Anziché aumentare gli stipendi di chi lavora a scuola si riducono: l’applicazione della riforma fiscale, introdotta con la legge di bilancio 2022 e dell’assegno unico e universale per i figli, ha inciso negativamente sulla busta paga di marzo, producendo infatti compensi netti più bassi. “Siamo alla follia – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché bisogna attuare con urgenze, per recuperare almeno l'inflazione, una serie di micro-manovre utili ad aumentare lo stipendio con nuove risorse, oltre il 4,02% già previsto per il triennio 2018/2021, ma anche il recupero del 2013 inopinatamente sottratto dagli altri sindacati in cambio di immissioni in ruolo che andavano comunque attuate, come pure il riscatto del titolo di laurea” che deve essere gratuito e anche il risarcimento di 25mila euro di arretrati anziché i quasi 3mila che in media dovrebbero arrivare con il rinnovo contrattuale”.
Il giovane sindacato rappresentativo Anief ricorre contro la sanzione di 100 euro per mancato obbligo vaccinale personale over 50, contro le sospensioni per ottenere l'assegno alimentare o l'eventuale recupero delle spettanze stipendiali, per tutelare il personale Afam e quello universitario.
Il sindacato ricorda anche che oggi pomeriggio, giovedì 31 marzo, verrà trasmesso un webinar Anief “Obbligo vaccinale: decreto legge riaperture e stato del contenzioso, tutto quello che c'è da sapere”. Interverranno il presidente nazionale Anief, Marcello Pacifico, e i legali del sindacato Anief Fabio Ganci, Walter Miceli, Nicola Zampieri. Per partecipare, cliccare qui.
Per l'ufficio legale Anief non devono cambiare mansione né bisogna chiedere alcuna utilizzazione come ATA o essere utilizzati con orario di servizio diverso dalla funzione docente. Ogni ordine di servizio in contrasto con le norme contrattuali e legislative vigenti sarà contestato nei tribunali per il suo annullamento con richiesta di danni e di pagamento delle ore di servizio straordinarie. Parimenti, sarebbe illegittima la sottoscrizione di nuovi contratti, cui il lavoratore, attraverso specifica nota sindacale, non deve dare acquiescenza. Il personale è invitato a inviare ogni segnalazione relativa alle problematiche inerenti al ritorno in servizio a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per ricevere l’assistenza del caso.
Si è appena concluso l’incontro con il segretario generale Anief Giuseppe Faraci sui Passaggi di ruolo-professionali di docenti e Ata. L’appuntamento con i webinar Anief torna domani con il capo dipartimento Afam, Eustachio Santochirico, sempre alle ore 18.30, per parlare della Piattaforma contrattuale AFAM. Per rivedere la diretta di oggi, cliccare qui.
Lo Stato si ostina a non calcolare integralmente servizi di supplenza, precedenti all’immissione in ruolo, del personale scolastico, ma ancora una volta il giudice gli dà torto e risarcisce il docente o Ata di turno che fanno ricorso: stavolta è stato il Tribunale di Sassari, sezione Lavoro, a stabilire che è errato applicare i limiti di valutazione “in base ai criteri di cui all’art. 485 d.lgs. n° 297/94, in violazione della direttiva CE 1999/70”.
Si è appena concluso il primo incontro interlocutorio per l’aggiornamento del Protocollo sul rientro a scuola in sicurezza per l’a.s. 2021-22
Terminato il secondo incontro sulle quantità di posti che caratterizzeranno la scuola nel prossimo anno scolastico: anche se sono stati confermati i numeri dello scorso anno, gli organici risultano comunque insufficienti per garantire adeguatamente il diritto all’istruzione, ma anche ad evitare le classi pollaio e adeguare il tempo scuola nella primaria. Marcello Pacifico, presidente Anief, sostiene che “siamo ancora una volta al di sotto delle esigenze, ci sono poi diversi problemi irrisolti, come l’organico di sostegno”.
Va riscritta la parte sulla Scuola del decreto Riaperture n. 24/2022, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 70 del 24 marzo e dal quale è scaturita la Nota attuativa del Ministero che sembra imporre 36 ore settimanali ai docenti, considerati idonei a entrare a scuola ma inidonei per varcare la soglia della classe: per cambiare il provvedimento, migliorandolo, serve però un altro provvedimento da approvare in Consiglio dei ministri, perché ci sono troppe storture. A sostenerlo è stato Marcello Pacifico, nel corso di un’intervista rilasciata ad Italia Stampa.
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