Dal 1° settembre prossimo nei nostri istituti avremo 1.000 posti in più per il potenziamento nella scuola di infanzia e 5.000 posti di sostegno in più distribuiti fra i vari gradi, mentre saltano i 75mila docenti e Ata contenuti nell’“organico Covid” introdotto nell’anno in corso per fare fronte all’emergenza pandemica. I numeri sono stati presentati dal ministero dell’Istruzione ai sindacati assieme alla bozza sugli organici del personale docente. Quello che fa scalpore è che l’organico “di emergenza” non solo non entra in organico di diritto, come chiesto dal sindacato, ma sembra uscire addirittura di scena. “Non diventa parte dell’organico, neanche di fatto. Si presume che la stessa decisione sarà assunta anche nei confronti del personale ATA”, scrive oggi la stampa specializzata.
Anief rigetta questa decisione. “Invece di assorbire l’intero organico Covid all’interno dell’organico di diritto 2021/22 – commenta il suo presidente nazionale Marcello Pacifico -, ci troviamo a commentare l’assenza totale di 75mila posti, che alla resa dei conti quest’anno sono andati a potenziare in media meno di due unità lavorative a plesso scolastico. Forse il Governo ritiene che a settembre non sarà più necessario assicurare una migliore gestione dei gruppi classe, come invece è stato previsto per l’anno in corso seguito dell’emergenza sanitaria. Gli epidemiologi, tuttavia, ci ricordano quotidianamente che la pandemia ci coinvolgerà ancora per almeno un altro anno scolastico. Anche i rallentamenti nelle consegne delle dosi di vaccino e il blocco stesso delle vaccinazioni AstraZeneca, che stiamo subendo in questi giorni, mettono anche in forte dubbio che a settembre si possa raggiungere l'obiettivo dell'80% degli italiani vaccinati. Inoltre, è assodato, con tutti i partiti di Governo d’accordo, che il numero di alunni per classe debba essere ridotto. Come le necessità di recuperare i tagli assurdi agli organici – oltre 200mila cattedre e 50mila Ata - derivanti dal dimensionamento e delle politiche di spending review degli ultimi 12 anni. Facciamo appello a governanti, legislatore e amministrazione scolastica perché rivedano la scelta di cancellare i docenti e Ata Covid. Come pure di incrementare i numeri degli incrementi di posti nella scuola dell’Infanzia e su sostegno, per il quale vi sono oltre 100mila cattedre libere. Oltre che – conclude Pacifico - cancellare una volta per tutte l’organico di fatto”.