“Le nostre scuole – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a proposito dell’ipotesi di maxiemendamento senza approvare alcuna modifica parlamentare – hanno bisogno estremo di ulteriori finanziamenti, a cominciare da quasi 200 milioni per salvare i 14mila Ata Covid che in piena emergenza pandemica altrimenti tra dieci giorni verrebbero licenziati. Come occorre cancellare i vincoli alla mobilità del personale e allargare a tutte le classi della primaria l’educazione fisica affidata per due ore a settimana a docenti specializzati. Sono, tra l’altro, provvedimenti su cui tutta la maggioranza si è detta d’accordo. Poi, sempre per la Scuola, ci sono molti altri nodi da sciogliere: le classi pollaio, gli organici all’osso, le scuole tagliate e da ripristinare, il tempo scuola di aumentare. Sullo sfondo, infine, c’è il rinnovo del contratto che non può essere liquidato con 4 miseri euro a dipendente, che poi non andranno nemmeno a tutti. Anche noi vogliamo la Scuola al centro degli interessi del Paese, ma per davvero: non solo a parole”, conclude il presidente Anief.
Tranne la proroga per il personale Ata assunto a seguito dell'emergenza, che andrebbe anche collocato nell'organico di diritto, Anief reputa l'intervento del Governo a favore della scuola pubblica italiana del tutto inefficace. "Abbiamo più volte detto, anche una settimana fa durante lo sciopero nazionale, che tra le priorità della scuola c'era e rimane - spiega il sindacato - quella di allineare il misero stipendio di chi oggi lavora a scuola. Per farlo occorrono 3-4 miliardi, perché una parte servono per rinnovare il contratto e l'altra adeguare i compensi mensili all'inflazione degli ultimi cinque anni. Ci aspettavamo ben altro, lo abbiamo chiesto con 31 emendamento. Come l'introduzione di quelle indennità di rischio biologico, di incarico, di sede, assegnate invece ad altri comparti, che in tempo di Covid risultano ancora più indispensabile".
"Obbligo vaccinale personale scolastico, il presidente della Terza sezione bis del Tar del Lazio rinvia alla camera di consiglio dell'11 gennaio la richiesta di sospensione". Lo comunica l'Anief
"Il Senato può coprire tante cattedre libere con docenti reputati idonei alla professione dopo il concorso". Così una nota dell'Anief sulla manovra. "Tra gli emendamenti alla Legge di Bilancio 2022 segnalati al Governo, ve ne è uno particolarmente decisivo per salvaguardare la didattica della Scuola pubblica italiana: è l'emendamento 107.0.9, presentato dagli onorevoli Iannone, Barbaro, Calandrini e De Carlo, sulla ''ammissione i tutti gli idonei del concorso ordinario per le discipline Stem''", dice l'Anief.
Gli esiti della campagna mediatica e le conclusioni del progetto Pulser saranno resi pubblici durante il Talk in programma domani, 20 dicembre, dalle ore 18 alle ore 19, con il segretario generale Anief Daniela Rosano. Modererà l’incontro la dottoressa Sabrina Pellerito, vice presidente Com. SOC Cesi: l’evento di domani verrà trasmesso in diretta sul canale ufficiale Facebook del sindacato Anief.
“Domani – annuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - si svolgerà l'ultimo incontro di presentazione del progetto Pulser, durante il quale verranno anche resi noti i risultati dell’inchiesta pubblica sugli argomenti trattati durante gli incontri e della campagna mediatica sugli stessi temi, sui quali è stato realizzato anche un sondaggio on-line, attraverso un questionario predisposto dal nostro giovane sindacato rappresentativo, al quale hanno risposto un alto numero di cittadini e addetti ai lavori. Tutto il materiale raccolto sarà presto anche presentato all'Accademia europea della Cesi, così da poterlo mettere a disposizione, come fonte aggiornata, del dibattito europeo sul miglioramento della formazione dei giovani, con tutte le problematiche che ha prodotto la pandemia da Covid19. Il fine ultimo – conclude Pacifico - è rendere la nostra società più giusta, equa e solidale realizzando una migliore attuazione possibile del pilastro europeo dei diritti sociali”.
Solo un terzo degli Ata Covid avranno il contratto prolungato fino a giugno. Per gli altri due terzi la prestazione lavoratovi finisce con il 2021. Il tutto in piena quarta ondata di Covid e con il numero più alto di contagi di tutto l’anno. Anief si appella ai senatori della commissione Bilancio che da domani inizieranno a votare gli emendamenti alla Manovra.
Marcello Pacifico, presidente Anief: “Avere stanziato nella Legge di Bilancio solo 100 milioni, anziché quasi 300, per questa causa la dice lunga sull’attenzione che presta il Governo verso i problemi della scuola. Siamo ancora in piana pandemia, con molti più casi dello scorso settembre, quando furono assunti oltre 40mila docenti e Ata Covid. Addirittura oggi si è toccato il record di contagi, oltre 28mila, in un solo giorno: il record del 2021. Mentre nelle scuole imperversa la dad, anche perché con un solo caso in classe si continua ad andare immediatamente in quarantena e stiamo ancora aspettando l’intervento dell’esercito. Adesso, vorremmo sapere qual è la motivazione che ha portato il Governo a confermare solo un amministrativo e collaboratore scolastico cosiddetto Covid su tre oggi in servizio”.
“Vogliamo sperare – continua Pacifico - che si tratti di un errore di calcolo e che nelle prossime ore, prima che il maxi emendamento alla Legge di Bilancio arrivi in Aula per la votazione finale, si incrementi la copertura. In caso contrario, siamo pronti a dare battaglia, valuteremo se anche in tribunale. Siamo sempre più sconcertati, considerando pure i 60 milioni per il personale che si traducono in 4 euro lordi medi a docenti e Ata. Si vuole vincere il Covid applicando l’obbligo vaccinale per il personale, contro cui abbiamo presentato ricorso, mentre fa cadere il distanziamento minimo, si confermano le classi pollaio e si riducono gli organici anziché aumentarli”.
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