È in via di definizione il piano nazionale di formazione volontaria e incentivata per la comunità educante dedicato al personale docente e ATA già di ruolo, nel piano è previsto anche una nuova funzionalità dei comitati di valutazione.
È in via di definizione il piano nazionale di formazione volontaria e incentivata per la comunità educante dedicato al personale docente e ATA già di ruolo, nel piano è previsto anche una nuova funzionalità dei comitati di valutazione.
Non si sblocca la vicenda del mancato pagamento degli stipendi, anche dello scorso mese di settembre, adecine di migliaia di supplenti brevi della scuola. Nei giorni scorsi, Anief ha denunciato i ritardi inaccettabili direttamente al ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara chiedendogli di semplificare e accelerare i pagamenti per non minare sempre di più il diritto alla parità di trattamento dei precari rispetto ai colleghi già di ruolo.
Oggi, 19 dicembre, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha pubblicato il Bando DDG n. 2788 e il Regolamento per il reclutamento di 587 dirigenti scolastici: per fare domanda c’è tempo fino alle ore 23,59 del 17 gennaio 2024. Poi, per superarlo bisognerà svolgere positivamente una prova preselettiva, una scritta e una orale, oltre alla valutazione dei titoli posseduti dai candidati. Potrà partecipare il personale docente ed educativo di ruolo con un’anzianità di servizio di almeno cinque anni. I posti disponibili saranno ripartiti tra le regioni tenendo conto delle sedi vacanti nei prossimi tre anni.
Domani, martedì 19 dicembre, il Ministero dell’Istruzione e del Merito pubblicherà il bando per il reclutamento di 587 dirigenti scolastici. Come riporta la rivista specializzata Orizzonte scuola, “al concorso – che prevede una prova preselettiva, una scritta e una orale, oltre alla valutazione dei titoli posseduti dai candidati – potrà partecipare il personale docente ed educativo di ruolo con un’anzianità di servizio di almeno cinque anni. I posti disponibili saranno ripartiti tra le regioni tenendo conto delle sedi vacanti nel prossimo triennio.
E-Sofia, ente convenzionato con Eurosofia, comunica che il Bando ATA terza fascia 2024 servirà ad aggiornare o accedere alle graduatorie di circolo e d'istituto del personale ATA per il triennio scolastico 2024-2027.
Quasi un milione e mezzo di dipendenti pubblici hanno ricevuto in queste ore l’anticipo del rinnovo dei contratti pubblici previsto dall’art. 3 del decreto-legge 18 ottobre 2023, n.145: assieme allo lo stesso cedolino stipendiale di dicembre e della tredicesima del 2023, è stata loro corrisposta una quota che vara tra gli 800 e i 1.500 euro lordi. La maggior parte che l’hanno ricevuta sono insegnanti e personale Ata della scuola. Come spiegato da NoiPA in un avviso del 15 dicembre, l’anticipo è stato corrisposto in via eccezionale in un’unica soluzione, in misura pari a 6,7 volte il valore annuo lordo dell’indennità di vacanza contrattuale: si passa, quindi, ad una percentuale di indennità di anticipo di oltre quattro volte quella prevista per via dell’inflazione a due cifre che si è determinata nell’ultimo periodo.
È legge l’emendamento approvato le scorse settimane sulla proroga dei contratti dell’organico aggiuntivo ATA, PNRR e Agenda Sud. La norma fa parte del decreto Anticipi pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e diventato Legge n. 191, con la quale sono passate le “modificazioni, del decreto-legge 18 ottobre 2023, n. 145, recante misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale del 16 dicembre 2023”. Il provvedimento entra in vigore oggi 17 dicembre.
“Prima i vincoli illegittimi sulla mobilità del personale, adesso l’indennità di continuità didattica limitata a pochi lavoratori: sono due facce della stessa medaglia e la risposta è sempre la stessa: no, grazie, perché bisognerebbe tutelare economicamente tutti i fuori sede e i lavoratori delle sedi disagiate che sono molti di più dei 20.000 a cui andranno i soldi”: questa è la riposta di Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, alla decisione del Governo di stanziare dei fondi pubblici, per una media annua di quasi mille euro netti, attraverso i quali premiare i docenti che scelgono di non trasferirsi di sede, pensando di garantire in questo modo la continuità didattica, a partire dalle aree più disagiate del Paese.
Non dovrebbe essere lontana la firma definitiva che Aran e sindacati apporranno al Contratto collettivo nazionale di Istruzione, Università e Ricerca 2019/21 sul quale a luglio si era raggiunto l’accordo quasi all’unanimità: considerando la parte finale economica, il contratto si chiuderà con “aumenti salariali medi mensili di 124 euro per i docenti, e di 190 euro per i Direttori dei servizi generali e amministrativi”. Si tratta di un incremento che copre l’inflazione di quel triennio, ma non certo il gap accumulato negli anni precedenti. E, soprattutto, non basta il 6% di indennità di vacanza contrattuale accordata dal governo per coprire il -18,8% di costo vita che si è venuto a determinare nell’ultimo biennio e che da ieri è stata accordata ad oltre un milione di lavoratori della scuola con lo stesso cedolino stipendiale di dicembre, sempre in attesa del rinnovo contrattuale 2022/24 che però ad oggi risulta assai lontana per mancanza di fondi.
Sarebbero imminenti i fondi pubblici per premiare i docenti che scelgono di non trasferirsi, garantendo così la continuità didattica, specialmente nelle aree più disagiate del paese: secondo quanto riportato da Italia Oggi e ripreso dalle testate specialistiche, si tratta di un importo di 30 milioni di euro che verrà accreditato direttamente alle istituzioni scolastiche interessate entro il mese di gennaio. I beneficiari, circa 20mila insegnanti, vedranno questo incentivo riflettersi nella loro busta paga di febbraio.
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