Rassegna stampa

Recensioni dalla Stampa al 20 maggio 2011

 

Domani, ArcoirisTV – 12 maggio 2011

Immondizie o faide familiari? Ricomincia la guerra dei 3 anni nella Napoli dei boss

Di Susanna Ambivero, è già pubblicato in Italia Società - Qui Camorra.

La guerra intestina nella camorra, un’associazione criminale formata da decine e decine di famiglie, sempre in contrapposizione tra loro.

Strana “associazione criminale” è la camorra. A pensarci bene questa mafia è quanto di meno associazionistico può venire in mente. Decine e decine di famiglie… sempre in guerra tra loro per conquistare un fazzoletto di territorio in più, per accaparrarsi il predominio su una piazza di spaccio più redditizia rispetto quella già posseduta. Alleanze che hanno la durata di un sospiro e guerre sanguinarie senza fine. Nessun altra mafia italiana può rivendicare una quantità maggiore di faide… interne… Una delle faide certamente più spaventose e sanguinarie che ha investito la Campania è senza dubbio stata quella che ha visto come teatro della sua ferocia Scampia e Secondigliano, gli sfortunati quartieri infestati dalla camorra a nord di Napoli. La faida di Secondigliano si è consumata tra il clan Di Lauro e suoi ex uomini, fuoriusciti dal clan d’origine e poi riorganizzatisi autonomamente in un gruppo denominato “scissionisti”. Una guerra iniziata nell’ottobre 2004 e conclusasi nel settembre 2007 dopo aver mietuto più di sessanta vittime e sparso sangue e terrore tra gli abitanti del quartiere… È oramai molto tempo che voci sempre più insistenti danno per riaperta questa tragica stagione di violenza… Ancora Scissionisti contro i Di Lauro. Un copione già visto e molto, molto, temuto. … Vendetta, droga, calcio scommesse milionario. Questo il cocktail che sembra abbia portato all’attuale spargimento di sangue. Una faida che si riapre, che a distanza di anni è ancora in grado di mietere tante, troppe vittime.


 

Il Sole 24Ore – 13 maggio 2011

Per le graduatorie parte l’aggiornamento”

Domande da presentare entro il primo giugno.

Mariastella Gelmini gioca d’anticipo e firma il decreto ministeriale che sbocca l’aggiornamento delle graduatorie a esaurimento della scuola. Interessati al provvedimento pubblicato ieri sono i circa 237mila insegnanti precari iscritti nelle 8.433 liste provinciali, che avranno tempo fino al prossimo primo giugno per presentare la domanda di aggiornamento o di trasferimento dell’iscrizione ad altra provincia. Per le graduatorie d’istituto occorrerà attendere un provvedimento successivo. Il d.m. per adesso fissa la validità delle graduatorie per il prossimo biennio 2011/2013; una data però destinata ad allungarsi di un anno per effetto del Decreto Sviluppo in corso di pubblicazione in G.U…. Si potrà (a scelta) mantenere l’inserimento nelle liste di una sola provincia o spostarsi in un’altra provincia, dove l’inserimento avverrà “nella corrispondente fascia di appartenenza con il punteggio spettante”.

Le domande di permanenza vanno inoltrate alla sede territoriale (USP) dell’USR che ha gestito la domanda per il biennio 2009/11. Le domande di trasferimento vanno invece dirette verso la sede territoriale prescelta. La domanda si presenta con raccomandata o a mano, utilizzando l’apposito modello…

Il Sole 24Ore – 13 maggio 2011

La Gelmini frena i prof emigranti”

Nell’ultima bozza del dl Sviluppo ci sono 65mila assunzioni, ma con le vecchie graduatorie, di modo da escludere dalle assunzioni gli aspiranti che nei prossimi giorni (entro il primo giugno, a norma del D.M. n.44 del 12 maggio 2011) trasferiranno il proprio punteggio in una graduatoria del Nord. La motivazione, condivisa da alcuni sindacati, è che i posti che si andranno a coprire da settembre sono quelli che erano già liberi nel settembre 2010 (di Alessandra Ricciardi)

La certezza la si avrà solo quando… il testo sarà pubblicato in G.U…. Le 65mila assunzioni saranno retrodatate. Il ministro Gelmini, mentre con una mano firmava il decreto n.44/2011 che autorizza l’aggiornamento dei punteggi e la scelta di una nuova provincia dove inserirsi, con l’altra proponeva al ministero dell’Economia di inserire nel dl Sviluppo la postilla che le assunzioni per il 2011/2012 saranno fatte con decorrenza settembre 2010. E dunque utilizzando le vecchie graduatorie, quelle che non sono state aggiornate. In questo modo, l’onda d’urto degli emigranti sarà fortemente depotenziata. Secondo una stima ufficiosa che circola a Viale Trastevere sulle 30mila possibili assunzioni di docenti, ben 22500 saranno bandite per il Centro Nord, visto che sono qui le maggiori carenze di organico.

 

Giornale di Brescia – 14 maggio 2011

Test Invalsi. Guerra di cifre tra Ministero e sindacati”

Preceduti, accompagnati e forse seguiti da un mare di polemiche, i test per rilevare gli apprendimenti degli studenti sono arrivati ieri alle battute finali che hanno coinvolto alunni della scuola primaria.

Mentre i piccoli studenti si cimentavano con i quiz, l’Unicobas ha organizzato un presidio di protesta davanti al Miur, in concomitanza con una giornata di sciopero contro le “vergognose, nozionistiche e discriminatorie prove Invalsi”. Intanto si fanno i primi bilanci. Se Unicobas addirittura stima che martedì scorso, primo giorno dei famigerati test alle superiori dove sono approdati quest’anno per la prima volta sia saltato il £0% delle prove, i Cobas sono certi che almeno il 20% degli insegnanti e degli studenti si sia sottratto “a ricatti e minacce”. Ben altre le cifre fornite dal Miur, secondo cui la percentuale delle classi dove il test non è stato svolto è solo dello 0,13%.


 

Il Tempo – 14 maggio 2011

A giugno sciopero degli scrutini”

I Cobas della scuola, dopo il boicottaggio delle prove Invalsi programmano quello degli scrutini.

I Cobas… rilanciano annunciando lo sciopero degli scrutini, a Giugno. … fanno sapere che il secondo tempo della partita con il Miur si giocherà a giugno con lo sciopero degli scrutini che si svolgerà il 14-15 in tutte le regioni (salvo Marche e Puglia, in cui è programmato per 9-10, Veneto per 10-11, Liguria e Bolzano (16-17).

 

La Stampa – 16 maggio 2011

Invalsi, critiche CGIL, CISL, UIL. Ma la Gelmini: adesioni al 98%”

I sindacati confederali si schierano a fianco dei Cobas: alcune domande sono di dubbia utilità. Replica il Ministro: sulla valutazione va avanti.

Le prove invalsi sono terminate, il Ministro vuole estenderle anche alla Maturità ma la polemica resta. … L’invalsi ha comunicato che il test ha coinvolto 4800 scuole e 24800 classi, di cui oltre 2300 costituiranno il campione su cui verrà realizzata l’analisi successiva… Il Cobas si dichiara soddisfatto della protesta e dei risultati ottenuti: almeno il 20% della categoria e degli studenti si è sottratto a ricatti e minacce…. Il dato del 98% di adesione diffuso dal Miur è “ridicolo” perché si riferisce solo alle classi campione, dove i quiz sono stati gestiti dagli ispettori ministeriali… Pur non avendo preso parte alla campagna di boicottaggio dei Cobas, anche altri sindacati si sono schierati contro i test. Per Cgil, Cisl e Uil, “il criterio di un serio sistema di valutazione non può essere solo quello dell’apprendimento finale”…

CORRIERE DELLA SERA – 16 maggio 2011

Chi ha ucciso il tema in classe è il vero nemico della scuola”

La Mastrocola, insegnante e scrittrice replica alle parole dell’ex ministro De Mauro, al quale nuove accuse durissime inserendolo, insieme a Berlinguer, in quella che definisce una “micidiale coppia di ministri”.

Caro direttore, leggo sul Corriere della sera di ieri che Tullio De Mauro, al salone del libro, mi attacca dicendo che sbaglio a criticare, nel mio ultimo libro, la scuola pubblica…. Insegno in un liceo di Stato… ho scritto il libro “Togliamo il disturbo” perché tengo alla scuola e mi fa pena vederla ridotta così: criticarla, anche aspramente, mi sembra il primo onesto e doveroso passo in sua difesa, per cambiarla….. Che la difendano coloro che molto hanno contribuito al degrado culturale ora in atto, mi sembra veramente troppo. Ricordo che negli anni Sessanta –Settanta De mauro, e altri linguisti e pedagogisti, hanno molto favorito, in nome di un primato del presente, una forte svalutazione della letteratura… Oggi, poi, un’idea per me deleteria di scuola ha vinto, e ci governa da una dozzina di anni, cioè proprio dagli anni della micidiale coppia di ministri Berlinguer-De Mauro. Sono loro che, secondo me e secondo tanti docenti, hanno inferto un ulteriore colpo all’insegnamento, dando il via a un’idea di scuola utilitaristica, subordinata al mondo della produzione e del consumo… De Mauro ha spazzato via la scrittura del tema, dicendoci di insegnare ai ragazzi a scrivere un verbale ! Se oggi i nostri ragazzi non sanno più leggere e scrivere è perché abbiamo creduto più ai verbali che ai grandi libri della letteratura… De Mauro è il primo che dovrebbe interrogarsi sul degrado degli ultimi 10 anni, a partire, ad es., dall’idea di Berlinguer del “diritto al successo formativo”: è in nome di questa malintesa democraticità del sapere che la scuola ha abbassato così tanto l’asticella… La scuola che il prof. De Mauro difende lascia desolatamente massa la massa, non la innalza e non la promuove (per di più, dicendo invece di volerlo fare).

 

Tuttoscuola.com n.490 – 16 maggio 2011

Credibilità delle prove Invalsi in sei punti

Riportiamo alcune delle interessanti valutazioni pubblicate nel sito web del periodico, in riferimento alla settimana delle prove Invalsi.

La credibilità delle prove e credibilità dell’Invalsi, che, secondo noi, passa attraverso almeno sei punti. 1) Le prove sono credibili innanzitutto se sono scientificamente corrette e oggettivamente valutate: da quanto emerge dai commenti degli insegnanti siamo sulla strada giusta, ma si può e si deve fare meglio. 2) Le prove sono credibili se non sono altro rispetto agli obiettivi di apprendimento definiti dalle Indicazioni nazionali: il rischio che le scuole si adeguino, di fatto, agli obiettivi contenuti nei test anziché a quelli delle Indicazioni nazionali, è reale…

3) Le prove sono credibili, poi, se sono condivise come strumento di lavoro e di autovalutazione utile e indispensabile per le scuole e per i docenti: i dirigenti scolastici e in primo luogo Miur possono concorrere a costruire questa credibilità nella condivisione delle forme, delle modalità e degli obiettivi. 4) Le prove sono credibili se il loro utilizzo non è inquinato dal timore di usi impropri che ne distorcano la finalità principale: la conoscenza dei punti di forza e di debolezza del sistema educativo da porre alla base delle decisioni delle politiche formative. Il dibattito in Parlamento può aiutare a consolidare  questa consapevolezza. 5) Inoltre, le prove sono riconosciute dalle scuole anche in proporzione alla autorevolezza riconosciuta all’Invalsi, come autorità valutativa di eccellenza, autonoma il più possibile dal sistema di istruzione: è compito della politica assicurarne l’autonomia e la terzietà.  6) Concorrerebbe al superamento di comportamenti ostruzionistici l’esplicito riconoscimento del supplemento di lavoro e di fatica che accompagna le prove, con ricadute anche di natura retributiva con il salario accessorio nei confronti del personale coinvolto: sindacati e ministero al prossimo rinnovo contrattuale ne tengano conto.


 

Domani, ArcoirisTV – 16 maggio 2011

Scuola, contro il sonno della ragione

Un articolo di Marina Boscaino, già prima pubblicato in Società, Inchieste, La mia Scuola.

Riunione non autorizzata: questa la denuncia piovuta sul capo di alcuni genitori e di un'insegnante Rsu della scuola "Iqbal Masih" di Roma, appartenenti all'ormai storico coordinamento “Non rubateci il futuro”. Di quale colpa si sono macchiati? Semplicemente hanno avuto l'impudenza di andare a segnalare, il 25 marzo scorso – durante un giorno di apertura al pubblico dell’Ufficio scolastico regionale del Lazio – che l’attuale dirigente scolastica del 126° circolo didattico assegna incarichi di supplenza alla scuola dell’infanzia di solo 3,5 ore – anziché le necessarie 5 ore – durante il momento del pranzo. I provvedimenti della dirigente, in sostanza, violano le previsioni del Pof relative al fatto che, anche in mancanza dell’insegnante titolare, mentre i bambini mangiano, debbano essere previste delle compresenze, trattandosi di un momento di gestione particolarmente complicata di bambini molto piccoli. Nonostante le assicurazioni del funzionario dell’Usr di interloquire con la dirigente, invece che una ragionevole mediazione rispetto ad un ragionevole problema sollevato da chi ne ha diritto e facoltà, agli interessati l’11 maggio è stata notificata, per l’appunto, la denuncia di “riunione non autorizzata”. … In un Paese in cui si violano impunemente norme di tutti i tipi (nel nostro settore pensiamo alle sentenze sui precari, sulle circolari sugli organici, sulla legittimità delle procedure che hanno determinato la “riforma”) un manipolo di cittadini aventi diritto, che civilmente fanno riferimento ad un ufficio dell’amministrazione avente dovere, viene denunciato… Potrebbe quasi suscitare il sorriso. A me fa rabbia. Unità di intenti e solidarietà di principi e azioni sono l’unico baluardo – per chi creda nella difesa della scuola pubblica e della sua qualità – contro il sonno della ragione e la mancanza della certezza del diritto.


 

Italia Oggi – 17 maggio 2011

E’ vietato bocciare in 15 minuti”

Una sentenza del Tar della Puglia ribalta la decisione del CdC nello scrutinio e l’alunno rimandato viene promosso per la durata inadeguata dello scrutinio.

Sono pochi 15 minuti per decidere se promuovere o bocciare 4 alunni. Così, dopo il verdetto di un liceo di Galatina (Lecce) che aveva promosso tre alunni e bocciato uno, in un quarto d’ora, il Tar della puglia ha annullato la decisione ammettendo il ragazzo bocciato alla classe successiva. … L’alunno in questione, dopo il primo quadrimestre, riportava debiti formativi in Greco, Filosofia e Matematica: al termine dell’a.s., con il verbale n.6 il CdC deliberava di sospendere il giudizio di ammissione alla classe successiva prescrivendo il recupero nelle materie Storia e Filosofia e fissando la prova per la verifica finale al 22 luglio 2010. Dopo aver frequentato i corsi di recupero fino al 14 luglio, il ragazzo ha sostenuto l’esame, con esito negativo. A questo punto i suoi genitori hanno deciso di presentare ricorso contro il Miur e contro il liceo frequentato dal figlio…. Nel ricorso, oltre alla breve durata del consiglio che ha sancito la bocciatura, il Tar ha ritenuto fondata la motivazione che sosteneva la illegittima partecipazione di un insegnante… , ha così determinato l’illegittimità dell’operato della commissione. Inoltre, è stata riconosciuta l’inadeguatezza delle misure adottate per il recupero dei debiti formativi….

 

Italia Oggi – 17 maggio 2011

Le province più sguarnite di candidati ? Basta un clic”

http://archivio.pubblica.istruzione.it:80/reclutamento/consistenza_aspiranti.shtml è lo spazio web attivato dal Miur a disposizione degli insegnanti precari che vogliano verificare il numero delle persone in graduatoria nelle classi di concorso delle diverse provincie.

Docenti precari a caccia della provincia dove trasferirsi in cerca del ruolo…. Come sempre, le più gettonate sono quelle della “Padania”… Il Miur ha predisposto un apposito spazio web…. Il dispositivo funzione con un semplice motore di ricerca che, tramite interrogazioni dell’utente da effettuarsi scorrendo alcuni diagrammi a tendina, consente di conoscere il numero degli aspiranti contenuti nelle relative graduatorie… Frugando nel sistema si scoprono dati interessanti. Per esempio, nella classe di concorso a043, Lettere nella Scuola media, in provincia di Milano le graduatorie di I e II fascia, quelle dei precari più anziani, risultano esaurite, mentre la terza fascia comprende ben 1127 aspiranti. A Torino, sempre nella classe a043, le prime due fasce sono esaurite come a Milano ma in III fascia gli aspiranti scendono a 470. In provincia di Venezia, restando l’esaurimento delle prime due fasce, gli aspiranti in III sono solo 173… A Napoli, gli aspiranti professori di Lettere nella Scuola media in III fascia sono 1426…… A Palermo, gli aspiranti docenti, sempre in III fascia diventano 789…. A Cagliari scendono a 198…..A Nuoro, in lista di attesa sono appena 55 (che sono tanti se si pensa che è una città di circa 37mila abitanti). Si tratta, peraltro, di dati meramente indicativi. Anzitutto perché fanno riferimento alle graduatorie attuali.

 

Italia Oggi – 17 maggio 2011

Maturità al via per 500mila”

Ad un mese dall’inizio (mercoledì 22 giugno)dell’Esame di Stato.

Il primo appuntamento per i componenti delle commissioni d’esame è previsto due giorni prima dell’inizio dell’esame… (lunedì 20 giugno) nell’istituto sede delle prove…. Restano valide le disposizioni del D.M. n.6 del 17 gennaio 2007… Ai componenti delle commissioni non è consentito rifiutare o lasciare gli incarichi, salvo impedimenti documentati. Qualora si renda necessaria una sostituzione, il personale della scuola utilizzabile (quindi ad eccezione di coloro che hanno contratti di supplenza breve o saltuaria) ha obbligo di restare a disposizione della scuole fino al 30 giugno.

 

Italia Oggi – 17 maggio 2011

Esami di Stato. I criteri di giudizio non devono essere motivati”

Secondo i giudici di Torino (sentenza n.198/2011 del Tar Piemonte), i commissari d’esame non sono tenuti a quanto disposto nell’O.M. n.26/2007, art. 13 comma 9 (ora trasfusa nell’O.M. n.42 del 6 maggio 2011), in ordine alla formulazione, nella riunione preliminare, dei criteri di valutazione delle prove scritte e del colloquio, e alla verbalizzazione.

I criteri per la valutazione non necessitano di essere motivati dalle commissioni di maturità… In sede di esame di maturità, la predeterminazione dei criteri di correzione e valutazione non necessita di particolare motivazione… sotto tale profilo, infatti, la legge 241/1990 prevede l’obbligo di motivazione del provvedimento amministrativo (ossia dell’atto finale, conclusivo del procedimento) destinato a produrre effetti esterni, e non dell’atto che, come è quello della predeterminazione dei criteri di valutazione, costituisce atto interno, endoprocedimentale. Rispetto alla legge, non può prevalere una norma di rango inferiore, qual è l’ordinanza ministeriale…. Inoltre, criteri come quelli generalmente stabiliti nei casi di valutazione, nell’esame di Stato (aderenza alla traccia e conoscenza specifica degli argomenti richiesti, padronanza della lingua, capacità logico-espressive, coesione e coerenza argomentativa, capacità di elaborazione critica e originalità, comprensione generale…. Scelta lessicale…..)costituiscono parametri di motivazione del giudizio finale, per cui pretenderne la motivazione sarebbe come pretendere la motivazione del motivo della valutazione finale. Essi non sono motivabili se non con l’esigenza di verificare la maturità e la preparazione complessiva del candidato; la loro motivazione è in re ipsa…

 

Italia Oggi – 17 maggio 2011

Docenti di musica per le primarie”

Firmato il nuovo contratto per le utilizzazioni; in assenza di maestri in possesso del diploma di conservatorio, domande aperte anche ai professori (classi di concorso a031, a032, a077); in subordine e in via residuale saranno prese in considerazione le domande avanzate da professori in possesso del diploma di conservatorio appartenenti ad altre classi di concorso. Forti restrizioni per insegnare nei licei musicali.

I docenti di musica, se lo vorranno, potranno chiedere di essere utilizzati nella scuola primaria o nei licei musicali. La novità è contenuta nel contratto sulle utilizzazioni e assegnazioni firmato il 12 maggio scorso da Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda-Unams. L’accordo dispiegherà effetti solo dopo la sottoscrizione definitiva che avverrà al termine dell’iter di approvazione da parte degli organi di controllo…. Il contratto si limiterà a regolare l’utilizzo inquadrandolo all’interno delle regole della mobilità annuale….. in organico di fatto, sui posti che rimangono dopo la mobilità a domanda. La bozza di contratto dedica un intero articolo alle utilizzazioni dei docenti di musica nei licei musicali. Ma le condizioni previste per l’accesso agli insegnamenti sono talmente restrittive che la maggioranza degli aspiranti rimarrà delusa. Basti pensare che per insegnare Storia della musica, oltre al diploma del conservatorio e all’abilitazione in Educazione musicale, occorre la laurea in Musicologia e beni musicali (laurea magistrale LM-45) o titoli equiparati ai sensi D. interministeriale del 9 luglio 2009 pubblicato in G.U. del 7.10.2009. n.233).

 

Lab Il socialista – 18 maggio 2011

Stati generali della conoscenza”

Saranno 32 associazioni, i sindacati ed i movimenti, di diversa estrazione, che oggi e domani si incontreranno a Roma, presso il Centro Frentani, per mettere al centro delle priorità del Paese la conoscenza.

Uno dei punti critici da cui si partirà sarà quello del progressivo disinvestimento nei sistemi di formazione pubblica che ha messo a rischio valori costituzionali fondamentali: il diritto al sapere, il servizio pubblico di istruzione come fattore primario di inclusione e di mobilità sociale, la libertà di insegnamento e ricerca…. Occorre rimettere al centro il concetto di conoscenza come bene comune da cui fare partire un progetto di costruzione etica e democratica. Tra le organizzazioni presenti alla due giorni ve ne saranno di carattere studentesco e di direttamente coinvolte con l’istruzione, come l’AIMC, il Coordinamento genitori democratici, il Centro di iniziativa democratica degli insegnanti, il Coordinamento nazionale dei professori associati, il Comitato insegnanti precari, il Forum permanente per l’educazione degli adulti, la Federazione nazionale degli insegnanti. Altre, invece, sono trasversali al mondo della formazione, come Libera, Arci e Tavolo per la pace…. Dopo la presentazione del Documento di base, e dopo l’introduzione della prof.ssa Marinella Sclavi, esperta di metodologie partecipative, i lavori si svilupperanno attraverso 4 seminari… La prima giornata si concluderà con l’intervento di Loredana Martinez… e col musicista Paolo Damiani. Nella seconda giornata interverrà, tra altri, don Luigi Ciotti.

 

La Repubblica (ed.Palermo) – 19 maggio 2011

Qui si cercano insegnanti supplenti” Trova posto a Varese con un annuncio

Francesca di Salvo ha risposto ad una richiesta di una scuola elementare in cerca di sostituti. Laureata ventinovenne, di Palermo, è in possesso di due specializzazioni ma non ha diritto, in atto, di accedere alla graduatorie essendo priva di specializzazione SSiS.

Quando è giunta a Varese, dopo anni trascorsi a combattere con la burocrazia e dopo aver subito l’ennesima stretta sulle graduatorie decisa dal ministro Gelmini per via di organici, a suo dire in esubero, ha strabuzzato gli occhi nel vedere che all’ingresso di una scuola elementare pubblica era affisso un cartello con su scritto: “Si cercano insegnanti supplenti”. Bussò allora alla porta e il preside l’accolse a braccia aperte confidandole che in quello, come in altri istituti, i dd.ss. devono fare i conti con le cattedre vuote… In Lombardia ha avuto l’imbarazzo della scelta: mancano gli insegnanti per le supplenze…

 

Corriere della sera – 19 maggio 2011

Apprendistato, le 11 obiezioni della CGIL al Piano Sacconi”

In un primo tempo c’era stata, da parte del Sindacato una cauta apertura, adesso la CGIL esprime tutto il suo dissenso.

Anca una durata minima, resta la licenzi abilità al termine del rapporto, non c’è riferimento alcuno ad ammortizzatori sociali, non viene superato il cannibalismo da parte di stage, tirocini, collaborazioni. La Cgil smonta in 11 punti il decreto legislativo che prevede la riforma dell’apprendistato, approdato in CdM e in una lettera la ministro Sacconi, illustra il suo dissenso… Nel decreto non si riduce la durata delll’apprendistato professionalizzante, che resta prevista fino a sei anni, mentre manca una durata minima. Così come emerge evidente la contraddizione tra l’enfasi sul carattere a t.i. del rapporto di apprendistato e la mancanza di qualsiasi vincolo di stabilizzazione degli apprendisti…