Siamo sicuri che il modo di affrontare il Covid in Italia, dove si è arrivati a 55mila contagi al giorno, è il migliore? Perché in altri Paesi europei, dove non si attuano le nostre restrizioni sociali e non si impone il vaccino a determinati lavoratori come quelli della scuola, i contagi sono più del doppio, vi sono meno vaccinati, ma i decessi sono inferiori o leggermente più alti. A ragionare sull’anomalia è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Il sindacalista si sofferma sui casi di contagio immediatamente precedenti al Natale: “Se mettiamo Italia e Inghilterra a confronto scopriamo due modi opposti di affrontare una pandemia che porta però lo stesso numero di morti (141 a 137), a dispetto del 5% di differenza di popolazione vaccinata, ma più del doppio delle persone contagiate”.
Applicare alcune indennità al personale scolastico che in tempo di Covid diventano indispensabili: si tratta dell’estensione dell’indennità di sede ai lavoratori fuori sede, al personale docente delle comunità montane disagiate, a quello amministrativo delle piccole isole, più il finanziamento dell'indennità di rischio biologico al personale scolastico dovuto proprio al Covid19. Le richieste sono state formulate dal sindacato Anief alla Commissione Bilancio della Camera che nelle prossime ore dovrà votare la manovra di bilancio approvata prima di Natale al Senato con il maxiemendamento: con alcuni degli 11 emendamenti alla Legge di Bilancio 2022, il giovane sindacato intende far pervenire ai docenti e Ata della scuole dei riconoscimenti in busta paga assegnati invece a dipendenti di altri comparti.
“Che senso ha continuare a mantenere i vincoli sulla mobilità del personale scolastico in piena pandemia e con 250mila posti vacanti di docenti e personale Ata, sopprimendo anche il diritto del personale di ruolo dalla scuola a ricongiungersi alla propria famiglia laddove vi sono le condizioni?”. A chiederlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, mentre i deputati della Commissione Bilancio della Camera stanno valutando il testo della manovra di bilancio approvata prima di Natale al Senato con il maxiemendamento: con una richiesta, contenuta tra gli 11 emendamenti alla Legge di Bilancio 2022, lo stesso sindacato ha chiesto, “facendo seguito alle modifiche introdotte dal decreto cosiddetto Sostegni bis” di “garantire, a invarianza finanziaria, il diritto alle esigenze di famiglia di tutto il personale scolastico coniugando il diritto alla famiglia al diritto al lavoro”. I vincoli da cancellare, secondo il sindacato, riguardano i neo-assunti in ruolo, tutti coloro che fanno domanda di assegnazione provvisoria o di utilizzazione in altre scuole, a prescindere dalle proprie condizioni professionali o di carriera, oltre a chi chiede di essere collocato “in altro ruolo o classe di concorso”.
Ieri abbiamo riscontrato l’ennesimo record di contagi con quasi 55mila positivi, gli epidemiologi sono concordi nel dire che a gennaio l’Italia supererà i 100mila casi di Covid al giorno, il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri dice che “il contagio corre anche tra i bambini”. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “la scuola non è un territorio a parte, ma con la ripresa delle lezioni, il 7 gennaio, verrà inevitabilmente coinvolta in questo processo, con un incremento ulteriore di classi in quarantena. Non sarà infatti sufficiente l’obbligo delle mascherine, con le Ffp2 solo per una parte del personale; anche lo screening straordinario degli studenti, affidato anche all’Esercito, non appare di facile attuazione. La verità è che al ritorno a scuola, le aule non saranno più sicure. Il nostro sindacato chiede quindi al ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, di prendere coscienza della situazione, considerando anche che gli alunni sono veicoli diretti del contagio. Si torni quindi tutti alla didattica a distanza e poi si valuti se finire l'anno con metà allievi in presenze e metà a casa in dad”.
Il sindacato ha presentato ricorso presso il Tar del Lazio per chiedere l’annullamento e la disapplicazione della normativa che impone l'obbligo vaccinale per il personale scolastico. Possono aderire a questo ricorso i docenti e il personale ATA, precari e di ruolo che vogliono contestare l'obbligo vaccinale per il personale scolastico.
Ultimi giorni per poter aderire: clicca qui e ricorri.
Il sindacato ha attivato il ricorso al Giudice del lavoro contro la sospensione dal servizio senza retribuzione del personale scolastico che non ha adempiuto all'obbligo vaccinale. C’è tempo fino al 30 dicembre, per aderire cliccare qui.
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