Decreto scuola: dopo due anni di battaglie parlamentari e giudiziarie, Anief riesce a ridurre da cinque a tre l’obbligo di permanenza nella provincia

Per i 90.000 neo-assunti dal 2011, grazie a un emendamento del PD. Rimane l’amarezza per una possibile riformulazione del testo che avrebbe consentito l’assegnazione provvisoria fin dopo il primo anno di servizio, come previsto dalla legge 124/99. Merito al sindacato che fin dall’introduzione della norma voluta dalla Lega nel maggio 2011 ha denunciato l’irragionevolezza di un testo che ha soltanto dissuaso migliaia di precari nella scelta di una provincia dove trasferirsi lontano da casa, dopo la sentenza della Consulta ottenuta dall’Anief sul diritto al trasferimento dei precari.

La modifica è stata proposta dai deputati PD, cui va un ringraziamento da estendere a tutti i deputati della VII Commissione che l’hanno votata, con l’auspicio che possa essere ancora migliorata in aula.

Sul tema del ricongiungimento familiare dei docenti neo-assunti dal 1° settembre 2011, era ancora intervenuto il presidente Anief e segretario Organizzativo Confedir, Marcello Pacifico, nella recente audizione informale durante l’esame del provvedimento, mentre sono in corso di deposito diversi ricorsi presso il tribunale del lavoro per la violazione anche della CEDU nonché di diversi articoli della Costituzione.

Il testo dell’emendamento

Dopo il comma 10, aggiungere il seguente:

11. Sostituire il comma 21, articolo 9, del decreto legge 13 maggio 2011, n. 70, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106 con il seguente:
21. I docenti destinatari di nomina a tempo indeterminato possono chiedere il trasferimento, l'assegnazione provvisoria o l'utilizzazione in altra provincia dopo tre anni di effettivo servizio nella provincia di titolarità. La disposizione del presente comma non si applica al personale di cui all'articolo 21 della legge 5 febbraio 1992, n. 104.

15. 33. Malpezzi, Rocchi, Carocci, Coscia, Palmieri.