti in Tutti i Posti ONLUS (di Promozione Sociale di genitori con figli disabili dal Monte Rosa al Gennargentu).
È soltanto una «leggenda nera», secondo il ministro dell'Istruzione Mariastella Gelmini, il fatto che nel nostro Paese manchino tanti insegnanti di sostegno. Proviamo invece a spiegare ai Lettori perché non è così… il Ministro ha affermato infatti che, quest'anno, gli insegnanti deputati a seguire gli alunni disabili italiani sono «talmente tanti da rappresentare un picco storico». E ha calato nel vuoto una cifra, «94.000», senza aggiungere però che, rispetto allo scorso anno, anche gli studenti disabili sono aumentati a oltre 200.000 presenze e che forse anche loro costituiscono un "picco storico". Cosa dice la legge in merito al rapporto numerico tra insegnanti di sostegno e studenti? Dice che possono esserci due studenti per ogni insegnante: facendo una semplice divisione, ne abbiamo 2,14 e cioè siamo già fuori della legge. La legge dice anche che nei casi in cui vi sia la gravità (naturalmente certificata), il rapporto dev'essere di 1 a 1, senza se e senza ma. Quindi, calcolando anche i casi di gravità, il rapporto aumenta, la legge viene ulteriormente trasgredita e gli insegnanti sono insufficienti.
Le associazioni dedicate, i sindacati, gli esponenti politici che si occupano di scuola parlano di 65.000 insegnanti di sostegno che mancano.
E veniamo a un altro nodo cruciale: sempre per legge esiste qualcosa che si chiama GLH (Gruppo Lavoro Handicap), che dev'essere istituito, pena omissione d'atti d'ufficio per il Dirigente Scolastico. Si tratta di gruppi di lavoro specifici per la disabiltà nella scuola, cui partecipano anche i genitori, tramite i loro rappresentanti.
Ebbene, la maggioranza dei Dirigenti Scolastici italiani non indice il GLH, non c'è alcuna programmazione didattica intorno all'alunno disabile e i genitori neanche hanno colloqui con l'insegnante di sostegno. Spesso non vedono nemmeno il PEI, che è il Piano Educativo Individualizzato e che non dovrebbe aver valore se non firmato dai genitori. Un documento, questo, che dovrebbe essere il frutto del lavoro corale degli insegnanti curricolari, degli specialisti che seguono l'alunno e dei genitori …

 


ItaliaOggi - 21-09-2011
“Brevi”
░ Non è una scuola che si preoccupi dei disabili quella che risulta dalla rappresentazione che emerge dal IX Rapporto di Cittadinanzattiva, presentato il 20 settembre, a Roma.
Bagni per persone con disabilità adibiti a ripostiglio, aule sovraffollate, barriere architettoniche…. L’indagine ha preso in esame 88 scuole, appartenenti a 13 province e 12 regioni, rilevando che nel 13% degli edifici scolastici esistono barriere architettoniche che rendono impossibile lo spostamento in vari luoghi dello stabile…. Solo l’11% delle scuole dispone di un’apposita entrata priva di ostacoli.


la Repubblica (ed.Palermo)- 21-09-2011
“ATA contro pip, la guerra dei bidelli: vadano fuori dalle scuole statali”
░ I precari che sono rimasti senza incarico rivendicano per sé i posti coperti dagli ex pip.
Fuori gli ex pip dalle scuole statali della città. Lo chiedono a gran voce i precari della scuola rimasti senza incarico, che ieri mattina hanno assediato l’ingresso della Scuola media Gregorio Russo, a Borgo Nuovo, dove sono impiegati ben 13 ex pip…. Dice Calogero Fantauzzo, collaboratore scolastico senza incarico: “Ci appelliamo alla legge 124 del 1999… Nelle scuole statali deve essere impiegato soltanto il personale Ata”. La dirigente Pasqualina Guercia li ha poi ricevuti… “Mi rivolgerò alla Regione – dice la Guercio – per chiarire le cose… La vicenda, tra altro, riguarda tutte le scuole della città”. I pip, che dal Comune sono passati alla Regione e che adesso sono gestiti dall’associazione Social Trinacria Onlus, sono stati smistati negli enti che ne hanno fatto richiesta… poi anche alle scuole statli fronteggiando i tagli all’organico, con progetti regionali. Nelle scuole ne lavorano attualmente circa 300, che guadagnano quasi 800 euro per 30 ore di lavoro settimanali….