La vertenza sul recupero del punteggio per il personale Ata danneggiato dalle nomine all’avente diritto, che hanno fatto seguito all’incredibile ritardo delle immissioni in ruolo, sta assumendo i contorni di una vera e propria “Torre di Babele”: gli uffici scolastici territoriali, come troppo spesso accade in occasioni simili, stanno agendo ognuno per proprio conto, senza alcuna regia ministeriale.

Alcuni AA.TT. riconoscono il punteggio d’ufficio, altri stanno procedendo con le conciliazioni, alcuni rigettano le richieste e altri ancora hanno addirittura già pubblicato le graduatorie provvisorie senza tener conto delle richieste di conciliazione pervenute.

Dopo la pubblicazione della nota 2932 del 22 marzo, con la quale il Miur ha riconosciuto il danno prodotto e indicato agli uffici territoriali l’opportunità di procedere alle conciliazioni con il personale interessato, abbiamo chiesto al Ministero di intervenire per avere uniformità di azione su tutto il territorio nazionale, in modo da non creare ulteriore danno con la discriminazione del personale nelle diverse province.

Il MIUR ad oggi non è ancora intervenuto nel merito della questione e per questo chiediamo che provveda immediatamente per chiarire, in maniera inequivocabile, il riconoscimento del diritto vantato dai ricorrenti a partire già dalla pubblicazione delle prossime graduatorie permanenti. È assurdo e incomprensibile attribuire il punteggio – come alcuni AA.TT. sembrano essere intenzionati a fare – con il prossimo bando, perché se così fosse questo personale si vedrebbe nuovamente penalizzato da una collocazione in graduatoria inferiore rispetto al punteggio riconosciuto.

Abbiamo sin dal primo momento voluto evitare il ricorso presso le aule dei tribunali, ma se il MIUR non dovesse intervenire siamo pronti a dar battaglia. 

Quello a cui abbiamo assistito quest’anno su immissioni in ruolo ATA, nomine all’avente diritto e tutto quello che ne è derivato è inaccettabile, ed ancora di più lo è il comportamento di alcune OO.SS. rappresentative che non mancano occasione per attaccare l’azione dell’ANIEF, rivendicando un ruolo negoziale che però di fatto non produce nulla.

Tutto il personale ATA sa benissimo con quanto accanimento alcune OO.SS. hanno voluto ostacolare l’unica iniziativa in campo, la nostra richiesta di tentativo di conciliazione, ritenendola vana e inutile. Iniziativa poi riconosciuta dal MIUR e che ha costretto anche loro ad adoperarla pur di non perdere iscritti.

Ad oggi abbiamo ricevuto migliaia di richieste da parte di tutto quel personale ATA che non ha più fiducia nel vecchio sindacato ed è per questo che vogliamo costruire una rete territoriale ATA ANIEF, che dia voce ad un mondo trascurato e dimenticato da tutti. Vogliamo mettere a disposizione di tutto il personale ATA la nostra struttura e, soprattutto, la nostra voglia di giustizia, partendo da una piattaforma programmatica che stabilisca le priorità per riconquistare la dignità perduta.

A tal proposito, invitiamo tutto il personale ATA a inviare proposte e suggerimenti all’indirizzo e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

 

Dopo la nota Miur 2932 del 22 marzo, la pressione delle migliaia di richieste di tentativo di conciliazione presentate dall’Anief produce una nuova, importante vittoria per il personale Ata.

Il Dirigente dell’Ambito Territoriale per la Provincia di Palermo ha deciso, infatti, di riconoscere la validità ai fini giuridici del servizio al personale ATA incluso nelle graduatorie provinciali permanenti a.s. 2012/2013 nel profilo di Assistente Amministrativo o Assistente Tecnico, che si trovava in posizione utile per il conferimento di supplenza annuale o temporanea e che, pertanto, avrebbe avuto diritto alla nomina su posti vacanti e disponibili per l’intero anno scolastico 2012/2013, attualmente ricoperti, invece, da personale nominato dalle graduatorie di istituto con contratti fino all’avente diritto ex art. 40 legge 449/97, come previsto dalla nota MIUR prot. n. 6340/bis del 30/08/2012.

Il provvedimento consentirà, per i soli interessati inseriti nelle graduatorie permanenti della provincia di Palermo, di poter fruire di tale riconoscimento senza dover procedere al tentativo di conciliazione che, invece, ad oggi rimane necessario per gli interessati di tutte le altre province.

Se anche tu rientri tra coloro che sono stati danneggiati, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Riceverai immediata assistenza per l’attivazione della conciliazione.

La nota dell’A.T. Palermo

 

Dopo la nota Miur 2932 del 22 marzo che ha fatto seguito alle centinaia di richieste depositate dall’Anief in tutta Italia. Tutti coloro che pur trovandosi in posizione utile nelle graduatorie non hanno potuto svolgere il servizio a causa dei ritardi nelle procedure di transito degli inidonei e degli ITP C555 e C999 devono scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per attivare analoga procedura.

Parte dalla Sardegna l’ondata di conciliazioni per il riconoscimento del servizio del personale Ata danneggiato dai ritardi nel transito dei docenti inidonei e degli ITP delle classi in esubero. L’A.T. di Cagliari ha accolto la richiesta di conciliazione proposta da Anief in favore di un Assistente Tecnico, al quale è stato riconosciuto il servizio giuridico per il periodo 1° settembre 2012 - 31 agosto 2013.

Si attende a breve l’accoglimento di tutte le altre conciliazioni depositate. Ricordiamo che la nota Miur 2932 del 22 marzo 2013 offre la possibilità di ottenere il riconoscimento del servizio giuridico solo a chi presenterà istanza di conciliazione presso gli Uffici Scolastici Territoriali o le Direzioni provinciali del Lavoro.

Il personale penalizzato è il seguente:

- Aspiranti in posizione utile nella graduatoria permanente (24 mesi) per una nomina al 30/6 o 31/08 che, dal momento in cui i posti sono stati assegnati non più dagli A.T. (gli ex Provveditorati agli Studi), ma dalle istituzioni scolastiche: non essendo presenti nelle graduatorie di istituto non hanno ricevuto nessuna proposta di incarico.
- Personale già di ruolo che, trattandosi di contratti fino all’avente titolo, non ha potuto usufruire del comma 1 art. 59 del CCNL, che recita: “Il personale ATA può accettare, nell’ambito del comparto scuola, contratti a tempo determinato di durata non inferiore ad un anno, mantenendo senza assegni, complessivamente per tre anni, la titolarità della sede”. È chiaro, quindi, come la mancata attribuzione dell’incarico sin dalla sua disponibilità comporterà, all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie, una retrocessione in graduatoria a causa di un minor servizio dichiarabile.

Se anche tu rientri tra coloro che sono stati danneggiati, scrivi a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Riceverai immediata assistenza per l’attivazione della conciliazione.

 

L’unico sindacato ad aver depositato in tutti gli ambiti territoriali italiani le richieste di tentativo di conciliazione per il riconoscimento giuridico dell’incarico non assegnato a causa delle nomine all’avente titolo ex art. 40.

Con la nota 2932 del 22 marzo 2013, il MIUR riconosce a tutti gli ATA che hanno richiesto il tentativo di conciliazione, attraverso i modelli e l’assistenza predisposta dall’Anief, il servizio non svolto a causa del ritardo delle procedure di transito degli inidonei e degli ITP C555 e C999.
La nota recita: “In considerazione del ritardo della procedura di transito dei docenti inidonei nel profilo ATA, si ravvisa l’opportunità che, in sede di conciliazione con gli Uffici scolastici territoriali o presso le Direzioni provinciali del lavoro, venga riconosciuta la validità del servizio, ai soli fini giuridici, a coloro i quali si trovavano in posizione utile per il conferimento di supplenza annuale o temporanea.”

Anief si è spesa fin dal primo momento segnalando all’amministrazione, nel mese di ottobre attraverso l’invio di una diffida, il danno che avrebbero comportato le nomine fino all’avente titolo e che si sarebbe manifestato con l’aggiornamento delle graduatorie provinciali ATA. In migliaia, il personale che sarebbe stato danneggiato, tra precari scavalcati e personale già di ruolo impossibilitato ad accettare profili professionali superiori. ANIEF ha poi proseguito mettendo a disposizione il modello di conciliazione per il personale Ata precario o di ruolo danneggiato, nell’indifferenza e a volte nella critica aperta di altre organizzazioni sindacali. Ora, il Miur riconosce la bontà della battaglia sindacale intrapresa e per evitare contenzione al giudice del lavoro invita gli ex-provveditorati a conciliare sul tema del riconoscimento del servizio. Anief, pertanto, invita tutto il personale che non ha ancora inviato il tentativo di conciliazione a farlo immediatamente, richiedendo il modello e le istruzioni operative a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. indicando in oggetto “recupero punteggio ATA” e nel corpo della mail la provincia di interesse, i propri dati anagrafici ed i recapiti telefonici.

Ci teniamo a rivendicare il successo di questa battaglia sindacale che ha già visto il deposito di più di mille tentativi di conciliazione presso gli A.T. di tutta Italia.

Il comunicato precedente

 

Pubblicata il 15 febbraio 2013 la nota n. 1284 con la quale il MIUR ha nuovamente dato ragione all’ANIEF ribadendo che in merito alla valutazione del punteggio di servizio derivante dal cosiddetto “salva-precari”, la nota prot. 5837 del 31.7.2012 è stata successivamente modificata, dalla nota prot. 6513 del 4.9.2012 che, diversamente da quanto stabilito nella nota prot. 5837/2012, ha esteso anche agli aspiranti provenienti da fuori provincia l’attribuzione dei punteggi acquisiti tramite i DD.MM. "salva-precari".

Era il 31 Luglio 2012 quando la nota n. 5837 del Dott. Chiappetta, subito contestata dall’ANIEF, negava la valutazione del punteggio riconosciuto dalla norma relativa al “salva-precari” a chi si trasferiva da altra provincia.

Discriminatoria e fortemente penalizzante, la nota Miur n. 5837 del 31 luglio 2012 negava il servizio a chi si inseriva nelle graduatorie permanenti di altra provincia rispetto a quella di inserimento nel Salva-precari.

Ancora una volta il Ministero “interpretava” e “chiariva” in maniera recidiva su questioni già discusse e ampiamente decise nei tribunali di tutta Italia. Già allora era ormai assodato, infatti, che il personale della scuola che si spostava di provincia aveva diritto a portare con sé tutto il proprio punteggio, sulla base del quale si inseriva nella graduatoria di pertinenza. Per i docenti la mancata applicazione di questo principio, riconosciuto in tutti i tribunali e dalla Corte costituzionale, aveva già portato alla nota vicenda delle “code della vergogna”. In quel momento il Miur sembrò volerci riprovare con il personale Ata, al quale veniva negato il punteggio eventualmente maturato in virtù dell’inserimento negli elenchi del Salva-precari se richiedente trasferimento in altra graduatoria provinciale.

Pertanto l’ANIEF, considerata l’interpretazione fornita dalla Direzione Generale Miur per il personale scolastico del tutto errata in quanto non rispecchiava in alcun modo la volontà espressa nei decreti ministeriali “salva-precari” né tantomeno quella del legislatore (commi 2 e 4, art. 1 D.L. 25/09/2009 n. 134 coordinato con la legge di conversione 24/11/2009 n. 167), lanciò una campagna di ricorsi per il riconoscimento di detto servizio.

Depositati i primi ricorsi, è con la nota prot. 6513 del 4.9.2012 che il MIUR chiude definitivamente la questione dando ragione all'ANIEF dicendo a chiare lettere che i punteggi acquisiti a qualsiasi titolo, ivi inclusi quelli previsti dalla Legge 167 del 24 novembre 2009, art. 1 cc. 2, 3 e 4, e relativi DD.MM. di attuazione (salva-precari), spettano agli aventi diritto “tanto all’atto dell’aggiornamento delle graduatorie permanenti della provincia in cui sono inseriti, quanto a coloro che chiedono l’inclusione nella terza fascia delle graduatorie di istituto di altra provincia, per il successivo inserimento nella graduatoria permanente della medesima provincia”.

Ci teniamo a rivendicarne il successo perché quella battaglia, come spesso capita, l’abbiamo condotta da soli mentre le altre OO.SS. erano a godersi il sole di agosto.

Leggi i comunicati precedenti:

Personale ATA: ANIEF ricorre per il riconoscimento del servizio derivante dal Salva-precari anche per chi si è trasferito

Riconoscimento punteggio da Salva-precari al personale ATA trasferitosi in altra provincia: il Miur dà ragione all'ANIEF